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Gennaio_Febbraio 2008 - Comune di Pietra Ligure

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Martedì 22 gennaio <strong>2008</strong>, ore 10.00<br />

Scuola a teatro…..<br />

IL RITORNO DEL BARONE DI MÜNCHHAUSEN<br />

Ispirato a “Le avventure del Barone <strong>di</strong> Münchhausen“ <strong>di</strong><br />

E. Raspe. Di Andrea De Manincor e Lorenzo Bassotto.<br />

Con Lorenzo Bassotto e Roberto Macchi.<br />

Regia <strong>di</strong> Lorenzo Bassotto.<br />

Le avventure del Barone <strong>di</strong> Münchhausen sono <strong>di</strong> quelle che<br />

rimangono nell’immaginario infantile, quando si ha la fortuna<br />

<strong>di</strong> leggerle o <strong>di</strong> farsele leggere fi n da bambini.<br />

I viaggi sulla luna, l’incontro con la Sfi nge, la caccia alle belve<br />

inusitate o dalle inusitate consuetu<strong>di</strong>ni, lo scontro con intere<br />

guarnigioni <strong>di</strong> eserciti volando su palle <strong>di</strong> cannone, rappresenta<br />

straor<strong>di</strong>narie occasioni <strong>di</strong> produzione fantastica, <strong>di</strong> immedesimazione<br />

<strong>di</strong> un eroe senza macchia e senza paura che affronta<br />

ogni paradossale situazione con forza e una calma invincibili.<br />

Si riprendono in mano queste avventure in un’età <strong>di</strong> ragione<br />

e sentimenti più consolidati, dopo che molta acqua è passata<br />

sotto i ponti e tra le pieghe <strong>di</strong> quella carta ingiallita, lasciata lì<br />

dall’infanzia e ora ripercorsa, si scopre che le ‘avventure’ del<br />

nostro Barone rappresentano anche lo zibaldone fantastico e<br />

<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> un secolo, il XVIII, in cui l’uomo mise piede e<br />

mano per uscirne <strong>di</strong>verso da quello che era prima, trasformato,<br />

‘rivoluzionato’, con un recipiente colmo <strong>di</strong> conquiste, ma<br />

anche inesorabili incognite.<br />

Giovedì 24 <strong>Gennaio</strong> <strong>2008</strong>, ore 21.00<br />

RICCARDO III<br />

<strong>di</strong> William Shakespeare - regia <strong>di</strong> Jurji Ferrini.<br />

“Ogni volta che si cerca <strong>di</strong> rappresentare ‘Riccardo III’, <strong>di</strong> narrare<br />

la sua spietata ascesa al potere, occorre guardarsi da un<br />

pericolo fatale: tentare <strong>di</strong> aprire la sua mente e defi nirlo un<br />

‘cattivo’; non che vi siano altri aggettivi più adatti a defi nire<br />

il malvagio protagonista della celebre trage<strong>di</strong>a, ma ogni aggettivo<br />

ne imprigiona la complessità. [...] Un modello politico<br />

quanto mai attuale: basti pensare a quando fi nge <strong>di</strong> rifi utare<br />

la corona e <strong>di</strong>chiara quanto per lui sia un ‘grande sacrifi cio’:<br />

qualcuno ricorderà il becco <strong>di</strong> ferro <strong>di</strong> un notissimo politico<br />

nostrano che usò le stesse parole. La politica non è mai cambiata<br />

e la parabola <strong>di</strong> Riccardo <strong>di</strong>venta insegnamento per la<br />

nostra generazione.“ (dalle ‘Note <strong>di</strong> Regia’ <strong>di</strong> J. Ferrini).<br />

Sabato 26 gennaio <strong>2008</strong>, ore 21.00<br />

IL METODO GRONHOLM<br />

<strong>di</strong> Jor<strong>di</strong> Galceran - traduzione <strong>di</strong> Enrico Ianniello<br />

con Nicoletta Braschi, Enrico Ianniello, Tony Lauda<strong>di</strong>o<br />

Regia <strong>di</strong> Cristina Pezzoli.<br />

L’idea dello spettacolo nasce da un aneddoto reale.<br />

Qualche anno fa a Madrid, in un sacchetto dell’immon<strong>di</strong>zia fu<br />

trovato un fascicolo contenente domande <strong>di</strong> assunzione per<br />

una catena <strong>di</strong> supermercati. Uno degli impiegati del <strong>di</strong>partimento<br />

del personale aveva annotato le sue impressioni sui<br />

can<strong>di</strong>dati: “straniero grasso”, “questa no, brutta e stracciona”,<br />

“grassoccia con brufoli”, “fuori <strong>di</strong> testa, padre alcolizzato”...<br />

L’impiegato, giustifi cato dalla sacra missione che gli era stata<br />

raccomandata, si è creduto in <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> poter mettere per<br />

iscritto quelle bestialità. Il solo fatto <strong>di</strong> avere il potere <strong>di</strong> concedere<br />

o no un posto <strong>di</strong> lavoro lo legittimava ad essere crudele,<br />

maschilista, xenofobo. Immaginai le ragazze che aspiravano<br />

a essere cassiere <strong>di</strong> quel supermercato mentre tentavano <strong>di</strong><br />

dare una buona immagine <strong>di</strong> loro stesse <strong>di</strong> fronte a questo<br />

in<strong>di</strong>viduo, facendo e <strong>di</strong>cendo quanto credevano si aspettasse<br />

da loro, le immaginai <strong>di</strong>sposte a sopportare anche delle<br />

piccole umiliazioni pur <strong>di</strong> conseguire il posto <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> cui<br />

avevano bisogno. Questo è quanto fanno, fi no all’estremo, i<br />

personaggi del “Metodo Gronhol, perché non importa chi siamo<br />

né come siamo, ciò che conta è l’opinione che gli altri,<br />

spettatori della nostra vita, deducono dalla nostra apparenza.<br />

La nostra autentica identità non interessa a nessuno, a parte<br />

noi stessi.<br />

GAZZETTINO DI PIETRA LIGURE 6<br />

GENNAIO-FEBBRAIO AL COMUNALE...<br />

Giovedì 31 gennaio <strong>2008</strong>, ore 20.45<br />

LIGURIA TRA GOVI, LITI E CONSUIN<br />

Comme<strong>di</strong>a <strong>di</strong>alettale con la Compagnia Teatrale<br />

“A Campanassa” <strong>di</strong> Savona.<br />

Giovedì 7 febbraio <strong>2008</strong>, ore 20.45<br />

AL FUOCO! AL FUOCO!<br />

<strong>di</strong> Dario Caruso<br />

Un musical a carattere sociale e civile realizzato dalla Associazione<br />

Culturale SAVONA IN MUSICA. L’intreccio <strong>di</strong> tre vicende<br />

fuse in un unico racconto. Da una parte la Leggenda Aurea<br />

del Beato Jacopo, fi lo conduttore della rappresentazione, dall’altra<br />

il fuoco, elemento protagonista delle più signifi cative<br />

vicende della storia antica, il tutto intercalato dalla narrazione<br />

<strong>di</strong> un uomo che ha visto la sua casa bruciare e con essa tutti i<br />

suoi ricor<strong>di</strong> d’infanzia.<br />

Martedì 19 febbraio <strong>2008</strong>, ore 21.00<br />

COSTRUZIONE Brasile e società in musica e poesia<br />

Barbara Casini, canto, chitarra, percussioni (surdo e ganza)<br />

Gabriele Mirabassi, clarinetto.<br />

Ugo Dighero, voce recitante e canto.<br />

Da sempre il popolo brasiliano, nel senso più nobile del termine,<br />

si canta e si descrive nel suo <strong>di</strong>venire, andare, affrontare<br />

gli innumerevoli confl itti e trasformazioni della vita. E nella<br />

musica grande è l’importanza del testo, del racconto, della<br />

denuncia o dell’annuncio, così come gran<strong>di</strong> poeti prestano la<br />

loro voce e la loro visione alla musica. Uno fra tutti, Chico<br />

Buarque de Hollanda, unisce poesia, composizione, impegno<br />

sociale e culturale in un unico straor<strong>di</strong>nario personaggio (sua<br />

la struggente “Costruzione” che descrive l’alienazione <strong>di</strong>struttiva<br />

nel lavoro, “Il Mio Bambino” che sbatte in faccia la realtà<br />

della criminalità infantile, ma anche “Carioca” che percorre a<br />

volo d’uccello la città <strong>di</strong> Rio e si posa nei suoi angoli e nel suo<br />

tessuto quoti<strong>di</strong>ano come una carezza amorosa).<br />

Altri poeti cantanti hanno descritto questo universo specchio<br />

<strong>di</strong> amori e dolori così universali, la vita in tutti i suoi mo<strong>di</strong> e<br />

momenti, nella città reale o sognata, o nell’andare verso la<br />

città in fuga dalla miseria, antico tema dell’emigrazione e dello<br />

sra<strong>di</strong>camento.<br />

Lo spettacolo con Barbara Casini e Ugo Dighero - attraverso le<br />

canzoni <strong>di</strong> Chico Buarque, il rap <strong>di</strong> Gabriel o Pensador, il samba<br />

italobrasiliano <strong>di</strong> Adoniran Barbosa, il lamento degli emigranti<br />

nordestini e la prosa cruda <strong>di</strong> Graciliano Ramos - propone un<br />

“itinerario urbano” tra i confl itti sociali <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi, con il<br />

clarinetto <strong>di</strong> Gabriele Mirabassi che <strong>di</strong> volta in volta si mescola,<br />

sottolinea, interferisce, conduce il canto e la parola.<br />

Mercoledì 27 febbraio <strong>2008</strong>, ore 21.00<br />

FELTRINELLI Una storia contro<br />

scritto, <strong>di</strong>retto e interpretato da Mauro Monni<br />

Il monologo racconta della storia italiana dal dopoguerra ai<br />

primi anni ‘70 vista attraverso gli occhi e l’impegno politico<br />

<strong>di</strong> Giangiacomo Feltrinelli, fondatore dell’omonima casa e<strong>di</strong>trice.<br />

Lo spettacolo ripercorre la nascita <strong>di</strong> capolavori come il Dottor<br />

Zivago e racconta <strong>di</strong> come sia stata avventurosa la sua pubblicazione;<br />

come Giangiacomo si avvicini alla realtà cubana<br />

quasi per caso, arrivando poi ad esserne coinvolto a tal punto<br />

da decidere <strong>di</strong> tentare la rivoluzione anche in Italia. Infi ne, rivivremo<br />

gli anni bui delle stragi <strong>di</strong> stato e degli anni <strong>di</strong> piombo<br />

fi no al tragico epilogo <strong>di</strong> Piazza Fontana, alla conseguente<br />

clandestinità <strong>di</strong> Feltrinelli, accusato ingiustamente <strong>di</strong> esserne<br />

stato l’esecutore materiale, e alla sua ancor oggi misteriosa<br />

morte.<br />

Giovedì 28 febbraio <strong>2008</strong>, ore 20.45<br />

ACCIDENTE A-E PALANCHE<br />

Comme<strong>di</strong>a <strong>di</strong>alettale con la Compagnia Teatrale<br />

“A Campanassa” <strong>di</strong> Savona.

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