pag. 1-75 OCSE-PISA:05-P427-445 verde acido - Sei
pag. 1-75 OCSE-PISA:05-P427-445 verde acido - Sei
pag. 1-75 OCSE-PISA:05-P427-445 verde acido - Sei
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
20<br />
150<br />
155<br />
160<br />
165<br />
170<br />
1<strong>75</strong><br />
180<br />
185<br />
190<br />
nelle specialità, ma le pillole di Fender sono buone, aiutano a tirarsi su.<br />
Però preferisco assicurarmi che sei organicamente a posto. Non mi piace il<br />
fatto che appena ti affretti un po’ ti viene subito l’affanno, e poi le tue labbra<br />
hanno un colore che non mi piace.<br />
La grassoccia, ingenua Millie si guardò allo specchio, e si passò un dito<br />
sulle labbra.<br />
Come molte donne della sua età, aveva perso i colori, e attorno alla bocca<br />
aveva effettivamente un leggerissimo alone azzurrognolo.<br />
Il farmacista si affrettò a rassicurarla.<br />
– Non sarà niente di grave, ne sono sicuro, ma è meglio andare stasera<br />
stessa a consultare Crupiner – disse. – Non vogliamo correre rischi, vero?<br />
Millie assentì, con le labbra tremanti.<br />
– Sì, caro – disse; e aggiunse nel suo solito modo stucchevole. – Penso che<br />
hai ragione.<br />
Dopo che Millie fu scesa per occuparsi della colazione, Henry si alzò, l’ultima<br />
frase pronunciata ancora sulle labbra. Se la ripeté, pensoso.<br />
– Non possiamo correre rischi. Proprio così. Niente rischi. Nessuna stupida<br />
imprudenza, Henry Brownrigg!<br />
Solo gli sciocchi fanno le cose a casaccio. Solo gli sciocchi si fanno cogliere<br />
in fallo. Ma in effetti, l’impresa era veramente semplice. Millie era così ingenua,<br />
così incredibilmente fiduciosa.<br />
Verso la fine della giornata, il signor Brownrigg era nervosissimo. Perry, il<br />
commesso, gli aveva riferito, con molto candore, di aver visto il giovane<br />
Hill passare lungo l’Acacia Road nella sua nuova auto, a velocità sostenuta,<br />
e aveva aggiunto tra l’altro che nella macchina c’era anche quella ragazza<br />
bionda, Phyllis Bell. Se la ricordava, vero, il signor Brownrigg? Quella<br />
biondina tanto graziosa…<br />
Per un attimo, Henry Brownrigg aveva tremato all’idea che il commesso<br />
avesse scoperto il suo segreto e stesse punzecchiandolo con malizia. Ma<br />
anche dopo essersi convinto che non era così, il fatto e la rabbia restarono.<br />
Hill era un bel giovanotto, scapolo. Phyllis era giovane e inesperta. Il farmacista<br />
se li immaginava fermi in qualche boschetto fuori città, intenti a tenersi<br />
per mano, forse a baciarsi: il suo cuore, che poteva restare calmo sotto<br />
lo sguardo spaventato di Millie che parlava della propria malattia, gli balzava<br />
nel petto all’idea di quell’abbraccio.<br />
«Presto!». La parola si formò di nuovo nel suo cervello. «Far presto, far<br />
presto!».<br />
Millie era senza fiato quando arrivarono alla vecchia casa del dottor Crupiner.<br />
Henry, assorto nei propri pensieri, aveva camminato molto in fretta.<br />
Il dottore li ricevette subito. Era un vecchietto impolverato. Dentro di sé,<br />
Millie pensava che le sarebbe piaciuto dargli una buona spazzolata, e a<br />
quell’idea le si presentò alla mente un quadretto così spassoso da farla<br />
uscire in una risatina sciocca. Henry dovette lanciarle un’occhiataccia,<br />
scrollando la testa.<br />
Subito lei arrossì, e il suo volto ritrovò la consueta espressione ottusa.<br />
Henry illustrò al dottore i sintomi della moglie, e Millie parve grata e sor-<br />
V. Jacomuzzi, R. Miliani, F.R. Sauro, Trame - Dalla comprensione del testo alla scrittura © SEI 2010