Sezione regionale di controllo per il Friuli Venezia ... - Corte dei Conti

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Regione DISTRIBUZIONE DEL TIPO DI PARTECIPAZIONE PER REGIONE (n. di società e valore del patrimonio netto) totalitaria controllo minoranza n. patrimonio netto % sul totale n. patrimonio netto % sul totale n. patrimonio netto % sul totale n. patrimonio netto Lombardia 4 228.471.610 46,2% 2 221.277.256 44,8% 2 44.689.014 9,0% 8 494.437.880 Sardegna 4 118.957.859 22,4% 3 195.784.450 36,9% 8 215.307.842 40,6% 15 530.050.151 Veneto 4 100.500.479 12,8% 7 126.319.649 16,1% 7 558.456.642 71,1% 18 785.276.770 Campania 9 79.372.215 24,0% 7 10.026.813 3,0% 14 240.769.783 72,9% 30 330.168.811 Friuli Venezia Giulia 4 31.717.870 3,1% 4 851.370.694 82,1% 8 154.301.188 14,9% 16 1.037.389.752 Calabria 2 31.424.088 41,0% 7 31.942.000 41,7% 8 9.516.993 12,4% 18 76.643.491 Sicilia 4 30.894.516 4,9% 8 25.603.210 4,0% 5 579.382.602 91,1% 17 635.880.328 Abruzzo 2 28.020.134 37,0% 8 36.763.100 48,5% 8 10.964.220 14,5% 19 75.813.165 Liguria 2 10.624.173 8,5% 3 44.507.827 35,6% 7 69.781.913 55,9% 12 124.913.913 Marche 2 9.544.540 28,9% 5 23.484.629 71,1% 7 33.029.169 Puglia 1 8.303.310 5,5% 5 143.211.258 94,4% 1 268.905 0,2% 7 151.783.473 Toscana 1 7.158.878 1,9% 11 256.641.642 68,9% 10 108.541.234 29,2% 22 372.341.754 Lazio 3 5.730.981 1,4% 6 45.328.203 11,4% 8 348.082.435 87,2% 17 399.141.619 Umbria 1 229.388 0,4% 18 35.163.931 64,6% 23 18.465.112 33,9% 43 54.426.667 Emilia Romagna 1 121.741 0,04% 7 19.112.722 6,3% 11 283.809.691 93,7% 19 303.044.154 Trentino Alto Adige 2 602.207.283 67,3% 5 292.618.172 32,7% 7 894.825.455 Valle d'Aosta 6 536.517.394 60,7% 10 346.682.226 39,3% 16 883.199.620 Piemonte 15 230.338.155 51,9% 18 213.173.111 48,1% 33 443.511.266 Molise 2 30.852.965 51,4% 2 29.166.412 48,6% 4 60.019.377 Basilicata 1 1.680.533 33,3% 2 3.366.361 66,7% 3 5.046.894 totale 44 691.071.782 9,0% 122 3.444.649.085 44,8% 162 3.550.828.485 46,2% 331 7.690.943.709 nota: il dato sul tipo di partecipazione non è disponibile per 3 partecipate dirette (1 in Umbria, 1 in Abruzzo e 1 in Calabria) 42 totale
Pare quindi che dalla disamina comparativa eseguita da Finlombarda spa possa ricavarsi l’idea che, rispetto alle situazioni registrate presso le altre Regioni italiane, le partecipazioni della Regione FVG si caratterizzino per l’entità del patrimonio netto delle società partecipate e soprattutto per la qualità della partecipazione regionale, nel senso che il fenomeno regionale presenta caratteristiche di ampia concentrazione del capitale in capo al socio Regione. Per altro verso non può essere trascurato che, pur a fronte di siffatta concentrazione del capitale, pare di significativo spessore e diffusione rispetto ad altre realtà regionali il fenomeno delle partecipazioni indirette, che richiedono una specifica attenzione gestionale da parte dell’Amministrazione per le implicazioni finanziarie che anch’esse sono teoricamente idonee a produrre sul bilancio regionale. 3.6. I flussi finanziari di spesa a favore delle partecipate nel triennio 2007-2009. Il controllo ha anche operato la rilevazione dei flussi finanziari di spesa intercorsi nel triennio 2007-2009 tra l’Amministrazione regionale e le partecipate. Rispetto ai contenuti complessivi (che riguardano cioè l’intero flusso relativo ad ogni singola partecipata) del monitoraggio che a tale fine viene eseguito annualmente nell’ambito della relazione accessoria al giudizio di parificazione, l’odierno controllo ha inteso verificare l’articolazione della spesa regionale indirizzata alle partecipate nelle sue singole causali. Alla richiesta istruttoria che è stata avanzata all’Amministrazione regionale era sotteso anche l’interesse a verificare la qualità delle informative di carattere contabile o extracontabile di cui l’Amministrazione disponeva a proposito delle proprie partecipazioni, secondo una prospettiva che potesse anche tornare utile per le esigenze di consolidamento che dovranno essere affrontate nel futuro. Ai fini suddetti, la Sezione ha preventivamente elaborato e trasmesso, in via collaborativa, alla competente Direzione regionale (all’epoca Direzione Centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie) una nota illustrativa 42 e indicativa delle 42 Il riferimento è alla comunicazione informale del 17.3.2010 e alla successiva riunione istruttoria del 24 marzo 2010 presso la competente Direzione Centrale. In quel contesto la Sezione ha illustrato i contenuti dello schema di classificazione dei flussi finanziari che aveva predisposto, in relazione al quale assumeva una fondamentale rilevanza la distinzione tra i flussi di spesa che la Regione erogava a favore delle proprie partecipate quale ente finanziatore e quelli che invece interessavano la Regione quale socio di un organismo da essa partecipato. Pur non essendo possibile predefinire a livello teorico ogni possibile situazione, in linea di principio la Sezione precisava che i flussi (di spesa e di entrata) che trovavano giustificazione nella qualità di socio in capo alla Regione erano quelli che attenevano al capitale di rischio (con specifica rilevanza di quelli che traevano origine in una perdita di esercizio), mentre quelli che trovavano la loro fonte nella qualità di ente finanziatore erano riconducibili alle voci “trasferimenti in conto esercizio” e “trasferimenti in conto impianti”, come pure “concessione di crediti” che, nel lessico contabile – finanziario della finanza pubblica regionale, erano riferibili alle locuzioni “finanziamenti” e “contributi”. Inoltre alla luce delle prime risultanze delle verifiche eseguite (esiti della riunione con l’Amministrazione regionale – Ragioneria, Patrimonio - del 18.1.2010), suggeriva di intendere il trasferimento di risorse agli organismi partecipati per la loro qualità di soggetti gestori di attività gestite “fuori bilancio” (al quale attribuire una specifica evidenza) quale sottoinsieme dei flussi riferibili alla Regione, per la sua veste di ente finanziatore. Nell’ambito di siffatte distinzioni funzionali la Sezione conclusivamente indicava la seguente classificazione: 1. corrispettivi per l'acquisto di beni e servizi 2. trasferimenti in conto esercizio 3. trasferimenti in conto impianti 4. concessione di crediti 5. copertura di disavanzi o perdite 6. acquisizione di capitale 7. aumenti di capitale non per perdite 43
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Polo tecnologico di Pordenone - Soc
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L’analisi di bilancio, soprattutt
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