uaderni - Scuola Medica Ospedaliera
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I° tipo - I.F.: positiva per C3, per IgG<br />
e talora per IgM e IgA depositate lungo le<br />
anse con aspetto lobulare; M.E.: permette<br />
di osservare depositi subendoteliali e mesangiali.<br />
>II° tipo - I.F.: positiva per C3 ma generalmente<br />
negativa per immunoglobuline;<br />
M.E.: numerosi depositi intramembranosi<br />
che formano una continua e densa banda<br />
“a nastro” in corrispondenza delle MB<br />
glomerulari, tubulari e della capsula di<br />
Bowman.<br />
>III° tipo - I.F.: mostra depositi di C3 è<br />
raramente positiva per le immunoglobuline;<br />
al M.E.: depositi in sede mesangiale,<br />
subendoteliale e subepiteliale. Nonostante<br />
le differenze istologiche descritte all’I.F. ed<br />
alla M.E., i 3 tipi sono da considerare come<br />
semplici varianti della GNMP a causa<br />
dell’aspetto simile alla M.O., del decorso<br />
clinico rapidamente progressivo e della<br />
persistente ipocomplementemia.<br />
Glomerulosclerosi focale-segmentale<br />
(o ialinosi segmentaria, glomerulonefrite<br />
a sclerosi focale) [fig. 8]<br />
Le alterazioni caratteristiche di questa<br />
forma si osservano soltanto in alcuni glomeruli<br />
(di qui la denominazione di focale)<br />
e in una porzione di essi (donde la denominazione<br />
di segmentaria). Alla M.O. sono<br />
presenti aree periferiche di sclerosi mesangiale<br />
con o senza iperproliferazione,<br />
collasso delle anse capillari e sinechie della<br />
capsula di Bowman. I capillari delle aree<br />
sclerotiche sono compressi ed occlusi da<br />
materiale eosinofilo e ialino di derivazione<br />
plasmatica, che si è raccolto a seguito dell’essudazione<br />
delle proteine attraverso pareti<br />
capillari anomale.<br />
L’I.F. rivela depositi di IgM e C3 diffusi<br />
ma concentrati soprattutto nelle aree di<br />
sclerosi. Il M.E., oltre che confermare la<br />
sclerosi mesangiale, mette in evidenza la fusione<br />
massiva dei processi podali in tutti i<br />
glomeruli anche in quelli apparentemente<br />
indenni alla M.O. Dato che nelle prime fa-<br />
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si della malattia sono colpiti solo i glomeruli<br />
iuxtamidollari, può capitare che il prelievo<br />
bioptico non fornisca un frustolo di tessuto<br />
renale idoneo per la diagnosi e per la<br />
differenziazione dalla glomerulonefrite a lesioni<br />
minime. Informazioni utili, tuttavia,<br />
possono derivare dal riscontro di aree in cui<br />
si rinvengano danni tubulo-interstiziali, come<br />
atrofia tubulare, nonchè infiltrazione ed<br />
edema dell’interstizio. Queste anormalità,<br />
secondarie a lesioni glomerulari, depongono<br />
per una glomerulosclerosi. Viceversa,<br />
nelle fasi avanzate della glomerulosclerosi, i<br />
reperti istologici sono piuttosto univoci.<br />
Glomerulonefrite rapidamente progressiva<br />
(o glomerulonefrite extracapillare,<br />
glomerulonefrite oligurica<br />
acuta, glomerulonefrite maligna)<br />
Sulla base dell’I.F. si distinguono tre<br />
forme: da immunocomplessi, da anticorpi<br />
antimembrana basale e senza evidenti depositi.<br />
La prima, da immunocomplessi, è<br />
caratterizzata da depositi granulari in sede<br />
mesangiale e subendoteliale ed a tratti sulla<br />
capsula, nonchè da depositi di IgG, meno<br />
frequentemente di IgM, di IgA e di C3.<br />
La forma cosidetta da anticorpi antimembrana<br />
basale, all’I.F. presenta depositi<br />
lineari e diffusi di IgG e, meno frequentemente,<br />
di C3 lungo il contorno delle pareti<br />
capillari e della membrana capsulare. Tal-<br />
Fig. 8: GSF. Avanzato stato<br />
di sclerosi e ialinosi della regione<br />
ilare del glomerulo.<br />
Le pareti delle arteriole<br />
adiacenti sono modicamente<br />
ispessite.<br />
(J. CHURG, J. BERNSTEIN, R. J. GLAS-<br />
SOCK, Renal disease, IGAKU-SHOIN,<br />
New York, 1995, fig. 2-7 p. 55).<br />
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