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IL SISTEMA AGRICOLO IN CAMPANIA Strutture, evoluzioni ed ...

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più estesa dopo la provincia di Salerno). Dunque la composizione della Sau provinciale<br />

si presenta con le seguenti percentuali: 65% a seminativi, 23% per le colture<br />

permanenti, 11% a pascoli.<br />

Tra i seminativi le colture dominanti sono rappresentate dai cereali (68% circa<br />

sui seminativi), e soprattutto dal frumento duro (il 62% dei cereali), poi dall’avena<br />

e dal frumento tenero (entrambe pari al 11% circa del totale dei cereali).<br />

Tra le coltivazioni permanenti spiccano i fruttiferi con il 54% delle colture permanenti,<br />

poi l’olivo e la vite entrambi intorno al 22% circa. I fruttiferi in assoluto<br />

più diffusi sono i frutti in guscio e cioè le castagne (con circa 6.000 ettari) e le<br />

nocciole (circa 9.700 ettari) seguono, ma in misura più contenuta, il melo (212<br />

ettari), altra frutta in guscio (592 ettari) e altra frutta (833,29 ettari). In particolare<br />

per la vite la provincia di Avellino presenta il più alto indice tra la viticoltura<br />

di qualità e la viticoltura comune che è pari al 22% circa.<br />

Le aziende di questa provincia sono circa 48.421, di cui 7.776 sono con allevamenti.<br />

Per quanto riguarda la zootecnia, la provincia di Avellino si posiziona al<br />

secondo posto dopo la provincia di Salerno per numero di aziende, vi operano<br />

circa 7.776 aziende le quali sono interessate soprattutto all’allevamento avicolo<br />

(17.700 aziende), suino (circa 8.300 aziende), bovino (circa 3.200 aziende) e<br />

ovino (circa 2.700 aziende).<br />

Benevento<br />

La provincia di Benevento presenta una ripartizione della propria superficie<br />

agricola decisamente a favore dei seminativi con circa 80.000 ettari, le colture<br />

legnose occupano circa 25.000 ettari e i prati e pascoli permanenti 11.000 ettari,<br />

per un totale di 117.000 ettari di Sau; anche le colture boschive sono consistenti<br />

e si estendono su circa 22.600 ettari.<br />

Per i seminativi le colture più importanti sono rappresentate dai cereali, con<br />

circa 43.000 ettari, seguite dalle colture foraggere <strong>ed</strong> industriali; tra i cereali primeggia<br />

la coltura del frumento duro (con circa 24.900 ettari), seguita da quella<br />

dell’avena (6.954 ettari), orzo (4.536 ettari) e frumento tenero (3.492 ettari).<br />

Tra le colture legnose quelle più diffuse sono la vite e l’olivo, rispettivamente<br />

con 10.815 ettari e 11.938 ettari circa, seguite dalle coltivazioni del melo con circa<br />

436 ettari, del castagno con circa 261 ettari, e del nocciolo, con 109 ettari.<br />

Gli allevamenti sono molto consistenti e interessano circa 6.734 aziende delle<br />

33.530 aziende agricole, la maggior parte delle quali allevano avicoli (15.000<br />

aziende), suini (9.800 aziende), bovini (4.000 aziende) e ovini (2.800 aziende).<br />

ANALISI REGIONALI 25

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