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pag. 1-75 OCSE-PISA:05-P427-445 verde acido - Sei

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42<br />

Antonio Tabucchi<br />

Treni che vanno<br />

a Madras<br />

anno 1985<br />

luogo<br />

Italia<br />

genere<br />

racconto tra<br />

realtà<br />

e fantasia<br />

Presentazione dell’opera<br />

L’attenzione critica dedicata a Pessoa ha fornito a Tabucchi suggerimenti e suggestioni anche per la sua opera narrativa. Dopo i<br />

primi romanzi lo scrittore si è rivolto soprattutto alla forma del racconto, più congeniale a creare situazioni in cui si mette in evidenza<br />

ciò che è possibile, relativo o capovolto rispetto alla realtà, e in cui ritornano insistentemente i motivi del destino, dell’ambiguità,<br />

dell’insensatezza dell’esistenza. Alla base di Piccoli equivoci senza importanza vi è il concetto della vita come rebus, rebus<br />

destinati a rimanere senza soluzione fra mille ipotesi e congetture. In Treni che vanno a Madras il com<strong>pag</strong>no di viaggio del protagonista<br />

“potrebbe” essere colui che commette l’omicidio di cui si parla sul giornale il giorno seguente, ma il protagonista di Rebus,<br />

un altro racconto della stessa raccolta, riflettendo sull’impossibilità di capire la realtà, fa questa considerazione: «la vita è come<br />

una tessitura, tutti i fili si intrecciano, è questo che un giorno vorrei capire, vedere tutto il disegno». Tuttavia, poiché il disegno<br />

sfugge al protagonista quanto al lettore, i piccoli rebus diventano metafora di un rebus ben più ampio, quello rappresentato dalla<br />

letteratura, vista come enigma insolubile o come equivoco.<br />

5<br />

Antonio Tabucchi<br />

Nato a Pisa nel 1943, già direttore a Lisbona dell’Istituto italiano di cultura,<br />

della letteratura portoghese ha fatto oggetto d’insegnamento, saggi critici e<br />

traduzioni. A lui si deve la diffusione in Italia delle opere di Fernando Pessoa,<br />

il massimo scrittore lusitano moderno. Pessoa ha profondamente influenzato<br />

il Tabucchi narratore, autore di romanzi e racconti lunghi fra i quali Piazza<br />

d’Italia (19<strong>75</strong>), Il piccolo naviglio (1978), Notturno indiano (1984), Il filo dell’orizzonte<br />

(1986), Requiem (1992), Sostiene Pereira (1994), il suo libro di<br />

maggior successo, La testa perduta di Damasceno Monteiro (1997), Si sta facendo<br />

sempre più tardi (2001). Dopo il suo primo racconto Irma Serena, pubblicato<br />

nel volume L’Astromostro. Racconti per bambini (1980), sono uscite<br />

numerose raccolte: Il gioco del rovescio (1981), Donna di Porto Pim e altre storie (1983), Piccoli equivoci<br />

senza importanza (1985), I volatili del Beato Angelico (1987), L’angelo nero (1991), Sogni di sogni<br />

(1992). Per il teatro ha scritto i monologhi I dialoghi mancati (1988), mentre della sua produzione saggistica<br />

ricordiamo La gastrite di Platone (1998) e, tra quelli dedicati a Pessoa, Il poeta e la finzione<br />

(1983) e Un baule pieno di gente (1990).<br />

treni che da Bombay vanno a Madras1 partono dalla Victoria Station.<br />

La mia guida assicurava che una partenza dalla Victoria Station vale<br />

da sola un viaggio in India, e questa era la prima motivazione che mi<br />

aveva fatto preferire il treno all’aereo. La mia guida era un libretto<br />

un po’ eccentrico che dava consigli perfettamente incongrui, e io lo stavo<br />

seguendo alla lettera. Il fatto era che anche il mio viaggio era perfettamente<br />

incongruo, dunque quello era il libro fatto apposta per me. Trattava il viaggiatore<br />

non come un predone avido di immagini stereotipe 2 I<br />

al quale si consigliano<br />

tre o quattro itinerari obbligatori come nei grandi musei visitati di<br />

1. Il viaggio descritto dal racconto attraversa da ovest a est<br />

la penisola indiana nella zona meridionale, congiungendo<br />

due delle maggiori città della regione.<br />

2. La similitudine accosta l’idea del viaggiatore più banale<br />

desideroso di conoscere i luoghi più tipici a quella del<br />

predone, ovvero del brigante che si impadronisce delle<br />

V. Jacomuzzi, R. Miliani, F.R. Sauro, Trame - Dalla comprensione del testo alla scrittura © SEI 2010<br />

cose preziose che incontra sulla sua strada in terra<br />

straniera. Così facendo l’autore pone idealmente a<br />

confronto un turismo più superficiale che incontra le<br />

bellezze artistiche e naturali di un paese seguendo schemi<br />

predefiniti, con uno più attento alla realtà che incontra,<br />

anche se apparentemente meno organizzato.

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