Gennaio_Febbraio 2008 - Comune di Pietra Ligure

Res Publica
In questi stessi giorni del 1998 è iniziata la mia presenza
alle medie Martini: gli insegnanti cercavano persone qualifi
cate per insegnare scomposizione, analisi e montaggio
nel laboratorio audiovisivi, intuizione che ancora oggi distingue
il modo di fare media education a Pietra Ligure
da quello del resto della scuola Italiana. Come accennato
nel numero precedente di ResPublica da alcune alunne,
il punto di forza che porta spesso alla vittoria di concorsi
di cinematografi a scolastica non è tanto nella qualità
del prodotto, ma nel percorso didattico seguito durante
la lavorazione, interamente
affi data agli alunni.
In effetti alle medie di Pietra
non si sono mai realizzati
cortometraggi appositamente
per partecipare a concorsi,
anzi, la scelta di orientare
il laboratorio alla produzione
cinematografi ca è sempre
stata una opportunità
fortemente richiesta dagli
alunni, bisognosi di un’attività
pomeridiana maggiormente
creativa rispetto a
quella giornalistica proposta
dal laboratorio nelle ore curricolari.
Alla base del progetto rimane
la possibilità di capire,
attraverso la pratica della ripresa e del montaggio, come
il linguaggio degli audiovisivi può manipolare la mente
dello spettatore. Il Cinema, visto dai ragazzi come il media
più “onesto”, utilizza le sue potenzialità per divertire,
commuovere o spaventare, la pubblicità utilizza le stesse
tecniche manipolatorie per vendere un prodotto o un’idea.
Quello di cui quasi nessuno si rende conto è che anche la
televisione, nel darci notizie e approfondimenti, crea una
versione della realtà manipolata, e questo avviene proprio
attraverso il montaggio.
“L’HA DETTO LA TELEVISIONE!”
Scegliere quali immagini e quali testimonianze mostrare
in fase di montaggio dà sempre un certo tipo di “taglio”
GAZZETTINO DI PIETRA LIGURE 8
DIECI ANNI DI LABORATORIO AUDIOVISIVI ALLE SCUOLE MEDIE
La I.So THeatre in collaborazione
con L’Unità Spinale dell’Ospedale
Santa Corona e con il patrocinio
del Comune di Pietra Ligure apre
le porte ad una disciplina ancora
poco conosciuta nel nostro territorio:
la “Dance Ability”. Attraverso
l’istituzione di un Corso/Percorso aperto a tutti presso
la palestra dell’Unità Spinale del Santa Corona.
La danza in carrozzina è uno strumento che “con discreta
sfrontatezza”, mette in contatto tutti indistintamente con
i propri confi ni, le proprie possibilità , le soggettive armonie
e disarmonie.
Sono proprio tali caratteristiche che rendono questa disciplina
così signifi cativa ed emotivamente interessante:
il contenuto di emozioni e vissuti profondi, condivisi attraverso
il corpo, il movimento,gli sguardi, ed il contatto
Tutti aspetti che concorrono a favorire la Ri-Scoperta di
se stessi e la Socializzazione.
La possibilità di conoscersi e riconoscersi attraverso una
dimensione altra del proprio corpo; non quella mancante,
dipendente, vincolata ma piuttosto ABILE, LIBERA, ED
INASPETTATAMENTE ESPRESSIVA, permette di percepirsi
in modo nuovo, e di accrescere la propria autostima,
l’accettazione di sé e le proprie relazioni interpersonali
“DANCE ABILITY”
alla notizia, anche quando chi opera intende riportare la
realtà nel modo più fedele possibile. Spettacolarizzare gli
avvenimenti, ad esempio, è una tendenza irrinunciabile
per l’informazione televisiva dovuta alla vocazione all’intrattenimento
tipica del mezzo audiovisivo. Per rendersi
conto della abissale differenza nel modo di fare informazione
della televisione, invito chiunque a comparare un
TG, un giornale, un sito web di informazione e un giornale
radio in occasione di sciagure o gravi fatti di cronaca. Altra
attività molto interessante è confrontare il “taglio” dato
dai diversi telegiornali sul
medesimo avvenimento: a
volte il punto di vista è talmente
distante che sembra
si tratti di fatti diversi. Purtroppo
non basta qualche
ora di analisi insieme alle
classi per far comprendere
un meccanismo così sottile
a ragazzi delle medie. Per
questo da dieci anni diamo
loro la possibilità di realizzare
lo “Scaldabanco Videogiornale”,
una sorta di telegiornale
scolastico realizzato
da tutte le classi della scuola
media. Gli alunni hanno la
possibilità di girare dei piccoli
documentari sui quali
lavorano moltissimo in fase di montaggio, dando vita a
volte anche a diverse versioni dello stesso avvenimento.
È attraverso questa pratica di “creazione della realtà” che
rimane maggiormente impresso quanto sia manipolabile
la comunicazione audiovisiva: occorre provare a produrre
per diventare fruitori maggiormente consapevoli.
I risultati conseguiti dal laboratorio audiovisivi in questi
anni dimostrano che molto si può fare per educare i giovani
a muoversi autonomamente nell’universo dei media,
in modo che non utilizzino più l’espressione “L’ha detto la
televisione!” per introiettare una delle tante interpretazioni
della realtà che i media ci mettono a disposizione.
Marco Braghini
all’interno di
un gruppo che
rappresenta un
“contenitore”,
un possibile
“trampolino di
lancio” da cui
aprirsi e lasciarsi
andare.
A questo proposito,
la fi sicità
condivisa e coespressa,
diventa il tramite privilegiato per far sciogliere le
riserve più profonde.
Dal canto suo, una percezione diversa, nuova della carrozzina,
non più interpretata come ausilio necessario in
quanto tale, ma come strumento coreografi co fondamentale,
favorisce lo sviluppo e l’incremento delle cosiddette
“abilità motorie e sensoriali residue”, contribuendo
in qualche caso, anche ad una maggiore autonomia nel
quotidiano degli atleti coinvolti in questo percorso.
Il Corso è aperto a TUTTI.
La conduttrice Giordana di Tivoli è a disposizione di tutti
coloro che gradiranno ricevere informazione in merito.
Cell. 335/5876148-0182989596