origina<strong>le</strong>, ma una semplice raccolta <strong>di</strong> scritti <strong>di</strong>versi, riuniti alla rinfusa con l'intento <strong>di</strong> ingannare l'acquirente inesperto. <strong>Il</strong> testo che segue e, a quanto ci risulta, la prima e<strong>di</strong>zione critica del grimorio. Oltre al lavoro <strong>di</strong> integrazione e <strong>di</strong> ripristino dei termini, abbiamo apportato solo quel<strong>le</strong> mo<strong>di</strong>fiche che si imponevano per rendere il libro più chiaro, e soprattutto più <strong>le</strong>ggibi<strong>le</strong>, per il <strong>le</strong>ttore moderno, avendo cura <strong>di</strong> non alterare in alcun modo il testo del<strong>le</strong> formu<strong>le</strong> e <strong>le</strong> sequenze dei comp<strong>le</strong>ssi riti preparatori: il che giustifica anche, tra l'altro, la sintassi confusa che caratterizza certi brani, in special modo <strong>le</strong> «<strong>evocazioni</strong> ». <strong>Il</strong> <strong>le</strong>ttore cattolico resterà senza dubbio sconcertato, più che offeso, <strong>di</strong> fronte a rituali che — come quelli <strong>di</strong> <strong>Onorio</strong> — invocano il Cristo e la Vergine per far apparire il Diavolo. Occorre però tener presente che la funzione principa<strong>le</strong> <strong>di</strong> queste cerimonie e <strong>di</strong> indurre nell'officiante uno stato <strong>di</strong> esaltazione mistica, <strong>di</strong> delirio e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco dalla con<strong>di</strong>zione norma<strong>le</strong> dell'essere. La componente religiosa, con la forte scossa emotiva che comporta, era potenzialmente assai efficace (specialmente nei secoli passati) per aiutare il mago a portare in superficie gli interni fermenti del suo animo, attraverso i quali potessero canalizzarsi gli influssi del<strong>le</strong> Forze Universali. Per questo, nella magia cabalistica, <strong>di</strong> estrazione ebraica, ci si appella al Dio della Bibbia, nei suoi vari nomi (Adonay, Elohim, Jehovah, ecc.); nella magia me<strong>di</strong>eva<strong>le</strong> e cristiana, che da essa derivo in seguito, ci si rivolge agli oggetti del culto cristiano: il Redentore, la Vergine; i Santi; e nella magia ritua<strong>le</strong> moderna si invoca un'Entità Universa<strong>le</strong> priva <strong>di</strong> specifiche connotazioni confessionali. E interessante notare come, nei rituali <strong>di</strong> <strong>Onorio</strong>, il ce<strong>le</strong>brante finisca per identificare se stesso contemporaneamente con Dio e con la Forza che intende evocare (si veda ad esempio la Formula da pronunciare mentre si <strong>di</strong>segna il circolo, nel paragrafo 10); il che e in perfetto accordo con il credo dell'Alta Magia, secondo cui nella realtà non esistono enti <strong>di</strong>fferenziati, ma una sola Cosa Unica, che e Dio, e <strong>di</strong> cui tutte <strong>le</strong> componenti dell'universo non sono che parti. Uomo compreso: il qua<strong>le</strong>, anzi, dell'Or<strong>di</strong>ne superiore del<strong>le</strong> cose e una immagine in miniatura, dotata potenzialmente del<strong>le</strong> stesse caratteristiche e facoltà dell'Altissimo. JORG SABELLICUS
PARTE PRIMA IL RITUALE DI PAPA ONORIO