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Il Grimorio di papa Onorio (le evocazioni diaboliche) - Fuoco Sacro

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Va quin<strong>di</strong> <strong>le</strong>tto, sino al Versetto 14, il Vangelo <strong>di</strong> San Giovanni. Dopo <strong>di</strong> che, l’esorcista <strong>di</strong>rà:<br />

« Siano rese grazie a Dio, Osanna al Figlio <strong>di</strong> Davide. Benedetto Colui che viene nel Nome del Signore.<br />

Osanna all'Altissimo. Ti invochiamo, Ti glorifichiamo, o Benedetta e Sp<strong>le</strong>n<strong>di</strong>da Trinità. Benedetto sia il<br />

Nome del Signore, ora e sempre. Amen. »<br />

« Nel Nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo, Gesti <strong>di</strong> Nazareth, Re dei Giudei, Possa Cristo<br />

vincere, regnare, dominare, e proteggermi da tutti i mali. Amen ».<br />

COMMENTO 7<br />

I «nomi <strong>di</strong> Dio» che l’esorcista deve pronunziare sono altrettanti attributi della <strong>di</strong>vinità, esposti in latino, greco ed ebraico. <strong>Il</strong><br />

mago, recitandoli, li accoglie entro <strong>di</strong> sé e con ciò statuisce la piena assunzione della propria <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong>vina.<br />

I pentacoli che il mago deve tracciare sono simboli ed effetto della sua <strong>di</strong>vinizzazione, e ne rappresentano l’autorità<br />

intel<strong>le</strong>ttua<strong>le</strong> e psichica. L'evocatore se ne serve se, nel corso dell'operazione, ha bisogno <strong>di</strong> protezione contro influenze<br />

indebite.<br />

L'autore del grimorio da per scontato che chi lo <strong>le</strong>gge conosca già <strong>le</strong> rego<strong>le</strong> per tracciare e <strong>di</strong>namizzare un pentacolo, e non fa<br />

cenni al riguardo. Perciò, sintetizzeremo rapidamente <strong>le</strong> necessarie operazioni.<br />

II simbolo va tracciato su un foglio <strong>di</strong> materia<strong>le</strong> vergine (cioè mai usato prima per altro scopo), come un foglio <strong>di</strong> carta<br />

bianca o un foglio <strong>di</strong> pergamena, lo si può anche incidere, vo<strong>le</strong>ndo, su una lamina metallica. Vanno rispettati i « tempi »<br />

particolari previsti dal<strong>le</strong> operazioni in rapporto con <strong>le</strong> corrispondenze magiche: occorre scegliere, cioè, un giorno e un'ora<br />

che si accor<strong>di</strong>no con lo spirito che si intende evocare o con il tipo <strong>di</strong> operazione che attraverso <strong>di</strong> esso si intende compiere 1 ;<br />

nel caso si adoperi una lamina metallica, anche quest'ultimo materia<strong>le</strong> deve essere scelto in base al<strong>le</strong> corrispondenze<br />

planetarie.<br />

II simbolo verrà tracciato con una penna o inciso con un bulino; lo strumento utilizzato per tracciarlo, così come il foglio o<br />

la lamina su cui lo si traccia, vanno precedentemente purificati con una apposita cerimonia 2 .<br />

La <strong>di</strong>namizzazione del pentacolo (senza la qua<strong>le</strong> esso rimane nulla più che una figura inerte) va effettuata con un atto <strong>di</strong><br />

proiezione analogo a quello con cui il mago attribuisce allo spirito evocato sul piano astra<strong>le</strong> <strong>le</strong> facoltà con <strong>le</strong> quali egli<br />

desidera che l’entità si presenti al suo cospetto (cfr. quanto detto nel Commento al paragrafo 5). Per far ciò il mago, accesa<br />

in sé la forza ignea £ , e avendo presente O la visualizza come una fiammella che nasca dalla punta del <strong>di</strong>to in<strong>di</strong>ce della sua<br />

mano destra; quin<strong>di</strong>, percorre con la punta del <strong>di</strong>to il <strong>di</strong>segno del pentacolo. In questo modo, anche il simbolo viene caricato<br />

della forza da cui il mago trae la propria <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong>vina.<br />

1 Sul<strong>le</strong> corrispondenze magiche e sui tempi del<strong>le</strong> operazioni, si veda Jorg Sabellicus, Magia Pratica, cit., vol. primo pag. 153 e sgg.<br />

2 Anche per quanto riguarda <strong>le</strong> cerimonie <strong>di</strong> purificazione, si consulti quanto detto in Magia Pratica, vol. primo pag. 165 e sgg.

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