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Paolo Piscitelli
More Work / More Space, 2009
Greater Torino :
Paolo Piscitelli: Trans-formare
La fase processuale che porta all’opera,
la definizione della forma di una scultura o di
un’installazione, così come la loro stessa transitorietà,
potenzialità e mutevolezza, rappresentano alcuni
degli elementi centrali della ricerca di Paolo Piscitelli.
La costruzione dell’opera, quale momento di accumulo
di attività (gesti, energia, intenzioni, decisioni), e
una riflessione sul lavoro inteso come labor, sono le
due componenti che stanno alla base dell’ideazione
e della realizzazione del laboratorio. Nei giorni
immediatamente precedenti l’apertura di Greater
Torino, l’artista coinvolgerà un gruppo di lavoro
composto da mediatori culturali e studenti, invitandolo
a uscire dal contesto espositivo per percorrere
l’area limitrofa alla Fondazione – il quartiere San
Paolo, uno dei luoghi che, nel passato recente, hanno
rappresentato l’anima produttiva della città – in cerca
di segni. Tracce, rumori, immagini delle trasformazioni
anche estetiche di una città in tempo di crisi, saranno
riportate in varie forme (foto, filmati, audio, narrazioni,
diari di bordo) e costituiranno i materiali per una
riflessione condivisa ed estesa a tutti i partecipanti al
laboratorio.
La scelta del titolo Trans-formare fornisce una
prima indicazione: il suffisso posto innanzi al verbo
dichiara immediatamente che la forma è effetto
di un’azione iscritta in una condizione di mobilità.
È l’esito di un’operazione che si fa per transiti,
traduzioni e spostamenti. Due dei lavori esposti in
mostra – More Work / More Space, e 107 Days / 100
Drawings – si annunciano, anche in questo caso
fin dai titoli, nella capienza di una correlazione. Una
parte ne genera una seconda. Una conseguenza. Più
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