Metodi di calibrazione e ricostruzione degli eventi nell ... - MEG
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2.5 L’elettronica <strong>di</strong> Front-End ed il sistema <strong>di</strong> acquisizione dati 41<br />
·20·10 −9 s ≈ 60 Hz. Nel calcolo vengono presi in considerazione solo gli <strong>eventi</strong> accidentali,<br />
che sono predominanti rispetto a quelli correlati.<br />
• Imponendo infine che il fotone ed il positrone siano emessi in <strong>di</strong>rezione opposta ed utilizzando<br />
la lookup table <strong>di</strong>scussa precedentemente si ottiene un ulteriore decremento <strong>di</strong> un<br />
fattore 10, per cui la frequenza finale <strong>di</strong> trigger è attesa essere Rf ≈ 6 Hz.<br />
La frequenza <strong>di</strong> <strong>eventi</strong> misurata sperimentalmente nel 2007 è <strong>di</strong> 6 Hz, in accordo con le<br />
previsioni.<br />
2.5 L’elettronica <strong>di</strong> Front-End ed il sistema <strong>di</strong> acquisizione dati<br />
Il sistema <strong>di</strong> acquisizione dell’esperimento <strong>MEG</strong> deve essere in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare determinati<br />
requisiti:<br />
• precisa misura della carica dei segnali;<br />
• risoluzione temporale σt = 40 ps;<br />
• grande numero <strong>di</strong> canali (∼3000).<br />
• reiezione del pile-up da un fondo <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> ∼ 10 8 µ/s in un calorimetro non<br />
segmentato.<br />
Per far fronte a queste esigenze è stato sviluppato un chip chiamato Domino Ring Sampling,<br />
che consente un’elevata frequenza <strong>di</strong> campionamento e sufficiente range <strong>di</strong>namico (12 bit) ad<br />
un costo contenuto.<br />
2.5.1 Il chip Domino Ring Sampling<br />
Il Domino Ring Sampling 2 (DRS2) [51] è un chip SCA (Switched-Capacitor Array) a 10 canali,<br />
ciascuno con 1024 celle <strong>di</strong> campionamento capacitive. La <strong>di</strong>gitizzazione delle forme d’onda è<br />
operata con una frequenza che varia da 0.5 GHz a 4.5 GHz; data la <strong>di</strong>fficoltà nel generare e<br />
<strong>di</strong>stribuire un segnale <strong>di</strong> clock esterno <strong>di</strong> tale frequenza, il segnale <strong>di</strong> campionamento viene<br />
generato <strong>di</strong>rettamente nel chip e si propaga in maniera libera tramite una catena <strong>di</strong> invertitori<br />
(principio domino). La velocità dell’onda domino è controllata da un potenziale esterno, in<br />
modo tale che la catena <strong>di</strong> invertitori può essere vista come un Voltage Controlled Oscillator<br />
(VCO). L’onda domino “corre” in maniera continua in senso circolare (da cui il nome “Domino<br />
Ring Sampling” chip, DRS) e può essere fermata in qualsiasi istante con un segnale <strong>di</strong> trigger<br />
esterno. Uno schema semplificato del chip è mostrato in figura 2.21.<br />
Dato che la velocità dell’onda domino <strong>di</strong>pende da molti fattori come temperatura e tensione <strong>di</strong><br />
alimentazione, viene utilizzato un circuito PLL (Phase Locked Loop) esterno per sincronizzare<br />
la frequenza con quella <strong>di</strong> un preciso oscilatore al quarzo. Distribuendo questo segnale <strong>di</strong><br />
riferimento a tutti i chip dell’esperimento, è possibile far ruotare le onde domino <strong>di</strong> tutti i chip<br />
con la stessa fase e frequenza con un jitter <strong>di</strong> ∼ 200 ps.<br />
Una volta ricevuto un segnale <strong>di</strong> stop del trigger, il contenuto delle celle <strong>di</strong> campionamento<br />
viene “congelato”, letto sequenzialmente da uno shift register ad una frequenza <strong>di</strong> 40 MHz,