La Voce Della FISSC N1_2013.pdf - Coordinamento Clubs Cesena ...
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È necessario un riequilibrio del rapporto tra costi e ricavi e una maggiore diversificazione sul fronte degli introiti troppo legati alla voce dei diritti televisivi.<br />
Infatti, nonostante l'introduzione della contrattazione collettiva abbia significato una riduzione per i top club intorno al 20%/25%, i diritti televisivi sembrano ancora<br />
essere l'unica voce in cui le squadre italiane restano altamente competitive.<br />
Riguardo la voce dei ricavi commerciali invece, il gap rispetto agli altri top club è notevole.<br />
<strong>La</strong> Juventus, bilancio 2011, evidenzia un gap sfavorevole di 120 milioni rispetto a Bayern, Real e Barca, mentre il Milan che è il club italiano con i ricavi commerciali più<br />
alti, di quasi 90 milioni.<br />
Non è sicuramente migliore lo scenario che riguarda i ricavi da stadio dove ancora un a volta i club italiani si collocano nelle ultime posizioni tra i top club, con<br />
differenze a valore sui fatturati che si avvicinano o superano anche gli 80 milioni a stagione.<br />
Le ragioni sono molte, ma quella più importante è sicuramente l’arretratezza dei nostri stadi che a parte la Juventrus non sono di proprietà.<br />
In Italia, gli stadi sono spesso fatiscenti, obsoleti, con limitati spazi dedicati alla Corporate Hospitality. Vengono usati soltanto nel giorno della partita e non hanno al<br />
loro interno ristoranti, negozi, cinema, aree di intrattenimento per bambini, infrastrutture che possano aumentare e diversificare i ricavi. Hanno elevati costi di<br />
manutenzione e di affitto. Inoltre spesso sono scomodi e la visibilità non è delle migliori. È assolutamente necessario che anche altre squadre italiane seguano<br />
l’esempio della Juventus, con lo “Juventus Stadium” .<br />
Avere lo stadio di proprietà rappresenta per i nostri club un “must”.<br />
Così facendo aumenteranno anche le presenze allo stadio dove ancora una volta i nostri club si trovano in una posizione di netto svantaggio se pensiamo che in<br />
relazione alla stagione 2010, le presenze medie per partita negli stadi tedeschi ed inglesi sono state pari rispettivamente a 42 mila e a 35 mila unità contro le 25 mila<br />
unità della Serie A.<br />
Se guardiamo ai dati relativi ai club più importanti, negli ultimi anni, le squadre che hanno fatto registrare il dato della presenza media di spettatori più alto sono stati<br />
il Manchester United, con oltre 75.000 presenze a partita e il Barcellona con 76.000 unità.<br />
<strong>La</strong> percentuale di utilizzo della capienza dello stadio maggiore, è quella del Bayern, che ottiene il 100%, superando i club inglesi che registrano con Arsenal, Manchester<br />
United e Chelsea “soltanto” il 99%. Questi sono dati davvero impressionanti se confrontati con quelli delle squadre italiane che oscillano tra il 65% il 50% ad eccezione<br />
della Juventus della scorsa stagione che ha quasi sempre fatto il tutto esaurito.<br />
I ricavi derivanti da sponsorizzazioni e attività commerciali delle società italiane sono i più bassi delle top 5 leghe europee. <strong>La</strong> Serie A nella stagione 2010/11 ha totalizzato € 318 milioni,<br />
mentre la Premier League e la Bundesliga più del doppio. Quali possono essere le cause di una forbice così elevata?<br />
I ricavi commerciali della serie A bilancio 2010 sono i più bassi tra le 5 top League con 310 milioni di euro complessivi contro i 697 della Germania, i 610 dell’Inghilterra, i<br />
450 della Spagna e i 312 della Francia.<br />
Siamo perfino dietro la Francia prima ancora dell’arrivo dello sceicco proprietario del PSG.<br />
Nel 2011 le cose non sono migliorate.<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>Della</strong> F.I.S.S.C.