Complementi di acrobazia aerea - FSIVA
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COMPLEMENTI<br />
DI ACROBAZIA<br />
AEREA<br />
F.SI.V.A. – Federazione Sportiva Italiana Volo Acrobatico<br />
www.fsiva.it - info@fsiva.it<br />
EDIZIONE: 1<br />
DATA: MARZO 2004<br />
PAGINA: 22<br />
3 LE VIRAT E SCIVOLATE E DEPARATE: VI SONO DUBBI NEL<br />
PREFERIRE LE PRIME?<br />
A cura <strong>di</strong> Jonathan (Da "Volo a Vela" n. 165, 1983)<br />
Sono convinto che, per un giovane volovelista, sia più importante volare una volta con un grosso esperto che<br />
non <strong>di</strong>eci volte da solo. Quando si ha la fortuna <strong>di</strong> essere accompagnati da chi è ai vertici, nella nostra attività,<br />
alcuni concetti fondamentali, punti fermi delle tecniche <strong>di</strong> pilotaggio e <strong>di</strong> veleggiamento, vengono impressi<br />
indelebili nella mente. Tutte cose che già si sanno, in teoria, ma che solo in quelle occasioni si trasformano in<br />
compita conoscenza.<br />
Un insegnamento che merita d'essere trasmesso, corredato da alcuni commenti e spiegazioni aero<strong>di</strong>namiche,<br />
mi è venuto da un pilota che unisce, ad una eccezionale bravura e ad una notevole esperienza, una grande<br />
<strong>di</strong>sponibilità a volare con i giovani ed una straor<strong>di</strong>naria capacità <strong>di</strong> trasformare in insegnamento ogni istante del<br />
volo. "Ricordati sempre: spiralando vicino al terreno il filo <strong>di</strong> lana deve essere sempre verso l'esterno; al<br />
massimo, si può tollerare che sia al centro".<br />
In altre parole: la virata migliore, dal punto <strong>di</strong> vista della sicurezza e del veleggiamento, è quella "corretta"; ma,<br />
siccome la perfezione non è <strong>di</strong> questo mondo, risulta oltremodo <strong>di</strong>fficile spiralare a lungo con il filo <strong>di</strong> lana<br />
sempre esattamente al centro. Per cui, essendo pericolosa la virata derapata e non quella scivolata,<br />
prefiggiamoci <strong>di</strong> volare già leggermente in scivolata in modo che i nostri errori ci portino, da una parte, in virata<br />
ancora più scivolata, dall'altra al massimo, in virata corretta, ma comunque mai derapata.<br />
Perchè tutto questo?<br />
Parliamo, quin<strong>di</strong>, della virata e delle forze che, in essa, agiscono sull'aliante: il peso, la forza centrifuga e le<br />
forse aero<strong>di</strong>namiche.<br />
Ricor<strong>di</strong>amoci, innanzitutto, che cosa trasforma un moto da rettilineo a curvilineo, cioè che cosa, in pratica, ci<br />
permette <strong>di</strong> volare in virata.<br />
Pren<strong>di</strong>amo un veicolo che si muove con una certa velocità, in moto rettilineo ed uniforme. Se, da un certo<br />
momento in poi, su <strong>di</strong> esso comincia ad agire una forza, inizialmente perpen<strong>di</strong>colare alla traiettoria e<br />
successivamente <strong>di</strong>retta sempre verso lo stesso punto, il veicolo viene costretto a percorrere una traiettoria<br />
curvilinea. Fino a quando la suddetta forza permane ed è costante, il veicolo percorre un arco <strong>di</strong> circonferenza:<br />
nel momento in cui essa viene a cessare, il veicolo riprende il proprio moto rettilineo. Questa forza prende il<br />
nome <strong>di</strong> forza centripeta.<br />
La forza uguale e contraria che nasce per reazione sul corpo è la ben nota forza centrifuga. Ricor<strong>di</strong>amo che la<br />
forza centrifuga è tanto più grande quanto maggiori sono la massa del corpo e la sua velocità e quanto minore<br />
è il raggio della traiettoria curvilinea.