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Metodi di calibrazione e ricostruzione degli eventi nell ... - MEG

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2.2 Rivelazione del Positrone 33<br />

Il rivelatore è costituito da due sezioni identiche a forma <strong>di</strong> settore cilindrico, <strong>di</strong>sposte simmetricamente<br />

lungo l’asse z rispetto alla posizione del bersaglio. La geometria nominale dell’apparato<br />

è tale da garantire una <strong>di</strong>stanza costante <strong>di</strong> 29.5 cm dall’asse del fascio ed un intervallo <strong>di</strong> copertura<br />

<strong>di</strong> 145 ◦ in φ e 28.99 cm ≤ |z| ≤ 108.61 cm. Ciascuna sezione presenta due strati: quello<br />

inferiore è composto da 15 barre <strong>di</strong> scintillatore plastico a sezione quadrata (l = 4 cm) lunghe<br />

79.62 cm, allineate lungo l’asse z, quello superiore da 256 fibre scintillanti <strong>di</strong> sezione quadrata<br />

(l = 0.5 cm), <strong>di</strong>sposte lungo φ. Ogni barra è letta agli estremi da due fotomoltiplicatori (in<br />

inglese “photomultiplier”, PMT), ottimizzati per poter operare in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> elevato campo<br />

magnetico; come per il calorimetro l’orientazione dei PMT rispetto alla <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> B è tale<br />

da minimizzare la <strong>di</strong>spersione del tempo <strong>di</strong> transito <strong>nell</strong>a catena <strong>di</strong>no<strong>di</strong>ca indotta dal campo<br />

(cfr. parte sinistra <strong>di</strong> figura 2.13). Le fibre sono lette da una matrice <strong>di</strong> foto<strong>di</strong>o<strong>di</strong> a valanga<br />

(“avalanche photo<strong>di</strong>odes”, APD, scelti per la loro scarsa sensibilità al campo magnetico). Le<br />

<strong>di</strong>mensioni <strong>degli</strong> scintillatori sono state scelte in modo che il positrone rilasci in me<strong>di</strong>a ∼ 6 MeV<br />

<strong>di</strong> energia (picco della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> Landau), che garantisce un rapporto segnale/rumore tale<br />

da raggiungere le risoluzioni volute. Per proteggere i PMT dall’atmosfera <strong>di</strong> He presente all’interno<br />

dello spettrometro il TC è ricoperto da un involucro <strong>di</strong> materiale plastico contenente<br />

azoto.<br />

Figura 2.13: A sinistra: schema <strong>di</strong> una barra del TC con relativi PMT <strong>di</strong> lettura. A destra:<br />

risoluzione temporale del Timing Counter in funzione del punto <strong>di</strong> incidenza sulla barra, in<br />

configurazione <strong>di</strong> singola barra.<br />

Grazie al gra<strong>di</strong>ente del campo magnetico i positroni emessi con | cos θ| < 0.35 incidono sul<br />

TC dopo aver completato circa 1.5 giri nel piano r − φ. Il punto <strong>di</strong> impatto viene ricostruito<br />

utilizzando sia il rapporto tra i segnali letti ai capi delle barre dai PMT sia (con precisione più<br />

elevata) l’informazione raccolta dalle fibre. L’incertezza <strong>nell</strong>a <strong>ricostruzione</strong> della coor<strong>di</strong>nata<br />

spaziale è <strong>di</strong> circa 1 cm in z e 3 cm in rφ e l’informazione sulla posizione ricostruita dallo<br />

strato esterno del TC viene utilizzata come segnale rapido per il trigger. Il tempo <strong>di</strong> arrivo<br />

viene misurato pesando i tempi <strong>di</strong> arrivo dei fotoelettroni sui PMT con la carica raccolta. Nella<br />

parte destra <strong>di</strong> figura 2.13 è mostrata la risoluzione temporale in funzione del punto <strong>di</strong> impatto<br />

del positrone sulla barra (in configurazione <strong>di</strong> singola barra), misurata in test de<strong>di</strong>cati [43].<br />

È bene sottolineare che tali misure evidenziano un comportamento ragionevolmente uniforme,<br />

con un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 95 ps ed un’incertezza σ = 2 ps; la me<strong>di</strong>a delle misure risulta quin<strong>di</strong><br />

migliore <strong>di</strong> quanto richiesto <strong>nell</strong>a proposta.

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