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uaderni - Scuola Medica Ospedaliera

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zione), mentre la concentrazione plasmatica<br />

di albumina aumenta.<br />

In alcune nefropatie, invece, come la<br />

glomerulosclerosi focale, una cospicua<br />

proteinuria persiste anche in fase di insufficienza<br />

renale avanzata.<br />

■ ANOMALIE TUBULARI<br />

In pazienti con massiva proteinuria si<br />

riscontra talvolta una disfunzione del tubulo<br />

prossimale che si manifesta con glicosuria<br />

renale, iperfosfaturia, aminoaciduria,<br />

perdita di potassio e di bicarbonato<br />

(Sindrome di Fanconi). Ciò avviene<br />

sopratutto allorché siano presenti segni<br />

istologici di atrofia tubulare e fibrosi interstiziale.<br />

In questi casi è possibile il riscontro<br />

di rachitismo, osteomalacia e acidosi<br />

tubulare renale.<br />

L’inadeguata escrezione idrica dovuta<br />

a persistente ipersecrezione di ADH può<br />

condurre ad iponatremia, sopratutto allorché<br />

vengano somministrati diuretici.<br />

Un’aumentata secrezione tubulare di<br />

creatinina puo invece risultare in una sovrastima<br />

del GFR allorché si utilizzi la<br />

clearance della creatinina in soggetti con<br />

grave proteinuria.<br />

In un lavoro del 1995, Cooper e collaboratori<br />

hanno ipotizzato che il danno tubulare<br />

nella SN sia determinato dalla presenza<br />

di anomale quantità di ferro non legato<br />

alla trasferrina e quindi altamente<br />

reattivo, capace di catalizzare la formazione<br />

di radicali liberi a loro volta in grado di<br />

danneggiare le cellule tubulari.<br />

■ MALNUTRIZIONE PROTEICA<br />

Una proteinuria massiva e prolungata<br />

può determinare una grave negativizzazione<br />

del bilancio azotato e malnutrizione<br />

calorico-proteica.<br />

La sintesi proteica da parte del fegato<br />

può essere esaltata da diete iperproteiche,<br />

ma anche se l’introito calorico è adegua-<br />

NUMERO 2<br />

to, tali diete determinano un aumento del<br />

catabolismo dell’albumina, poiché esse<br />

sono seguite da un aumento della escrezione<br />

urinaria di proteine.<br />

I livelli plasmatici di albumina, perciò,<br />

non variano in modo significativo quando<br />

I’introito proteico viene ridotto o incrementato,<br />

a meno che non vengano somministrati<br />

contemporaneamente ACE-inibitori<br />

o farmaci antiinfiammatori non steroidei.<br />

In pazienti con un GFR normale, la<br />

prescrizione dietetica dovrebbe includere<br />

perciò un introito di proteine di alto valore<br />

biologico, nella misura fisiologica di<br />

circa 1,0 g/kg/24h (+1 g per ogni grammo<br />

di proteine perse con le urine), assicurando<br />

al tempo stesso un congruo apporto<br />

calorico (35 kcal/kg/24h).<br />

In pazienti con SN e lenta progressiva<br />

riduzione del GFR, può essere indicata<br />

una modesta restrizione proteica (0,65<br />

g/kg/24h) purché non sia presente una<br />

grave malnutrizione calorico-proteica. Integrazioni<br />

con albumina iperoncotica endovenosa<br />

o con proteine plasmatiche, a<br />

parte l’eccessivo costo, sono di solito inefficaci<br />

a causa della loro rapida perdita<br />

urinaria.<br />

Il deficit di colecalciferolo può essere<br />

ovviato con supplementi di vitamina D.<br />

Le perdite di rame, zinco e ferro possono<br />

essere rimpiazzate con supplementi orali<br />

di queste sostanze.<br />

Il quadro clinico della malnutrizione è<br />

contrassegnato da ipotrofia muscolare che<br />

diviene particolarmente evidente quando<br />

scompaiono gli edemi; le unghie sono fragili<br />

e, quando la ipoalbuminemia è molto<br />

spiccata, presentano strie biancastre trasversali<br />

al di sopra della lunula.<br />

I capelli sono frequentemente fragili e<br />

secchi. È talora presente anoressia, in<br />

qualche caso associata a nausea e a vomito<br />

dovuti all’edema della mucosa gastroenterica.<br />

Con il passare del tempo la intensa e<br />

persistente proteinuria può provocare gra-<br />

25

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