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La Voce Della FISSC N1_2013.pdf - Coordinamento Clubs Cesena ...

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Visti i 74 campionati professionistici cui partecipò il sodalizio alabardato, la città giuliana ha potuto chiedere l'iscrizione di un suo nuovo club in Serie D in applicazione dell'articolo<br />

52 comma 10 delle NOIF. Solo però il secondo sodalizio ha inviato la richiesta per l'iscrizione alla D, mentre il primo si è limitato a chiedere quella all'Eccellenza.<br />

Il 7 agosto la federazione accetta l'iscrizione al campionato di Eccellenza per l'Unione Triestina 2012. Il 9 settembre 2012 la nuova squadra debutta nel Campionato di Eccellenza,<br />

battendo di misura (1-0) l'Itala San Marco. Poco dopo la nuova società ottiene in affitto annuale, per un importo di 5.000 euro, il vecchio stemma utilizzato dall'Unione Sportiva<br />

Triestina Calcio.<br />

Il 30 novembre, per mezzo dell'amministratore delegato del Palermo (società di Serie A) Pietro Lo Monaco, è stata ufficializzata una collaborazione fra la Triestina e il presidente del<br />

sodalizio siciliano Maurizio Zamparini con effetto immediato e fino alla stagione 2014-2015. L'accordo prevede la messa a disposizione di risorse in termini di elementi funzionali al<br />

progetto, in particolare gli elementi della formazione Primavera della squadra rosanero, con l'obiettivo di ottenere l'accesso ai campionati professionistici nel breve periodo e il<br />

successivo ingresso di Zamparini nella società alabardata seguito di un periodo di affiancamento.<br />

Colori e simbolo<br />

Colori: I colori sociali della squadra erano quelli della città di Trieste: il bianco e il rosso. Storicamente la divisa prevede la maglia color rosso fuoco, i calzoncini bianchi e i<br />

calzettoni anch'essi rossi. Anche se non sempre è stato così. Inizialmente i calzoncini e i calzettoni erano neri. I primi<br />

diventeranno bianchi quasi subito mentre i calzettoni diventeranno rossi solo del secondo dopoguerra. Caratteristica sempre<br />

presente è lo scudetto con l'alabarda posto sul petto. Per tale ragione, e visto che nel passato era raro che sulle maglie delle<br />

squadre apparisse il simbolo della società, la definizione cromatica dei giocatori della Triestina era di rossoalabardati (e non,<br />

erroneamente, biancorossi). <strong>La</strong> seconda divisa invece, era tradizionalmente bianca per intero. Nel 1934-35 venne vestita una<br />

seconda divisa bianca con ampia fascia orizzontale rossa sul petto con alabarda nel mezzo e senza scudetto.<br />

In occasione del match contro il Genoa il 31 ottobre 1954, per festeggiare il ritorno all'Italia, la Triestina sfoggiò una divisa<br />

tricolore: casacche verdi, calzoncini bianchi e calzettoni rossi.<br />

Il disegno della prima maglia è rimasto pressoché costante dal 1918 al 1978. In quell'anno lo sponsor tecnico inglese disegnò delle cassacche con un ampio colletto bianco e una larga<br />

fascia bianca lungo le spalle. Quella versione durò un solo anno, dal 1979 si tornò infatti a casacche più tradizionali. Negli anni settanta venne utilizzato come colore delle divise di<br />

cortesia anche il blu.<br />

Nel 1982 il restyling del simbolo portò anche a maglie con disegno completamente nuovo. Un ampio carré bianco, definito da un colletto rosso; il nuovo simbolo piazzato sulla<br />

pancia e sulle spalle; calzoncini rossi come i calzettoni. <strong>La</strong> seconda divisa con lo stesso disegno ma col giallo quale colore predominante, accompagnato dalle finiture in rosso.<br />

Dal 1985 sparisce la banda bianca dal petto e la divisa torna interamente rossa, pur mantenendo una, pur più piccola, alabarda stilizzata sulla pancia. Pochi cambimenti per la divisa<br />

dell'anno successivo, con l'aggiunto solo di tre bande bianche sulle maniche, caratteristica dello sponsor tecnico di quella stagione. Nel 1988, per alcune gare, ritornò sul petto dei<br />

giocatori anche il vecchio scudetto con l'alabarda nella sua forma tradizionale. In quegli anni, accanto alle tradizionali divise rossa e bianca (per le trasferte), venne proposta anche<br />

una terza divisa di color verde.<br />

Nei primi anni novanta la maglia ritorna alla tradizione con la scomparsa di bordature bianche e col riutilizzo del bianco invece per i calzoncini. Piccola novità, il colletto bianco dal<br />

1992-93.<br />

Col fallimento del 1994 ritorna definitivamente lo scudetto tradizionale sulle maglie, anche se non ricamato ma stampato. In quella stagione venne adottata una curiosa seconda<br />

maglia di color giallo con inserti blu.<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>Della</strong> F.I.S.S.C.

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