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STAZIONI FAR WEST - Cinque Quotidiano

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D<br />

TEL: 06.5124466<br />

TEL: 06.5130299<br />

onerò alla Congregazione dei figli dell’Immacolata<br />

Concezione, la villa acquistata in Toscana», ma con<br />

alcune clausole (ovviamente). Questo dichiarava<br />

nello scorso luglio Decaminada ex consigliere delegato<br />

dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata dopo la scoperta<br />

di una sua lussuosissima villa ad evidente uso preghiera<br />

e meditazione. Si dà il caso che tanta improvvisa generosità<br />

si palesasse dopo che ormai i buoi dello scandalo erano<br />

scappati dalle stalle dell’Idi con un buco di oltre 600<br />

milioni e le indagini della procura che inchiodavano Decaminada<br />

ed alcuni suoi collaboratori anche per associazione<br />

a delinquere. Giusto per metterci una toppa urgente,<br />

nel luglio scorso la Congregazione nominava quale presidente<br />

dell’Istituto, con funzioni di garante, il prefetto<br />

Vincenzo Boncoraglio già questore di Milano e Firenze,<br />

che si metteva al lavoro per dipanare la complicata<br />

matassa. Tanto più che non c’erano nemmeno i soldi per<br />

pagare i dipendenti.<br />

Lavoro improbo quello di Boncoraglio perché grazie alla<br />

natura giuridica di diritto ecclesiastico della Congregazione<br />

proprietaria dell'Istituto e del San Carlo di Nancy, questa<br />

non era nemmeno tenuta a rendere pubblici i propri<br />

bilanci. Il che non le ha mai impedito di investire in<br />

immobili, imprese industriali, centri benessere e affari<br />

poco chiari in Italia e all’estero. I Figli dell’Immacolata<br />

giovedì 14 febbraio 2013 5<br />

istituzioni<br />

SANITÀ IN CRISI Il piano dell’ex presidente e garante prevedeva 160 esuberi contro i 405 attuali<br />

Sul piano Idi i numeri non tornano<br />

E intanto Alemanno e Gramazio si<br />

interessano del caso pur non avendo poteri<br />

ANMIRS<br />

Concezione, sono fratelli che formano una Congregazione<br />

religiosa (in sigla CFIC) di diritto pontificio, fondata da<br />

Luigi Maria Monti, che ha lo scopo di testimoniare l’amore<br />

di Cristo per gli uomini, dedicandosi alla cura degli infermi<br />

e alla educazione della gioventù orfana, abbandonata e<br />

bisognosa di assistenza in completa povertà. Ma ora in<br />

completa povertà rischiano di finirci i 405 dipendenti in<br />

esubero come hanno recentemente deciso dirigenti vicini<br />

a Decaminada che a novembre si sono riprese da Boncoraglio<br />

le deleghe per la gestione operativa dell'istituto.<br />

I medici degli ospedali religiosi<br />

incontrano i candidati<br />

Con la conferenza stampa “L’ospedalità<br />

classificata: il caso Idi-San<br />

Carlo di Nancy” l'Associazione nazionale<br />

medici istituti religiosi ospedalieri,<br />

Anmirs, presenterà sabato<br />

16 le sue proposte per tutelare le<br />

professionalità del settore della sa-<br />

notizie in un minuto<br />

Il Recup non si fermerà<br />

nità privata all'interno del progetto<br />

di un nuovo piano sanitario per il<br />

Lazio. L'iniziativa arriva dopo settimane<br />

di protesta al fianco delle<br />

numerose strutture sanitarie private<br />

messe in crisi non solo dai tagli<br />

della spending review, ma anche<br />

Il Recup va avanti. La Cooperativa<br />

Sociale Integrata Capodarco ha infatti<br />

comunicato ieri pomeriggio «la<br />

revoca dell’interruzione del servizio<br />

annunciata per il 14 febbraio». La<br />

decisione è stata presa dal CdA<br />

della stessa Cooperativa alla luce<br />

della ricezione della comunicazione<br />

scritta, da parte di Lait Spa, che<br />

certifica il credito di Capodarco per<br />

l’anno 2012. «Proprio stamattina - ha spiegato il Presidente<br />

di Capodarco Maurizio Marotta - mentre il CdA era riunito,<br />

è arrivata la comunicazione della certificazione del nostro<br />

credito nei confronti di Lait Spa. Con questo documento<br />

già oggi ci recheremo presso le banche che, fino ad oggi,<br />

avevano anticipato le fatture emesse nei confronti di Lait<br />

Spa per un totale di oltre 17 milioni di euro. Si spera -<br />

conclude Marotta - di avere dalle banche le dovute rassicurazioni<br />

utili a permettere la prosecuzione del servizio».<br />

Domani 15 febbraio si terrà una nuova riunione della<br />

Giunta regionale. Per questo Capodarco «auspica che entro<br />

la fine della settimana si possa concretizzare la delibera<br />

di Giunta che renda effettivo il pagamento, fermo da gennaio<br />

2012».<br />

dai ritardati pagamenti della Regione<br />

Lazio. L'associazione ha inoltre<br />

dato il via a una serie di incontri<br />

in vista delle prossime elezioni regionali,<br />

con gli esponenti dei vari<br />

schieramenti per esporre le problematiche<br />

e sottolineare il ruolo<br />

Pillola del giorno dopo<br />

Un mese di contraccezione<br />

d’emergenza gratuita. A promuovere<br />

l’iniziativa è l’Aied (Associazione<br />

italiana per l’educazione<br />

demografica) che fino all’11<br />

marzo distribuirà a costo zero<br />

la cosiddetta pillola del giorno<br />

dopo nei consultori romani di<br />

viale Gorizia 14 e via Toscana<br />

30/1 e nel centro adolescenti<br />

di via Toscana 30/4. Gli ambulatori saranno aperti tutti<br />

i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19 e il sabato<br />

dalle 9 alle 13. Le donne che si rivolgeranno ai tre<br />

centri troveranno a loro disposizione un ginecologo che<br />

effettuerà gratuitamente una consulenza. «La contraccezione<br />

d’emergenza – si legge nel sito dell’Aied – è<br />

facilmente reperibile senza ricetta medica in quasi tutti<br />

i Paesi della Comunità europea. Addirittura in alcuni di<br />

essi è disponibile nei supermercati o nei distributori automatici.<br />

In Italia, invece, - denuncia l’Aied - la pillola<br />

del giorno dopo è soggetta al rilascio di ricetta medica<br />

e sono numerosi i medici che si rifiutano di prescriverla<br />

e i farmacisti di consegnarla, dichiarandosi obiettori di<br />

coscienza».<br />

La faccenda è abbastanza strana perchè il prefetto aveva<br />

previsto un piano di ristrutturazione che di esuberi ne<br />

prevedeva 160 e non 405. Ora, invece, un bel taglio chirurgico<br />

sulla pelle dei lavoratori e si sistema la baracca.<br />

Sin qui l’antefatto, poi è cronaca di queste settimane; le<br />

lettere di mobilità trasmesse ai sindacati, le proteste, le<br />

manifestazioni, gli stipendi che non arrivano e in alcuni<br />

casi la disperazione.<br />

Eh sì, perché il nuovo piano della Congregazione e dell'istituto,<br />

ormai sull’orlo della bancarotta, fa strage di<br />

quasi tutte le categorie: tecnici medici, infermieri, amministrativi.<br />

In qualche caso si arriva al 50% dei licenziamenti.<br />

Decimata la struttura dal San Carlo di Nancy dove i tagli<br />

includono, fra l’altro, 30 medici, 67 infermieri, 36 amministrativi.<br />

Mentre al Dermopatico gli esuberi finora noti<br />

riguardano 55 medici, 86 infermieri, 79 amministrativi .<br />

E’ a questo punto, come abbiamo scritto e documentato<br />

nei giorni scorsi, intervengono Alemanno e Gramazio il<br />

vecchio non si capisce bene sulla base di quali poteri e<br />

millantando con i sindacati dei disperati miracolose e salvifiche<br />

soluzioni. Miracoli invece ne potrebbe fare il Vaticano,<br />

mettendo mano al portafoglio. Ma ormai fuori tempo<br />

massimo dopo che il sogno del polo unico della sanità<br />

cattolica accarezzato dal segretario di stato Cardinal Bertone<br />

è naufragato contro l’agguerrita finanza dei quel<br />

Rotelli, re delle cliniche lombarde, che si è preso il San<br />

Raffaele in fallimento con tutti i debiti accumulati da don<br />

Verzè. Ma di questi tempi Oltretevere non si respira aria<br />

di miracoli e intanto i dipendenti Idi soffrono le pene dell’inferno.<br />

Giuliano Longo<br />

dei privati nel complesso sistema<br />

sanitario laziale. Mentre sabato<br />

sarà la volta del candidato di centrodestra<br />

Francesco Storace, ieri i<br />

rappresentanti dell'Anmirs hanno<br />

incontrato il candidato Pd Riccardo<br />

Agostini.<br />

il Segretario Nazionale ANMIRS Donato<br />

Menichella, ha espresso tutta<br />

la propria preoccupazione per una<br />

situazione drammatica «che non<br />

coinvolge solo l’Idi –S.Carlo, certamente<br />

il caso più devastante, ma<br />

che riguarda anche altre importanti<br />

strutture, quali ad esempio il Fatebenefratelli<br />

Isola Tiberina o il San<br />

Pietro. Ospedali sottofinanziati nonostante<br />

eroghino ogni giorno migliaia<br />

di prestazioni e che iniziano<br />

pericolosamente a scricchiolare dal<br />

punto di vista della gestione economica».<br />

cinque<br />

Lavoratori Don Guanella<br />

«Grazie all’iniziativa del Pd i<br />

lavoratori dell'Opera Don<br />

Guanella, Centro di Riabilitazione<br />

“Casa San Giuseppe” di<br />

Via Aurelia Antica 446, rei di<br />

aver contestato il nuovo contratto<br />

aziendale in vigore dal<br />

5 dicembre scorso, potranno<br />

continuare ad esprimere le<br />

proprie idee e proposte sui temi del lavoro utilizzando<br />

una bacheca appositamente predisposta<br />

presso il Circolo PD Bravetta, in sostituzione di<br />

quella rimossa dall’ azienda. A prescindere dal<br />

merito dell’accordo, denunciamo la gravità della<br />

violazione dell’ art. 25 dello Statuto dei Diritti dei<br />

Lavoratori in base al quale il diritto di affissione<br />

rappresenta uno degli strumenti fondamentali di<br />

comunicazione tra sindacato e lavoratori. In una<br />

fase storica caratterizzata da continui attacchi alla<br />

dignità del lavoro ribadiamo dunque il valore di<br />

tutti i diritti sanciti dalla L. 300/1970 e la necessità<br />

di tutelarli e preservarli».<br />

cinque

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