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EDUCAZIONE ALLO SPORT<br />
Lo sport è un’altra cosa...<br />
Se passa l’equazione calcio =<br />
violenza, rischiamo di andare<br />
fuori-gioco. Che il pallone<br />
abbia le sue colpe, è indubbio,<br />
ma addossargliele tutte non<br />
aiuta l’analisi.<br />
E’ come dare l’aspirina al<br />
termometro che segna 40°,<br />
trascurando l’ammalato.<br />
Il problema è sociale, non<br />
sportivo.<br />
L’aumento della violenza non<br />
sono solo gli stadi a evidenziarlo.<br />
C’è un’insofferenza diffusa fra<br />
i giovani e un abbassamento<br />
dei livelli di leicità riscontrabile<br />
in<br />
vari contesti<br />
della<br />
vita quotidiana.<br />
Dalla famiglia<br />
e<br />
dalla<br />
scuola<br />
provengonosegnalipreoccupanti<br />
che<br />
si ripercuotono immancabilmente<br />
nella società.<br />
Non è più il momento di<br />
chiudere gli occhi, ma stabilire<br />
regole nuove, senza cedimenti<br />
se si vuole ricondurre l’irrequietezza<br />
giovanile nei confini<br />
del sopportabile.<br />
Il permissivismo domestico,<br />
come quello scolastico, ha<br />
fatto il suo tempo: non è lo<br />
strumento utile a formare, se<br />
mai lo fosse stato in precedenza.<br />
Lo stesso dicasi per l’atteggiamento<br />
colpevolmente<br />
comprensivo che sociologi,<br />
psicologi e strizzacervelli di<br />
turno sciorinano in privato e in<br />
TV. Imparare a vivere è difficile,<br />
comporta muoversi lungo<br />
percorsi dove i divieti sono più<br />
formativi dei liberi accessi e<br />
dove il raggiungimento di un<br />
obiettivo non può mai essere<br />
privo di sacrifici.<br />
Come in un’industria, la filiera<br />
famiglia-scuola-società sforna<br />
generazioni in catena continua,<br />
ma l’attenzione per la qualità<br />
del prodotto è quasi scomparsa,<br />
lo scarto ha superato le<br />
percentuali fisiologiche, nell’illusione<br />
che il mercato lo<br />
assorba e il cliente finale non<br />
protesti più di tanto.<br />
Purtroppo non è più così; il<br />
buonsenso si ribella, e quand’anche<br />
la società fosse in<br />
grado di porre fine oggi alle<br />
carenze dovrà consumare per<br />
altri vent’anni il prodotto<br />
difettoso delle generazioni in<br />
lavorazione.<br />
E’ indicativo il numero di<br />
minori fra i fermati per la<br />
guerriglia urbana di Catania:<br />
articoli avariati della linea di<br />
produzione che niente hanno a<br />
che fare con il tifo calcistico,<br />
gente persa per sempre,<br />
candidata alle galere locali.<br />
Il decadimento<br />
dei valori<br />
in tutti gli<br />
ambiti<br />
sociali, i<br />
messaggi<br />
ingannevolidiffusi<br />
da<br />
cinema e<br />
TV, il<br />
sesso e il<br />
denaro<br />
come unici obiettivi, perseguibili<br />
attraverso compromessi<br />
con la dignità individuale,<br />
stanno alla base della loro<br />
concezione di vita.<br />
Occorre restituire prestigio ed<br />
autorità alle figure di riferimento,<br />
cominciando ad educare<br />
i genitori se non vogliono<br />
essere le prime vittime della<br />
loro stessa arrendevolezza.<br />
Quanto al calcio, le società<br />
non fingano dolore per le<br />
violenze domenicali.<br />
Sono esse stesse a coltivare in<br />
petto la serpe degli ultras;<br />
sono esse che finanziano i<br />
capibanda, sono esse che scelgono<br />
gli addetti al controllo di<br />
chi entra nello stadio, sono<br />
esse che pagano l’affitto per le<br />
sedi di club di scalmanati,<br />
sono esse a fornire gratis i<br />
biglietti per le trasferte delle<br />
squadre. Che siano, perciò,<br />
esse a farsi carico della sorveglianza<br />
fuori e dentro lo stadio,<br />
pagando meno i calciatori e<br />
più il servizio di sicurezza, evitando<br />
così che un servitore<br />
dello Stato venga consegnato<br />
nelle mani di boia prezzolati.<br />
Lo sport è un’altra cosa.<br />
Ing. Giocondo Talamonti<br />
IL CITTADINO E LO SPORT<br />
Lo sport per il cittadino<br />
In questo momento in cui<br />
lo sport sembra in crisi a causa<br />
degli eventi fragorosi di questi<br />
ultimi tempi, che hanno<br />
mostrata in tutta chiarezza<br />
la parte più deleteria del<br />
maggiore degli sport nazionali,<br />
è necessario che con<br />
forza siano sviluppati ed<br />
evidenziati quei tanti aspetti<br />
largamente positivi dello sport<br />
con la S maiuscola, senza<br />
soffermarsi in quelli usuali<br />
della formazione psico-fisica<br />
dei giovani, già<br />
largamente acclarati.<br />
Molti, troppi, stanno<br />
sviluppando discorsi<br />
di collegamento tra<br />
la situazione sociale<br />
del Paese e gli eventi<br />
catastrofici che avvengono<br />
negli stadi<br />
di calcio: la famiglia,<br />
la scuola, le associazioni<br />
sportive e non,<br />
sono messi tutti sotto<br />
accusa.<br />
Parole, molte parole,<br />
troppe parole, quando,<br />
invece, in questa<br />
situazione sono necessari<br />
fatti, molti<br />
fatti, concreti.<br />
Per evitare che le<br />
poche, anche se<br />
gravissime, negatività<br />
possano oscurare<br />
quelle, molte,<br />
assolutamente positive, occorre<br />
che quest’ultime siano<br />
contrapposte alle prime:<br />
alla base di tutte le azioni c’è<br />
la cultura sportiva formata o<br />
da formare del cittadino di<br />
tutte le età.<br />
Cultura che porta a considerare<br />
lo sport quale sviluppo di<br />
una mentalità sana verso la<br />
persona, il suo corpo e la sua<br />
mente, e, ancor più importante,<br />
verso l’ambiente che la<br />
circonda.<br />
Proprio questa cultura, per<br />
i suoi contenuti sulla qualità<br />
della vita, porta la persona<br />
sportiva a considerare come<br />
preminente la salvaguardia<br />
della natura e la necessità<br />
di mantenerne la qualità<br />
dell’acqua, dell’atmosfera,<br />
della terra.<br />
Gli sportivi, intesi quali centri<br />
attivi per sviluppare lo sport al<br />
proprio servizio ed a quello di<br />
tutti i cittadini, non certo quale<br />
fornitore esclusivamente di<br />
spettacolo, men che meno gli<br />
esasperati tifosi, hanno o debbono<br />
sviluppare il senso della<br />
vita sana, che non può prescindere<br />
dall’ambiente.<br />
E’ in questo senso che CONI e<br />
Ministero dell’Ambiente hanno<br />
stilato lo scorso 7 febbraio<br />
un Protocollo di intesa sull’impiego<br />
delle energie alternative<br />
negli impianti sportivi, che<br />
porti lo sport a non contribuire<br />
all’inquinamento generalizzato<br />
del petrolio e suoi derivati e del<br />
nucleare.<br />
Si può qui parlare senza<br />
retorica di etica sportiva, da<br />
sviluppare particolarmente nella<br />
Scuola ed in tutte quelle<br />
iniziative che lo sport mette<br />
continuamente in cantiere.<br />
Su questi intendimenti del<br />
mondo dello Sport, la Consulta<br />
dello Sport della Provincia di<br />
Terni, in collaborazione con il<br />
CONI ed i Comuni, è impegnata<br />
a formulare proposte di<br />
attuazione concreta a seguito<br />
delle segnalazioni che pervengono<br />
dall’Osservatorio Sportivo<br />
Provinciale.<br />
Intanto lo Sport attivo per tutte<br />
le età e non più solo per i<br />
giovani.<br />
E’ noto che la vita media si è<br />
allungata e la persona anche<br />
oltre i 60 anni è in condizioni<br />
fisiche e mentali atte a contribuire<br />
fattivamente allo svi-<br />
luppo dello Sport inteso come<br />
pratica, ma anche come<br />
dirigenza attiva.<br />
In questo ambito i programmati<br />
corsi per Dirigenti<br />
Sportivi sono un grande<br />
mezzo di sviluppo di questi<br />
concetti caratterizzanti il<br />
mondo moderno dello Sport.<br />
La Scuola Regionale dello<br />
Sport CONI dell’Umbria,<br />
insieme agli uffici della<br />
Provincia di Terni, predisporranno<br />
un programma dei corsi<br />
per dirigenti sportivi<br />
che enfatizzi anche<br />
l’aspetto della cura<br />
dell’ambiente nelle<br />
occasioni in cui il<br />
mondo dello sport sia<br />
chiamato a realizzare<br />
opere per la pratica<br />
sportiva o a gestirle:<br />
palestre, palazzetti,<br />
velodromi, percorsi<br />
per lo jogging, ecc..<br />
Attraverso l’utilizzo<br />
dell’energia solare,<br />
eolica, delle biomasse<br />
rinnovabili, che prevedono<br />
zero CO 2 ed<br />
assenza assoluta di<br />
inquinamento.<br />
C’è da dire che<br />
normalmente gli sportivi,<br />
quelli veri, sono i<br />
più ricettivi di tali<br />
concetti così sociali e<br />
basta poco per creare con loro<br />
un movimento teso al miglioramento<br />
delle condizioni della<br />
terra: basta un minimo di coordinamento<br />
perché esso<br />
possa partire senza che si<br />
debba pensare a rivoluzioni,<br />
tanto è normale un impegno<br />
in tale senso.<br />
La Consulta dello Sport,<br />
il CONI, la Scuola messi<br />
insieme formeranno un centro<br />
di formazione e di sviluppo<br />
dell’etica sportiva intesa come<br />
visione della vita sana di chi fa<br />
sport e di chi non lo pratica.<br />
E’ tempo di concretezza<br />
e quindi di progetti da avviare<br />
con chi crede nel futuro,<br />
utilizzando il tanto buono<br />
dello sport per andare anche<br />
al di fuori dello sport e<br />
progettare la società per tutti:<br />
giovani, meno giovani, maturi,<br />
anziani.<br />
Lo Sport salverà il mondo!<br />
Benito Montesi