documento del 15 Maggio - ITE Magione
documento del 15 Maggio - ITE Magione
documento del 15 Maggio - ITE Magione
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
46/70<br />
PROGRAMMA DI STORIA<br />
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ‘MAZZINI’ MAGIONE<br />
ANNO SCOLASTICO 2012 – 2013<br />
Classe V^ A IGEA<br />
PROF. Antonio Monaco<br />
Nel programma svolto si è tenuto conto <strong>del</strong>le modalità di interpretare e concepire i fatti storici<br />
leggendoli nell’intreccio <strong>del</strong>le relazioni politiche, economiche e sociali, individuandone anche<br />
dinamiche e composizioni di gruppi e classi sociali che nel corso degli eventi dispiegarono<br />
progressivamente nel contesto nazionale ed internazionale i valori <strong>del</strong>la tolleranza, <strong>del</strong>la democrazia<br />
e <strong>del</strong>la responsabilità.<br />
Pertanto, dal punto di vista metodologico abbiamo utilizzato come strumenti di lavoro fattori e<br />
categorie propri <strong>del</strong>la storiografia che, intrecciandosi, in modo dinamico e convergente, lasciano<br />
leggere fatti e avvenimenti che hanno segnato gli eventi umani nelle loro dimensioni spaziali e<br />
temporali, sociali, economiche e politiche, religiose e morali.<br />
E’ in questo modo che, anche quest’anno, ci siamo avvicinati allo scenario europeo dei primi anni<br />
<strong>del</strong> ‘900, leggendo le ambizioni di potere, di conquiste e di sfruttamento che maturavano tra i<br />
rappresentanti degli imperi (minoranze come banchieri,militari, industriali, sovrani e uomini di<br />
governo) che ne componevano la geografia politica. Abbiamo quindi l’impero Ottomano in<br />
decadenza -pronto ad appetiti altrui, nella zona dei Balcani, gli imperi centrali -Austro-ungarico- e<br />
Prussiano; l’Impero Russo; l’Impero dei mari, quello inglese e addirittura il piccolo e nascente<br />
Regno d’Italia, già con ambizioni colonialiste dei propri gruppi di potere industriale e finanziario –<br />
vedi conquista <strong>del</strong>la Libia <strong>del</strong> 1911- il quale verrà in piccola parte beneficiato, con non poche<br />
turbolenze politico-militari.<br />
A grandi passi verso la Prima Guerra Mondiale. Ritornandovi ancora, sul terreno internazionale<br />
abbiamo capito e carpito degli interessi economici e commerciali, che le stesse potenze europee si<br />
contendevano, ad iniziare dal colonialismo e l’approvvigionamento <strong>del</strong>le materie prime necessarie<br />
ai rispettivi apparati produttivi e sul nostro terreno nazionale abbiamo indagato sulle composizioni<br />
politiche anche da noi emergenti di rappresentanti degli interessi di quelle altre classi sociali<br />
(socialiste cattoliche) che rivendicavano miglioramenti economici, rappresentanza politica e<br />
maggiori aspirazioni di identità democratiche, in un contesto competitivo europeo di giorno in<br />
giorno sempre più esasperato.<br />
E’ stata denominata, a ragione, la Guerra dei Trent’anni <strong>del</strong> XX Secolo quella iniziata nel 1914/<strong>15</strong><br />
(Prima Guerra Mondiale) e conclusasi nel 1945 (Seconda Guerra Mondiale).<br />
Da Sarajevo –giugno 1914- ai 14 punti di Wilson -gennaio 1918-. C’è di tutto dentro queste date:<br />
8.536.000 morti e 22000.000 tra dispersi e feriti, nel suo totale. Nella sola Italia vi furono 65.0000<br />
caduti e più di un milione e mezzo tra feriti e dispersi. Paesi interi ne uscirono distrutti e trasformati<br />
nelle economie e nelle dimensioni territoriali, lasciando una scia di malcontenti, rabbia ed<br />
ingiustizie che sarebbero riesplose appena dopo un ventennio con ben più gravi e superiori<br />
conseguenze.<br />
Abbiamo accennato a questo periodo perché dopo la stessa Europa perderà il suo epicentro nel<br />
mondo a spese degli Stati Uniti d’America, vincitori sia nella Prima che nella Seconda Guerra<br />
mondiale. Due sono stati gli aspetti studiati nella nostra storia: quelli nazionali e quelli<br />
internazionali in un’interazione continua e vicendevole.