Il Grimorio di papa Onorio (le evocazioni diaboliche) - Fuoco Sacro
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Per <strong>le</strong>gge imporrò loro la volontà mia.<br />
Queste ombre son l'errore della mia vista spaventata:<br />
Ma io solo posso guarire la loro beltà fulminata,<br />
Perche negli abissi dell'inferno mi spingo senza spavento;<br />
Per <strong>le</strong>gge imporrò loro la volontà mia.<br />
COMMENTO 4<br />
L'accensione del cero consacrato in<strong>di</strong>ca, nel simbolismo adottato dall'autore del grimorio, il perfezionamento della fase <strong>di</strong><br />
ignificazione. La fiammella fissata nella coscienza interiore deve ardere in modo dolce e costante come quella <strong>di</strong> una<br />
candela, con fuoco fisso e temperato, che può essere acceso e spento quando si vuo<strong>le</strong>. In questo modo si realizza<br />
pienamente , l'Estrazione Seconda del Mercurio dalla Miniera.<br />
<strong>Il</strong> fuoco va lasciato andare e rievocato a più riprese, sino ad esser certi <strong>di</strong> poterlo richiamare entro <strong>di</strong> sé, puro e perfetto, in<br />
qualunque momento si desideri.<br />
<strong>Il</strong> suo ardore va poi graduato <strong>le</strong>ntamente, sino a raggiungere quello che gli alchimisti chiamavano « il giusto regime ». In<br />
tal modo l'umi<strong>di</strong>tà superflua dell'Acqua mercuria<strong>le</strong> <strong>le</strong>ntamente si <strong>di</strong>ssecca, e si raggiungono <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni essenziali per<br />
rendere efficace l’operazione magica.<br />
Si tenga presente che, per conseguire questo risultato crucia<strong>le</strong> ai fini dell'Opera, tutte <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni descritte in precedenza<br />
debbono essere non soltanto pienamente realizzate, ma anche sperimentate a lungo, fino a <strong>di</strong>venire quasi un tutt'uno con<br />
l'operatore, a lui connaturate e consustanziali. In particolare, per ottenere il giusto regime del fuoco, occorre che sia<br />
compiutamente libero, superiore a ogni turbamento e commozione, svincolato da ogni influsso dell'ambiente, puro da ogni<br />
dubbio o timore. Solo con questa premessa tutte <strong>le</strong> fasi successive dell'Opera potranno essere realizzate nel modo prescritto.<br />
La so<strong>le</strong>nnità del momento viene sottolineata dall'autore del ritua<strong>le</strong> <strong>di</strong> <strong>Onorio</strong> con una orazione propiziatoria in visita del<strong>le</strong><br />
successive fasi della cerimonia, in seguito al<strong>le</strong> quali il mago assumerà in pieno il potere <strong>di</strong> evocare <strong>di</strong>nanzi a sé l'eidolon <strong>di</strong> una<br />
potenza inferna<strong>le</strong>, conferendo ad esso tutte <strong>le</strong> facoltà e i poteri <strong>di</strong> cui tra<strong>di</strong>zionalmente queste entità sono dotate.<br />
La recitazione dell'Ufficio dei Defunti, seguito da Mattutino e Lau<strong>di</strong>, in<strong>di</strong>ca che, nel<strong>le</strong> fasi successive del ritua<strong>le</strong>, il mago dovrà<br />
sottoporsi a una <strong>di</strong>scesa nel<strong>le</strong> tenebre, seguita dall'accensione <strong>di</strong> una nuova luce.