STAZIONI FAR WEST - Cinque Quotidiano
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D<br />
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onerò alla Congregazione dei figli dell’Immacolata<br />
Concezione, la villa acquistata in Toscana», ma con<br />
alcune clausole (ovviamente). Questo dichiarava<br />
nello scorso luglio Decaminada ex consigliere delegato<br />
dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata dopo la scoperta<br />
di una sua lussuosissima villa ad evidente uso preghiera<br />
e meditazione. Si dà il caso che tanta improvvisa generosità<br />
si palesasse dopo che ormai i buoi dello scandalo erano<br />
scappati dalle stalle dell’Idi con un buco di oltre 600<br />
milioni e le indagini della procura che inchiodavano Decaminada<br />
ed alcuni suoi collaboratori anche per associazione<br />
a delinquere. Giusto per metterci una toppa urgente,<br />
nel luglio scorso la Congregazione nominava quale presidente<br />
dell’Istituto, con funzioni di garante, il prefetto<br />
Vincenzo Boncoraglio già questore di Milano e Firenze,<br />
che si metteva al lavoro per dipanare la complicata<br />
matassa. Tanto più che non c’erano nemmeno i soldi per<br />
pagare i dipendenti.<br />
Lavoro improbo quello di Boncoraglio perché grazie alla<br />
natura giuridica di diritto ecclesiastico della Congregazione<br />
proprietaria dell'Istituto e del San Carlo di Nancy, questa<br />
non era nemmeno tenuta a rendere pubblici i propri<br />
bilanci. Il che non le ha mai impedito di investire in<br />
immobili, imprese industriali, centri benessere e affari<br />
poco chiari in Italia e all’estero. I Figli dell’Immacolata<br />
giovedì 14 febbraio 2013 5<br />
istituzioni<br />
SANITÀ IN CRISI Il piano dell’ex presidente e garante prevedeva 160 esuberi contro i 405 attuali<br />
Sul piano Idi i numeri non tornano<br />
E intanto Alemanno e Gramazio si<br />
interessano del caso pur non avendo poteri<br />
ANMIRS<br />
Concezione, sono fratelli che formano una Congregazione<br />
religiosa (in sigla CFIC) di diritto pontificio, fondata da<br />
Luigi Maria Monti, che ha lo scopo di testimoniare l’amore<br />
di Cristo per gli uomini, dedicandosi alla cura degli infermi<br />
e alla educazione della gioventù orfana, abbandonata e<br />
bisognosa di assistenza in completa povertà. Ma ora in<br />
completa povertà rischiano di finirci i 405 dipendenti in<br />
esubero come hanno recentemente deciso dirigenti vicini<br />
a Decaminada che a novembre si sono riprese da Boncoraglio<br />
le deleghe per la gestione operativa dell'istituto.<br />
I medici degli ospedali religiosi<br />
incontrano i candidati<br />
Con la conferenza stampa “L’ospedalità<br />
classificata: il caso Idi-San<br />
Carlo di Nancy” l'Associazione nazionale<br />
medici istituti religiosi ospedalieri,<br />
Anmirs, presenterà sabato<br />
16 le sue proposte per tutelare le<br />
professionalità del settore della sa-<br />
notizie in un minuto<br />
Il Recup non si fermerà<br />
nità privata all'interno del progetto<br />
di un nuovo piano sanitario per il<br />
Lazio. L'iniziativa arriva dopo settimane<br />
di protesta al fianco delle<br />
numerose strutture sanitarie private<br />
messe in crisi non solo dai tagli<br />
della spending review, ma anche<br />
Il Recup va avanti. La Cooperativa<br />
Sociale Integrata Capodarco ha infatti<br />
comunicato ieri pomeriggio «la<br />
revoca dell’interruzione del servizio<br />
annunciata per il 14 febbraio». La<br />
decisione è stata presa dal CdA<br />
della stessa Cooperativa alla luce<br />
della ricezione della comunicazione<br />
scritta, da parte di Lait Spa, che<br />
certifica il credito di Capodarco per<br />
l’anno 2012. «Proprio stamattina - ha spiegato il Presidente<br />
di Capodarco Maurizio Marotta - mentre il CdA era riunito,<br />
è arrivata la comunicazione della certificazione del nostro<br />
credito nei confronti di Lait Spa. Con questo documento<br />
già oggi ci recheremo presso le banche che, fino ad oggi,<br />
avevano anticipato le fatture emesse nei confronti di Lait<br />
Spa per un totale di oltre 17 milioni di euro. Si spera -<br />
conclude Marotta - di avere dalle banche le dovute rassicurazioni<br />
utili a permettere la prosecuzione del servizio».<br />
Domani 15 febbraio si terrà una nuova riunione della<br />
Giunta regionale. Per questo Capodarco «auspica che entro<br />
la fine della settimana si possa concretizzare la delibera<br />
di Giunta che renda effettivo il pagamento, fermo da gennaio<br />
2012».<br />
dai ritardati pagamenti della Regione<br />
Lazio. L'associazione ha inoltre<br />
dato il via a una serie di incontri<br />
in vista delle prossime elezioni regionali,<br />
con gli esponenti dei vari<br />
schieramenti per esporre le problematiche<br />
e sottolineare il ruolo<br />
Pillola del giorno dopo<br />
Un mese di contraccezione<br />
d’emergenza gratuita. A promuovere<br />
l’iniziativa è l’Aied (Associazione<br />
italiana per l’educazione<br />
demografica) che fino all’11<br />
marzo distribuirà a costo zero<br />
la cosiddetta pillola del giorno<br />
dopo nei consultori romani di<br />
viale Gorizia 14 e via Toscana<br />
30/1 e nel centro adolescenti<br />
di via Toscana 30/4. Gli ambulatori saranno aperti tutti<br />
i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19 e il sabato<br />
dalle 9 alle 13. Le donne che si rivolgeranno ai tre<br />
centri troveranno a loro disposizione un ginecologo che<br />
effettuerà gratuitamente una consulenza. «La contraccezione<br />
d’emergenza – si legge nel sito dell’Aied – è<br />
facilmente reperibile senza ricetta medica in quasi tutti<br />
i Paesi della Comunità europea. Addirittura in alcuni di<br />
essi è disponibile nei supermercati o nei distributori automatici.<br />
In Italia, invece, - denuncia l’Aied - la pillola<br />
del giorno dopo è soggetta al rilascio di ricetta medica<br />
e sono numerosi i medici che si rifiutano di prescriverla<br />
e i farmacisti di consegnarla, dichiarandosi obiettori di<br />
coscienza».<br />
La faccenda è abbastanza strana perchè il prefetto aveva<br />
previsto un piano di ristrutturazione che di esuberi ne<br />
prevedeva 160 e non 405. Ora, invece, un bel taglio chirurgico<br />
sulla pelle dei lavoratori e si sistema la baracca.<br />
Sin qui l’antefatto, poi è cronaca di queste settimane; le<br />
lettere di mobilità trasmesse ai sindacati, le proteste, le<br />
manifestazioni, gli stipendi che non arrivano e in alcuni<br />
casi la disperazione.<br />
Eh sì, perché il nuovo piano della Congregazione e dell'istituto,<br />
ormai sull’orlo della bancarotta, fa strage di<br />
quasi tutte le categorie: tecnici medici, infermieri, amministrativi.<br />
In qualche caso si arriva al 50% dei licenziamenti.<br />
Decimata la struttura dal San Carlo di Nancy dove i tagli<br />
includono, fra l’altro, 30 medici, 67 infermieri, 36 amministrativi.<br />
Mentre al Dermopatico gli esuberi finora noti<br />
riguardano 55 medici, 86 infermieri, 79 amministrativi .<br />
E’ a questo punto, come abbiamo scritto e documentato<br />
nei giorni scorsi, intervengono Alemanno e Gramazio il<br />
vecchio non si capisce bene sulla base di quali poteri e<br />
millantando con i sindacati dei disperati miracolose e salvifiche<br />
soluzioni. Miracoli invece ne potrebbe fare il Vaticano,<br />
mettendo mano al portafoglio. Ma ormai fuori tempo<br />
massimo dopo che il sogno del polo unico della sanità<br />
cattolica accarezzato dal segretario di stato Cardinal Bertone<br />
è naufragato contro l’agguerrita finanza dei quel<br />
Rotelli, re delle cliniche lombarde, che si è preso il San<br />
Raffaele in fallimento con tutti i debiti accumulati da don<br />
Verzè. Ma di questi tempi Oltretevere non si respira aria<br />
di miracoli e intanto i dipendenti Idi soffrono le pene dell’inferno.<br />
Giuliano Longo<br />
dei privati nel complesso sistema<br />
sanitario laziale. Mentre sabato<br />
sarà la volta del candidato di centrodestra<br />
Francesco Storace, ieri i<br />
rappresentanti dell'Anmirs hanno<br />
incontrato il candidato Pd Riccardo<br />
Agostini.<br />
il Segretario Nazionale ANMIRS Donato<br />
Menichella, ha espresso tutta<br />
la propria preoccupazione per una<br />
situazione drammatica «che non<br />
coinvolge solo l’Idi –S.Carlo, certamente<br />
il caso più devastante, ma<br />
che riguarda anche altre importanti<br />
strutture, quali ad esempio il Fatebenefratelli<br />
Isola Tiberina o il San<br />
Pietro. Ospedali sottofinanziati nonostante<br />
eroghino ogni giorno migliaia<br />
di prestazioni e che iniziano<br />
pericolosamente a scricchiolare dal<br />
punto di vista della gestione economica».<br />
cinque<br />
Lavoratori Don Guanella<br />
«Grazie all’iniziativa del Pd i<br />
lavoratori dell'Opera Don<br />
Guanella, Centro di Riabilitazione<br />
“Casa San Giuseppe” di<br />
Via Aurelia Antica 446, rei di<br />
aver contestato il nuovo contratto<br />
aziendale in vigore dal<br />
5 dicembre scorso, potranno<br />
continuare ad esprimere le<br />
proprie idee e proposte sui temi del lavoro utilizzando<br />
una bacheca appositamente predisposta<br />
presso il Circolo PD Bravetta, in sostituzione di<br />
quella rimossa dall’ azienda. A prescindere dal<br />
merito dell’accordo, denunciamo la gravità della<br />
violazione dell’ art. 25 dello Statuto dei Diritti dei<br />
Lavoratori in base al quale il diritto di affissione<br />
rappresenta uno degli strumenti fondamentali di<br />
comunicazione tra sindacato e lavoratori. In una<br />
fase storica caratterizzata da continui attacchi alla<br />
dignità del lavoro ribadiamo dunque il valore di<br />
tutti i diritti sanciti dalla L. 300/1970 e la necessità<br />
di tutelarli e preservarli».<br />
cinque