You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
SCENARI<br />
ENRICO LETTA, sottosegretario alla presidenza del Consiglio<br />
“DIAMO NUOVO VIGORE AL DIALOGO TRA MONDO DELLE IMPRESE, DISTRIBUZIONE E GOVERNO”<br />
“Grande distribuzione, fornitori e clienti sono la forza del nostro Paese.<br />
I marchi dell’agroalimentare, in particolare, sono un elemento<br />
determinante, anche se uno dei problemi più sentiti è che non sempre<br />
il sistema istituzionale ha saputo aiutare le imprese nella fondamentale<br />
proiezione internazionale.<br />
Oggi è chiaro a tutti che il made in Italy in campo agroalimentare è<br />
uno dei settori sui quali puntare, anche attraverso una difesa dei<br />
marchi, con l’istituzione di regole e organizzazioni internazionali per<br />
garantirli dall’ingresso di nuovi arrivati sul mercato mondiale.<br />
Credo che a questo tema si leghi quello della dimensione, sempre<br />
più quella globale e che pretende una crescita dimensionale delle<br />
nostre imprese: è uno degli aspetti su cui abbiamo cominciato a<br />
lavorare, per esempio con Gianluca Rana (Pastificio Rana), con il<br />
quale nei mesi scorsi abbiamo elaborato una proposta, accettata<br />
nella finanziaria 20<strong>08</strong>, di incentivazione alla fusione tra imprese<br />
medio-piccole. Una norma che può rappresentare la svolta per il<br />
mondo produttivo italiano, nata dalla collaborazione tra il sistema<br />
delle imprese e il governo. Esempio di una strada che va continuata,<br />
qualunque sia il governo che uscirà dalle prossime elezioni, avendo<br />
ben chiaro che il sostegno al sistema Italia non può prescindere<br />
dal sostegno alle politiche di internazionalizzazione, dall’incentivazione<br />
fiscale a percorsi di fusione e quindi dalla crescita dimensionale<br />
delle imprese, oltre ai tanti temi di carattere fiscale e giuslavoristico<br />
– dalla riduzione delle tasse alla riduzione del cuneo fiscale – che<br />
non affronto per brevità.<br />
Accanto a tutto questo, ci dovrà essere l’impegno affinché la distri-<br />
Antonio Brianti<br />
direttore acquisti Conad<br />
“PROTAGONISTI IN CONVENIENZA”<br />
Dalla periodica analisi GPF sulla frequentazione<br />
e notorietà delle catene<br />
italiane – illustrata dal direttore acquisti<br />
Antonio Brianti – emerge che Conad<br />
è stata l’insegna più frequentata<br />
nel periodo giugno 2006/maggio<br />
2007: “Tra i motivi, la convenienza, le<br />
promozioni, la vicinanza, la qualità del-<br />
8<br />
l’offerta in generale, la qualità della<br />
marca commerciale. Fattori di scelta su<br />
cui siamo molto migliorati, considerando<br />
che in passato l’analisi evidenziava solo<br />
i nostri ‘valori storici’: gentilezza del personale<br />
e comodità del punto vendita, che<br />
rimangono confermati ma sono oggi affiancati<br />
a leve altrettanto importanti per<br />
rispondere alle esigenze del mercato”.<br />
Secondo l’indagine, la propensione<br />
all’acquisto in Conad è aumentata in<br />
tutte le cooperative: “Un quarto delle<br />
famiglie italiane fa la spesa nei nostri<br />
punti vendita con una frequenza altissima:<br />
con 47 scontrini di media annuale<br />
Conad è l’insegna a più alta frequentazione<br />
in Italia”, ha commentato il direttore<br />
acquisti, passando quindi ad<br />
illustrare il profilo del parco consumatori<br />
caratterizzato da responsabili<br />
d’acquisto dal reddito medio-alto, dal-<br />
buzione italiana riesca a continuare il suo importante lavoro; non<br />
perché sia importante la “carta d’identità”, ma perché in un’ottica<br />
di strategia industriale e anche di salvaguardia dei nostri marchi,<br />
credo sia stato in fondo un errore lasciare aperto il terreno alle incursioni<br />
straniere nella grande distribuzione organizzata. Bene hanno<br />
fatto gli amici di Conad a continuare a battersi contro tale tendenza.<br />
Le mie parole sono di sostegno, di attenzione al vostro lavoro e<br />
sopratutto di augurio affinché continui il dialogo costruttivo tra<br />
mondo delle imprese, distribuzione e governo, perché mai come<br />
ora, nel momento in cui la globalizzazione dei consumi e delle marche<br />
è diventata così forte e preponderante, è necessario non sbagliare<br />
e capire per prevenire”.<br />
l’incremento della fascia giovanile e<br />
delle famiglie con bambini.<br />
Analizzando quindi lo scenario relativo<br />
alla marca commerciale Brianti ha<br />
ricordato che con vendite pari a 4<br />
miliardi e 600 milioni l’Italia ha registrato<br />
nel 2007 un incremento del 7 per<br />
cento rispetto al 2006, portando al<br />
12,20 per cento l’incidenza della marca<br />
privata rispetto al venduto. Cifra<br />
importante ma ancora ben lontana<br />
dalle performance – anche del 30 per<br />
cento – conquistate dai marchi privati<br />
in diversi paesi europei, che ci fa capire<br />
quante siano ancora le potenzialità di<br />
sviluppo in questo ambito.<br />
“Opportunità di crescita che Conad –<br />
seconda catena italiana per incidenza di<br />
vendite della marca commerciale, che con<br />
il 16,60 per cento di incremento nel 2007<br />
da sola ha prodotto il 37 per cento della