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L’udienza del 31/1/2005 veniva ancora dedicata all’esame delle<br />
eccezioni di inutilizzabilità delle intercettazioni di comunicazioni in atti<br />
e all’acquisizione di documentazione prodotta dalle p<strong>art</strong>i.<br />
Infine, all’udienza del 3/2/2005, con ordinanza di seguito<br />
interamente trascritta, il Collegio si pronunziava sull’utilizzabilità delle<br />
intercettazioni di comunicazioni in atti, sull’utilizzabilità degli altri atti<br />
di istruzione dibattimentale assunti, indicava gli atti utilizzabili ai fini<br />
del decidere e dichiarava esaurita la fase dell’assunzione delle prove.<br />
“… Viste le eccezioni di inutilizzabilità delle intercettazioni di<br />
comunicazioni sollevate dall’avv. XXXXXXXXXXX nell’interesse degli<br />
imputati XXXXXXXXXXX, nonché quelle sollevate dagli avvocati<br />
XXXXXXXXXXX cui si sono associati tutti gli altri difensori;<br />
vista la memoria del P.M. depositata all’udienza del 25.1.2005;<br />
Richiamati i decreti autorizzativi delle disposte intercettazioni di<br />
comunicazioni telefoniche ed ambientali;<br />
O S S E R V A<br />
1) In relazione ai rilievi di inutilizzabilità formulati in ordine al<br />
decreto di intercettazione n. 27/98, per omessa motivazione sulla<br />
insufficienza o inidoneità degli impianti installati presso la<br />
Procura della Repubblica ad eseguire le operazioni di<br />
intercettazione nonché in ordine alla mancata motivazione circa le<br />
eccezionali ragioni di urgenza che giustificavano le predette<br />
operazioni in impianti diversi da quelli della Procura (<strong>art</strong>. 268 c.<br />
III c.p.p.).<br />
Il Collegio, pur conoscendo la più recente giurisprudenza della<br />
XXXXXXXXXXX che sul punto richiede al P.M. una pregnante<br />
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