CITTàA OSTACOLI - Cinque Quotidiano
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sabato 20 ottobre 2012<br />
ISTITUZIONI<br />
REGIONE Ancora nessuna decisione dopo la lettera al presidente Abbruzzese<br />
Silenzio sulle elezioni<br />
Renata comanda ancora<br />
Anche alcune parti<br />
della destra<br />
chiedono che si<br />
vada subito al voto<br />
Resta aperta la<br />
questione della<br />
riduzione dei<br />
consiglieri<br />
D<br />
opo la lettera di Renata<br />
Polverini al pre-<br />
sidente del Consiglio<br />
Regionale del Lazio Mario<br />
Abbruzzese che chiedeva<br />
addirittura la convocazione<br />
dell'assemblea alla Pisana<br />
per modificare il numero<br />
dei consiglieri da 70 a 50<br />
per poi procedere al voto,<br />
è calato un inquietante silenzio<br />
sulla data delle elezioni.<br />
Inquietante per chi<br />
le vorrebbe subito, e non<br />
solo a sinistra, perché anche<br />
l'onorevole Rampelli<br />
si è schierato con chi vuol<br />
<strong>Quotidiano</strong> gratuito<br />
sciogliere il nodo al più<br />
presto. In questo clima circolano<br />
le voci più strane<br />
che parlano di un patto<br />
fra Alemanno e la presidente<br />
per procrastinare la<br />
data addirittura ad Aprile,<br />
in una sorta di election<br />
day che ammucchierebbe<br />
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regionali, politiche e e comunali<br />
di Roma forse con<br />
qualche risparmio, ma con<br />
la sicura paralisi della Regione<br />
per circa 6 mesi.<br />
Anzi, c'è chi dice che Renata<br />
ed il suo staff legale<br />
stiano architettando in<br />
queste ore un qualche stratagemma<br />
per raggiungere<br />
tale obiettivo. Nè valgono<br />
le perplessità di chi, anche<br />
nel centrodestra, ritiene<br />
che un Consiglio sciolto<br />
da quasi 20 giorni, non<br />
possa modificare norme<br />
importanti come la legge<br />
elettorale o addirittura lo<br />
Statuto che ha il rango di<br />
norma costituzionale. Tanto<br />
più che a monte vi è il<br />
decreto del Governo di pochi<br />
giorni fa che obbliga<br />
la Regione ad adeguare il<br />
proprio ordinamento alla<br />
stessa normativa statale.<br />
Come poi sottolineava il<br />
socialista riformista Donato<br />
Robilotta, il raffronto<br />
con la situazione in Lombardia<br />
è improponibile<br />
perché il numero dei consiglieri<br />
lì è di 80 e non<br />
muta con l’applicazione del<br />
Dl 174, visto che quella<br />
regione supera gli otto milioni<br />
di abitanti. Per di più<br />
nel Lazio oltre al problema<br />
del numero delle circoscrizioni<br />
elettorali c’è quello<br />
del numero dei consiglieri,<br />
che secondo la legislazione<br />
vigente imporrebbe di<br />
andare a votare con 70<br />
consiglieri mentre il decreto<br />
governativo prevede<br />
di andare a 50. Se nel frattempo<br />
la Giunta non continuasse<br />
a sfornare delibere<br />
su delibere, almeno<br />
53 ad oggi da quanto denunciato<br />
dalla opposizione,<br />
si potrebbe trovare un accordo<br />
politico fra Nicola<br />
Zingaretti e Renata Polverini,<br />
ma questo iperattivismo<br />
dell'esecutivo regionale<br />
potrebbe nascondere<br />
la volontà di chiudere partite<br />
politicamente vantaggiose<br />
per la presidente che<br />
recentemente avrebbe anche<br />
incontrato i sindaci a<br />
lei più vicini.<br />
Evidentemente Renata<br />
vuol far pagare a tutti le<br />
sue dimissioni che non furono<br />
respinte con l'oceanico<br />
consenso che lei si<br />
attendeva, lasciandola<br />
spiazzata rispetto ad una<br />
situazione che credeva di<br />
recuperare. Nel frattempo<br />
il suo attaccamento alla<br />
poltrona stride con i manifesti<br />
che aveva affisso<br />
giorni fa per tutta Roma e<br />
dove si proclamava: «Questi<br />
a mandarli a casa ci<br />
penso io». Affermazione<br />
che evidentemente, almeno<br />
nell'immediato, escludeva<br />
gli assessori non epurati<br />
e il suo entourage di fedelissimi.<br />
Balthazar<br />
GIUNTA<br />
WEB: cinquegiorni.it<br />
@: info@cinquegiorni.it<br />
Approvate in extremis<br />
53 delibere per 85 milioni<br />
Un ordine del giorno lunghissimo, con ben 53 punti<br />
esaminati, e un fiume di denaro pubblico distribuito in<br />
progetti di peso per il territorio. Con un tempismo "esagerato"<br />
la giunta Polverini dimissionaria dà un colpo di<br />
coda alla legislatura<br />
e prende in mano la<br />
bellezza di 85 milioni<br />
per sistemare una<br />
serie di situazioni. Si<br />
tratta di provvedimenti<br />
che erogano fondi,<br />
TEMPO SCADUTO<br />
Fondi e autorizzazioni<br />
concessi dopo le<br />
dimissioni<br />
ma anche autorizzazioni e decisioni che permettono di<br />
gestire realtà importanti sul territorio. Per la sanità vengono<br />
deliberati ben 50 milioni di euro: si va dai 5 milioni<br />
destinati all'assegnazione di fondi a favore<br />
dell'IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per la<br />
realizzazione del Nuovo Polo di San Paolo Fuori Le<br />
Mura, all'ammodernamento tecnologico delle attrezzature<br />
e strumentazioni sanitarie ed informatiche delle<br />
Aziende Sanitarie Ospedaliere e degli Istituti di Ricovero<br />
e Cura a Carattere Scientifico Pubblici, per il quale vengono<br />
stanziati ben 37 milioni. Intanto vengono commissariate<br />
tre Asl (la RMF, RMH e quella di Viterbo) e<br />
l'azienda regionale dei trasporti Cotral viene ricapitalizzata<br />
con un'iniezione di 27 milioni di euro. Per non<br />
farsi mancare qualche metro cubo di cemento in più<br />
vengono approvate la variante al piano regolatore a<br />
Castel Romano con un cambio di destinazione da agricolo<br />
a commerciale, e a Roma città passa la proposta<br />
di Accordo di Programma sulla trasformazione urbanistica<br />
dei comprensori Marcigliana - Inviolatella - La Pisana.<br />
Un po’ troppo forse per chi, di questi tempi,<br />
dovrebbe essere impegnato a fare le valige e indire le<br />
elezioni. Ma la Renata guarda lontano, come ha spiegato<br />
il capogruppo Pd Montino: «La somma di poco<br />
meno di 85milioni di euro vale per l’anno in corso, tutto<br />
il 2013 e anche parte del 2014. Tra le delibere ce n’è<br />
una vecchia di 9 anni. Un fiume di fondi pubblici destinato<br />
da una Giunta fantasma a progetti e iniziative che<br />
in più di qualche caso appaiono molto sospette». Da<br />
notare anche il definanziamento dei 6 milioni di euro<br />
destinati al teatro di Fara Sabina (Rieti) che secondo il<br />
consigliere reatino Perilli «ora sono stati dirottati,<br />
guarda caso, a Frosinone, provincia che già ha guadagnato<br />
gli onori delle cronache per i trattamenti privilegiati<br />
e preferenziali tra i quali, in ultima battuta, quelli<br />
della cassa integrazione in deroga “ad personam”». In<br />
Regione si continuano a prendere decisioni, mentre all'opposizione<br />
c'è rabbia e voglia di andare subito al<br />
voto. Sembra succedendo di tutto, prosegue Montino:<br />
«L’assessore Buontempo riesuma un finanziamento del<br />
2003 a una cooperativa edilizia di Nettuno ben nove<br />
anni dopo, 525mila euro vanno ai comuni gravati da<br />
servitù militari e per il cinema la Santini ha impegnato<br />
oltre 750mila euro per vari progetti per tutto il 2013».<br />
F.U.