Gennaio_Febbraio 2008 - Comune di Pietra Ligure
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© FOTO ZUFFO<br />
Res Publica È ANTONIETTA POTENTE LA PIETRESE DELL’ANNO<br />
ANTONIETTA POTENTE, nata a Loano (SV) nel 1958. E’<br />
membro della Congregazione delle Suore Domenicane<br />
Unione San Tommaso. Nel 1985 consegue la specializzazione<br />
in teologia morale all’Università Angelicum <strong>di</strong><br />
Roma. Nel 1989 <strong>di</strong>venta titolare della Cattedra <strong>di</strong> Teologia<br />
Morale sulla Giustizia nei corsi <strong>di</strong> specializzazione dell’Angelicum<br />
e docente <strong>di</strong> Etica Filosofi ca nell’Istituto Superiore<br />
<strong>di</strong> Teologia <strong>di</strong> Firenze. Dal 1994 vive in Bolivia in una<br />
comunità Aymara in una zona Quechua e attualmente<br />
insegna all’Università <strong>di</strong> Cochabamba e La Paz, promotrice<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo costante tra Teologia e le <strong>di</strong>fferenti scienze<br />
umane e scientifi che, oltre che sostenitrice <strong>di</strong> processi<br />
d’autodeterminazione dei popoli in<strong>di</strong>geni.<br />
Scrittrice <strong>di</strong> numerosi articoli sulle più importanti testate<br />
giornalistiche nonché autrice <strong>di</strong> numerosi libri pubblicati<br />
in Italia e all’estero, collabora con associazioni a livello<br />
mon<strong>di</strong>ale impegnate nel <strong>di</strong>alogo interculturale, interreligioso<br />
ed ecumenico, ed è spesso relatrice a convegni<br />
internazionali per la cooperazione e per i <strong>di</strong>ritti umani e<br />
civili.<br />
Fortemente impegnata per il raggiungimento degli equilibri<br />
economici, dei <strong>di</strong>ritti religiosi, delle donne, dell’ambiente<br />
e <strong>di</strong> chi sta al <strong>di</strong>sotto <strong>di</strong> ogni logica socio politica,<br />
ha scelto <strong>di</strong> vivere in Bolivia tra le cor<strong>di</strong>gliere e i laghi<br />
atavici, popoli in<strong>di</strong>geni che reclamano il <strong>di</strong>ritto alla propria<br />
cultura, terra, territorio e alle risorse naturali come<br />
base vitale per la propria identità e garanzia per la propria<br />
sopravvivenza.<br />
Antonietta Potente si inserisce in punta <strong>di</strong> pie<strong>di</strong> in questo<br />
processo e con il sostegno del suo lavoro come docente,<br />
con la ven<strong>di</strong>ta dei suoi libri, permette a due giovani della<br />
sua comunità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are e laurearsi, una in scienze infermieristiche<br />
e l’altro in biologia.<br />
Con l’aiuto del Cipax Associazione no profi t inizia il progetto<br />
Prosasere. Tutti insieme intraprendono un cammino<br />
faticoso per sviluppare una simbiosi con donne, uomini,<br />
giovani e bambini nella zona periferica rurale <strong>di</strong> Cochabamba,<br />
per aiutarli nella tutela della salute, nella prima<br />
alfabetizzazione, nel recupero della loro autostima. Oggi<br />
sono quattrocento le donne che dall’altipiano scendono<br />
e si sottopongono ad esami clinici <strong>di</strong> prevenzione e molti<br />
bambini godono oggi <strong>di</strong> buona salute.<br />
Da un anno è promotrice culturale nell’associazione AN-<br />
TERLUX associazione Interculturale che, oltre a continuare<br />
il cammino tracciato, intende creare nuovi ambiti lavorativi<br />
per sod<strong>di</strong>sfare i bisogni primari superando il concetto<br />
<strong>di</strong> assistenzialismo.<br />
Per catalizzare il progetto si intende consolidare l’utilizzo<br />
della fi toterapia associata alla ricerca scientifi ca e raggiungere,<br />
con la coltivazione d’erbe offi cinali, un’economia <strong>di</strong><br />
scambio ed una prosperità da restituire al sociale.<br />
Peraltro in queste zone il farmaco <strong>di</strong> sintesi chimica è <strong>di</strong><br />
GAZZETTINO DI PIETRA LIGURE 12<br />
<strong>di</strong>ffi cile reperimento, poco accessibile, inadeguatamente<br />
<strong>di</strong>stribuito e non utilizzato correttamente oltre ad essere<br />
estremamente costoso tanto che spesso, anche se malvolentieri,<br />
rinunciano all’utilizzo.<br />
Tra i bisogni più urgenti c’è quello dell’acqua potabile, un<br />
problema mon<strong>di</strong>ale che uccide più delle guerre e provoca<br />
immenso dolore in chi rimane. Oggi purtroppo è ancora<br />
alta la mortalità infantile.<br />
Logiche strutturali fognarie e <strong>di</strong> bonifi che, pozzi potabili<br />
salverebbero più <strong>di</strong> mille container <strong>di</strong> antibiotici.<br />
Con questo premio è volontà del Sindaco Luigi De Vincenzi,<br />
in nome <strong>di</strong> tutta la citta<strong>di</strong>nanza, rendere testimonianza<br />
al valore della citta<strong>di</strong>na Antonietta Potente non solo per il<br />
suo impegno sociale e per la sua militanza, ma soprattutto<br />
per la passione, la determinazione delle idee e la forza<br />
<strong>di</strong> battersi per esse.<br />
Che dovesse essere una persona originale e fuori dal comune<br />
era scritto nel suo destino fi n da piccola, quando il<br />
padre la <strong>di</strong>pinse, a soli tre anni, con il nasetto arricciato<br />
e un libriccino in mano intenta ad osservare. Proprio in<br />
quella famiglia <strong>di</strong> sani principi <strong>di</strong> cultura e <strong>di</strong> arte si forgiò<br />
la personalità caleidoscopica <strong>di</strong> una donna ironica, coraggiosa<br />
generosa appassionata .<br />
Conformemente al suo carisma <strong>di</strong> suora domenicana è<br />
anche un’oratrice che conquista, non solo per i contenuti<br />
ma anche e soprattutto per i suoi mo<strong>di</strong>, garbati ma mai<br />
addomesticati.<br />
Una voce forte in un corpo esile che si confronta con il<br />
mondo e che il mondo ama ascoltare. Non si può con lei<br />
ed attraverso <strong>di</strong> lei non partecipare al gusto <strong>di</strong> vedere <strong>di</strong><br />
capire la storia. Oggi non possiamo non spendere parole<br />
<strong>di</strong> stima ed apprezzamento per Antonietta, per la sua capacità<br />
<strong>di</strong> porsi accanto alle cose senza invaderle o pretenderle,<br />
<strong>di</strong> srotolare la storia, la politica, la stessa religione<br />
componendola e ricostruendola con <strong>di</strong>sincanto e libertà<br />
intellettuale, coltivando il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> non associare la verità<br />
ad una sola fonte.<br />
© FOTO ZUFFO