pag. 1-75 OCSE-PISA:05-P427-445 verde acido - Sei
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6. Si intende una persona<br />
di servizio che<br />
evidentemente andava<br />
in casa Brownrigg durante<br />
la mattina.<br />
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sono ottime, e vi risparmierò il disturbo di preparare qualcosa di mia prescrizione.<br />
Continuate pure con quelle, per qualche giorno. Sono ottime, anch’io<br />
le prescrivo molto spesso. Vanno prese con moderazione, s’intende.<br />
– Oh, certo – assicurò Henry. – Comunque pensate che abbia fatto bene a<br />
fargliele prendere, dottore?<br />
Millie era sorpresa e compiaciuta per lo zelo che il tono di Henry rivelava.<br />
– Senza dubbio, caro Brownrigg –. E il dottor Crupiner tornò ad avvicinarsi<br />
a Millie. – Allora, signora Brownrigg – disse con affettata giovialità –<br />
abbiatevi cura e fate quello che dice vostro marito. Tornate a trovarmi tra<br />
una decina di giorni e sarete di nuovo vispa come prima. Arrivederci. Ah,<br />
signora Brownrigg, mi raccomando: niente emozioni, badate bene! Cercate<br />
di stare calma il più possibile e non affaticatevi.<br />
Le strinse distrattamente la mano, e mentre Henry aiutava Millie a raccogliere<br />
le sue cose, mostrando una premura assolutamente insolita, il vecchio<br />
andò a togliere da uno scaffale un polveroso volume di medicina.<br />
Un momento prima che i due uscissero, Crupiner sbirciò Henry al di sopra<br />
delle lenti.<br />
– Quelle pillole di Fender sono un’ottima idea – osservò in tono completamente<br />
diverso dal borbottio professionale di poco prima. – Proprio quello<br />
che ci vuole. Contengono una piccola dose di digitalina.<br />
Una delle abitudini meno lodevoli del signor Brownrigg era il suo modo di<br />
trascorrere il sabato sera.<br />
Alle sette e mezzo, paziente e solerte, benché disapprovasse, Millie faceva<br />
sparire le tracce della cena e metteva sulla tovaglia di tela <strong>verde</strong> un bicchiere<br />
e una bottiglia di whisky sigillata.<br />
Fatto questo, si ritirava in cucina, rigovernava e si metteva a stirare. Di solito<br />
si riservava quest’operazione per il sabato sera, perché era una faccenda<br />
lunga, con frequenti soste per piccoli punti da dare alle camicie di Henry e<br />
alla sua biancheria, e Millie sapeva che avrebbe avuto dinanzi a sé una<br />
lunga serata tranquilla.<br />
Infatti, aveva tempo fino a mezzanotte. Quando l’orologio di cucina segnava<br />
le dodici, Millie riponeva l’asse da stiro e posava il ferro sul fornello<br />
spento lasciandolo lì a raffreddarsi.<br />
Poi andava nel soggiorno e toglieva di mezzo il bicchiere e la bottiglia<br />
vuota, perché la donna a giornata 6 non li vedesse il mattino dopo. Inoltre<br />
raccoglieva da terra i giornali e rimetteva in ordine la stanza.<br />
Finalmente, dopo avere spento la stufetta a gas, si occupava di Henry.<br />
Circa tre settimane dopo la sua prima visita al dottor Crupiner (il medico, su<br />
suggerimento di Henry, aveva aumentato la dose delle pillole Fender da tre a<br />
cinque al giorno) Millie passò la sera del sabato seguendo il solito cerimoniale.<br />
Per un uomo impegnato in un progetto quale quello del signor Brownrigg,<br />
ubriacarsi anche una sola volta, in modo totale e sistematico, poteva essere<br />
pura follia. Ma Brownrigg continuava a farlo, una volta la settimana.<br />
Un bicchiere di whisky lo rendeva taciturno. Dodici abbondanti dosi di<br />
whisky, ovvero, l’intera bottiglia, facevano di lui un sacco silenzioso e senza<br />
V. Jacomuzzi, R. Miliani, F.R. Sauro, Trame - Dalla comprensione del testo alla scrittura © SEI 2010