10.06.2013 Views

Programma Integrato - Comune di Rivoli

Programma Integrato - Comune di Rivoli

Programma Integrato - Comune di Rivoli

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

idurre questi potenziali impatti in fase <strong>di</strong> costruzione e per evitarli in fase post operam. Per quanto<br />

riguarda la sottrazione <strong>di</strong> suolo, si ritiene che le previste opere in verde <strong>di</strong> sistemazione finale e<br />

inserimento paesaggistico costituiscano un adeguato intervento compensativo.<br />

In ultimo si richiamano le problematiche riguardanti la regimazione delle acque superficiali e la stabilità dei<br />

versanti. Si tratta <strong>di</strong> aspetti positivamente influenzati da una migliore sistemazione della vegetazione nelle<br />

pen<strong>di</strong>ci della collina morenica, ma che tuttavia richiedono il massimo <strong>di</strong> attenzione in fase <strong>di</strong> costruzione al<br />

fine <strong>di</strong> prevenire l’insorgere <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni rischio, potenzialmente anche elevato, sia durante la fase stessa<br />

che ad opera conclusa, se le opere <strong>di</strong> captazione e smaltimento delle acque meteoriche non sono state<br />

eseguite in modo adeguato.<br />

progetto <strong>di</strong> segnaletica turistica<br />

Si tratta <strong>di</strong> un elemento <strong>di</strong> supporto nell’ambito della politica <strong>di</strong> promozione turistica della città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>.<br />

I suoi potenziali effetti sono pertanto <strong>di</strong> tipo in<strong>di</strong>retto, ancorché positivi e permanenti.<br />

Un aspetto specifico riguarda la percezione visiva della segnaletica in progetto, ovvero le modalità in cui<br />

verrà a collocarsi nel paesaggio urbano. Si tratta comunque <strong>di</strong> una problematica ben presente nelle<br />

specifiche <strong>di</strong> progetto.<br />

interventi complementari<br />

linea ad anello <strong>di</strong> minibus elettrici<br />

In un contesto urbano, nelle con<strong>di</strong>zioni ormai normali <strong>di</strong> inquinamento atmosferico e <strong>di</strong> rumore generati dal<br />

traffico veicolare, nonché <strong>di</strong> congestione viaria e <strong>di</strong> occupazione impropria dello spazio urbano da parte<br />

delle auto, ogni tipo <strong>di</strong> potenziamento del trasporto pubblico ha per sua natura un impatto positivo,<br />

rilevante, permanente. Nel caso specifico si tratta inoltre <strong>di</strong> mezzi <strong>di</strong> trasporto collettivo elettrici, che non<br />

danno luogo ad emissioni <strong>di</strong> gas <strong>di</strong> scarico e con un motore molto silenzioso.<br />

Ancorché l’estensione della linea sia limitata, ed essa sia orientata a sod<strong>di</strong>sfare un particolare segmento<br />

<strong>di</strong> mobilità (coloro che si muovono all’interno delle aree centrali e coloro che dalla corona <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> sosta<br />

sono <strong>di</strong>retti nelle aree del centro storico), la sua importanza consiste nell’essere parte <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong><br />

interventi integrati, volto a fornire un sistema alternativo <strong>di</strong> accessibilità all’area del Castello ed alle zone<br />

commerciali del Centro (aree <strong>di</strong> sosta + linea minibus + sistema <strong>di</strong> risalita meccanizzato) che consenta <strong>di</strong><br />

attenuare la pressione della mobilità privata sulle aree storiche della città.<br />

Un effetto in<strong>di</strong>retto della linea riguarda gli aspetti ambientali connessi alla fruizione turistica, positivamente<br />

influenzati da questo fattore <strong>di</strong> infrastrutturazione urbana.<br />

percorso <strong>di</strong> risalita meccanizzata<br />

La realizzazione del percorso <strong>di</strong> risalita meccanizzata, articolato in cinque tratti <strong>di</strong> scale mobili coperte con<br />

superfici vetrate, rappresenta l’intervento più strutturale nell’ambito degli interventi complementari. A<br />

questo intervento sono connessi <strong>di</strong>versi profili <strong>di</strong> impatto.<br />

Un primo aspetto riguarda la percezione visiva del paesaggio: l’intervento viene a collocarsi nell’ambito <strong>di</strong><br />

un contesto storico, in prossimità <strong>di</strong> strade e punti <strong>di</strong> percezione del paesaggio locale. La considerazione<br />

delle caratteristiche <strong>di</strong> pregio del contesto costituisce un elemento <strong>di</strong> base nella definizione delle<br />

caratteristiche progettuali dell’intervento, che privilegiano la formazione <strong>di</strong> superfici vetrate. L’opportunità<br />

<strong>di</strong> ulteriori verifiche <strong>di</strong> inserimento paesaggistico ed estetico nelle successive fasi <strong>di</strong> sviluppo progettuale è<br />

comunque implicita, sia con riferimento al quadro delle procedure <strong>di</strong> approvazione delle opere, sia nella<br />

stessa normativa urbanistica comunale, attenta alle esigenze <strong>di</strong> valutazione delle trasformazioni<br />

dell’ambiente urbano.<br />

Un secondo aspetto riguarda il patrimonio storico – culturale, nei confronti del quale l’intervento opera in<br />

sinergia positiva, per le agevolazioni offerte nella fruizione delle aree del centro storico e del Castello.<br />

Circa le problematiche attinenti l’ambiente urbano si possono ancora prevedere effetti positivi, permanenti<br />

e <strong>di</strong> significativo rilievo. Dal punto <strong>di</strong> vista urbanistico l’opera in progetto consente una fruizione più<br />

agevole <strong>di</strong> aree anche impervie, favorendo la mobilità delle persone anziane e <strong>di</strong> alcune categorie <strong>di</strong><br />

portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap. In secondo luogo costituisce, con la linea <strong>di</strong> bus elettrici, l’elemento fondamentale<br />

della promozione del trasporto pubblico e della mobilità non motorizzata nel centro storico, alleggerendo la<br />

pressione delle auto lungo il percorso <strong>di</strong> salita da sud all’area del Castello (che potrebbe essere limitato<br />

alle emergenze ed al traffico autorizzato per servizio). Sotto questo profilo l’intervento opera<br />

positivamente riducendo il grado <strong>di</strong> commistione tra il traffico veicolare ed il traffico pedonale, soprattutto<br />

nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggiore afflusso al Castello, e <strong>di</strong> conseguenza i rischi <strong>di</strong> incidente, nonché il rumore e<br />

l’inquinamento atmosferico da traffico .<br />

L’ambiente urbano è positivamente influenzato anche sotto il profilo socioeconomico, per la maggiore<br />

attrattività turistica e le opportunità occupazionali connesse a questa maggiore frequentazione.<br />

Le potenziali interferenze con la vegetazione sono conseguenza della trasformazione degli usi del suolo<br />

nelle aree <strong>di</strong> intervento. Si tratta <strong>di</strong> un aspetto strettamente locale, i cui potenziali effetti negativi possono<br />

essere annullati con una attenta sistemazione, anche sotto il profilo della ricostituzione della copertura a<br />

verde, delle aree cantierizzate al termine delle attività <strong>di</strong> costruzione. Le zone <strong>di</strong> versante in cui sono<br />

previsti gli interventi costituiscono un fronte molto delicato, in cui occorre evitare ogni <strong>di</strong>ffusione<br />

spontanea <strong>di</strong> piante infestanti, talora connessa a cantieri trascurati al termine delle lavorazioni. Le<br />

problematiche attinenti la vegetazione si intrecciano in questo modo con quelle riguardanti il paesaggio, in<br />

quanto l’accurato ripristino morfologico e la sistemazione a verde post operam delle aree <strong>di</strong> intervento<br />

rappresenta il necessario provve<strong>di</strong>mento sia per evitare i suddetti effetti negativi sulla flora e sulla<br />

vegetazione, sia per attuare eventuali interventi puntuali <strong>di</strong> mascheramento <strong>di</strong> manufatti intrusivi nel<br />

contesto paesaggistico locale. Questi aspetti sono previsti sviluppati nel dettaglio nelle successive fasi <strong>di</strong><br />

definizione progettuale.<br />

Analoghe considerazioni riguardano la regimazione ed il controllo delle acque <strong>di</strong> ruscellamento, sia<br />

durante la fase <strong>di</strong> costruzione che in fase <strong>di</strong> esercizio dell’infrastruttura, onde evitare l’insorgere <strong>di</strong> rischi <strong>di</strong><br />

instabilità dei versanti. Anche in questo caso si tratta <strong>di</strong> problematiche da affrontare nel dettaglio<br />

esecutivo della progettazione delle opere, e, per taluni aspetti, nella fase <strong>di</strong>rettamente attuativa.<br />

apertura della galleria sotto il castello<br />

La galleria sotto il Castello è un’infrastruttura esistente, attualmente chiusa per esigenze <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Dalla sua riapertura, riservata al traffico non motorizzato, possono prevedersi esclusivamente effetti <strong>di</strong><br />

natura positiva:<br />

• sul traffico, in quanto viene data continuità ad un percorso pedonale tra i due versanti, con la<br />

possibilità <strong>di</strong> sosta da un lato e l’accesso <strong>di</strong>retto all’area del Castello o alle parti <strong>di</strong> centro storico del<br />

versante sud; lo spostamento <strong>di</strong> quote <strong>di</strong> traffico vero la mobilità non motorizzata, anche solo limitata<br />

alle fasce temporali <strong>di</strong> affluenza turistica, attenua punte <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> incidentalità e <strong>di</strong> inquinamento da<br />

traffico;<br />

• sul patrimonio storico storico-culturale, <strong>di</strong> cui la galleria fa parte, agevolandone la fruizione,<br />

• sull’ambiente urbano, sia per i già citati aspetti connessi al traffico, sia per l’eliminazione <strong>di</strong> una<br />

situazione che oggi costituisce un fattore <strong>di</strong> degrado, percettivo ma anche sociale.<br />

Sotto quest’ultimo profilo l’apertura della galleria, collocata in un contesto a frequentazione concentrata in<br />

determinate fasce orarie, evoca l’esigenza <strong>di</strong> controlli per evitare che si trasformi in un punto <strong>di</strong><br />

aggregazione del degrado sociale<br />

punto <strong>di</strong> informazione turistica<br />

I potenziali effetti <strong>di</strong> questo intervento, positivi, permanenti e <strong>di</strong> rilievo tanto più ampio quanto maggiore<br />

sarà il grado <strong>di</strong> integrazione con gli altri aspetti <strong>di</strong> promozione turistica.<br />

L’intervento verrà a collocarsi in piazza Martiri, punto <strong>di</strong> cerniera tra le aree ad impronta storica lungo il<br />

versante collinare e le aree della città recente nella pianura sottostante.<br />

Questo ruolo strutturale della piazza è consolidato nell’attuale assetto della mobilità (nodo <strong>di</strong><br />

aggregazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> sosta veicolare, terminale dei servizi <strong>di</strong> trasporto pubblico suburbano <strong>di</strong><br />

collegamento verso Torino) e verrà rafforzato nel futuro con l’arrivo della linea <strong>di</strong> metropolitana<br />

automatica.<br />

Per il punto <strong>di</strong> informazione turistica si tratta della localizzazione che meglio si integra con gli altri interventi<br />

<strong>di</strong> promozione turistica e <strong>di</strong> gestione della mobilità. Tra gli altri aspetti Il punto informativo viene connesso<br />

alla linea <strong>di</strong> bus elettrici, che si immette nel centro storico e collega al percorso <strong>di</strong> risalita automatica al<br />

Castello.<br />

recupero dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi<br />

L’impulso che il Progetto <strong>Integrato</strong> intende dare all’attrattività turistica <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> richiede <strong>di</strong> intervenire in una<br />

pluralità <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezioni nell’ambito dei beni storico – architettonici per ovviare alle <strong>di</strong>fficoltà connesse al<br />

latente degrado <strong>di</strong> un patrimonio molto vasto.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 54

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!