Complementi di acrobazia aerea - FSIVA
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COMPLEMENTI<br />
DI ACROBAZIA<br />
AEREA<br />
2.5.2 EFFETTI SULL'APPARATO RESPIRATORIO<br />
F.SI.V.A. – Federazione Sportiva Italiana Volo Acrobatico<br />
www.fsiva.it - info@fsiva.it<br />
EDIZIONE: 1<br />
DATA: MARZO 2004<br />
PAGINA: 13<br />
Il rapporto fra la ventilazione e la perfusione sanguigna è aumentato nella porzione superiore dei polmoni,<br />
mentre è ridotto nella porzione inferiore dei polmoni; <strong>di</strong> conseguenza si ha una ridotta saturazione<br />
dell'emoglobina con l'ossigeno con conseguente ipossiemia.<br />
Altri fenomeni che si verificano sotto + Gz sono la chiusura <strong>di</strong> alcune vie aeree e la formazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong><br />
atelettasia (alveoli collassati), aggravati dalla respirazione <strong>di</strong> ossigeno al 100% che, se intrappolato negli<br />
alveoli, viene assorbito dal sangue venoso. Anche la compressione esercitata dalla tuta anti-G contribuisce alla<br />
generazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> atelettasia.<br />
2.5.3 EFFETTI SULLA VISIONE E SUL SISTEMA NERVOSO CENTRALE<br />
A livello intraoculare esiste una pressione <strong>di</strong> circa 2o mmHg che deve essere superata dalla pressione<br />
arteriosa, perchè possa avvenire una normale perfusione dei vasi retinici. E' stato ben documentato il<br />
progressivo collasso dei vasi retinici durante la fase <strong>di</strong> incremento dell'accelerazione + Gz, a cui si correlano i<br />
sintomi della visione grigia e poi della visione nera. Per accelerazioni <strong>di</strong> maggior durata e/o con "G" ONSET più<br />
elevati, alla visione nera segue la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza: su cadetti dell'aviazione <strong>di</strong> marina degli USA furono<br />
rilevati i seguenti valori soglia: 4.1G (D.S. 0.7G, estremi 2.2-7.1G) per la visione grigia; 4.7g (D.S. 0.8G; estremi<br />
2.7-7.8G) per la visione nera e 5.4 (D.S. 0.9G; estremi 3.o-8.4G) per la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza.<br />
L'attività elettrica cerebrale stu<strong>di</strong>ata con meto<strong>di</strong>che quantitative a 4.5, 6.0, 7.0 +Gz mostra alterazioni evidenti,<br />
seppure non <strong>di</strong> significato patologico, ed apparentemente senza effetto cumulativo dopo ripetute esposizioni<br />
+Gz. Variazioni in<strong>di</strong>viduate con analisi quantitativa, statisticamente significative, <strong>di</strong> significato funzionale, sono<br />
state recentemente rilevate (osservazioni personali) nell'EEG raccolto <strong>di</strong>namicamente su giovani volontari<br />
sottoposti ad un pattern accelerativo simulante la messa in orbita ed il rientro nell'atmosfera terrestre del<br />
velivolo Shuttle (circa 2.5 +Gz per circa 10 minuti). Le variazioni riscontrate, selettive per canale fisiologico <strong>di</strong><br />
derivazione e per con<strong>di</strong>zione sperimentale testata, quasi sempre non si protraevano nella fase "dopo<br />
centrifuga".