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dei consumatori. Su questi parametri<br />
abbiamo lavorato e saremo impegnati<br />
anche gli anni prossimi, sostenuti e<br />
seguiti dai colleghi delle cooperative e<br />
dai soci, che sono i veri artefici del nostro<br />
successo. Soci capaci di impegnarsi per<br />
vendere in 4 giorni 22 mila forme di parmigiano<br />
reggiano, 12 mila quintali di<br />
arance tarocco, 2 mila quintali di petti<br />
di pollo, 11 mila quintali di uva Italia di<br />
Puglia... Sono alcuni risultati delle<br />
nostre azioni promozionali del 2007,<br />
perfettamente riuscite a beneficio dei<br />
consumatori, grazie alla capacità che<br />
abbiamo avuto di fare sistema, prevedere,<br />
pianificare, coordinare e comunicare.<br />
Una strada che continueremo con lo<br />
stesso impegno anche negli anni a venire,<br />
grazie alla collaborazione che sapremo<br />
instaurare con i nostri fornitori”.<br />
Nicola Sinisi<br />
direttore comunicazione<br />
e relazioni esterne Conad<br />
“PLAYER DELLA COMUNICAZIONE”<br />
Se negli anni ’80 la comunicazione<br />
della grande distribuzione in Italia era<br />
centrata sul tema dei prezzi e negli<br />
anni ’90 si parlava di valori istituzionali,<br />
dal 2003 ad oggi il tema centrale<br />
è tornato ad essere quello dei prezzi.<br />
Comma 01 Gennaio Febbraio 20<strong>08</strong><br />
Tiberio Rabboni<br />
assessore all’Agricoltura<br />
Regione Emilia-Romagna<br />
“TERRA DEL BUON CIBO”<br />
In Emilia Romagna, il buon cibo e il buon<br />
vino sono cose importanti, a cui le persone<br />
dedicano attenzione, partecipazione, competenza.<br />
Del resto i nostri agricoltori, gli artigiani,<br />
i protagonisti dell’industria alimentare<br />
sono fatti della stessa pasta di quei tecnici<br />
che fanno le Ferrari, la Ducati, la Lamborghini...<br />
Un “saper fare” che in questo caso viene<br />
riservato ai buoni prodotti alimentari anche<br />
per una vocazione che ha un’origine molto<br />
antica: la via Emilia. La strada che attraversa<br />
tutta la regione, nata come strada militare,<br />
divenne ben presto una strada “alimentare”<br />
perché i terreni a nord furono suddivisi in<br />
grandi appezzamenti, le centuriazioni, che<br />
servivano a bonificare e poi a coltivare vasti<br />
territori della pianura. Nacque allora la tradizione<br />
alimentare dell’Emilia Romagna, la<br />
simbiosi tra l’agricoltura e la trasformazione<br />
dei prodotti, magari in ottimi prosciutti o formaggi.<br />
Una vocazione connotata da importanti<br />
corti rinascimentali – Bentivoglio, Gonzaga,<br />
Farnese ed Estense – e codificata da<br />
quel Pellegrino Artusi, romagnolo, gran conoscitore<br />
delle tradizioni emiliane e delle regioni<br />
confinanti, che alla fine dell’800 diede<br />
vita all’atto di nascita della cucina italiana.<br />
Forse è anche per questa cultura della buona<br />
tavola che proprio in Emilia ha mosso i suoi<br />
primi passi Conad e che oggi questa catena<br />
distributiva è paladina della valorizzazione<br />
dei prodotti tipici dell’agroalimentare italiano<br />
con quella bella linea che è Sapori&<br />
Dintorni Conad e con importanti collaborazioni<br />
per la promozione nel mercato interno<br />
e internazionale dei nostri prodotti Dop e<br />
Igp. Conad con Copernic è un importante<br />
canale per l’export delle nostre migliori produzioni,<br />
un carattere distintivo rispetto alle<br />
altre imprese della distribuzione.<br />
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