Atlante corologico delle piante vascolari della provincia di Cremona

Terofite scapose (T scap): piante erbacee annuali munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie (es.: Setaria glauca).
Le Elofite non presentano sottoclassi.
La figura 5.3 riporta la ripartizione percentuale delle forme di crescita in ciascun gruppo biologico.
5.1. Forme biologiche e unità geo-ambientali
Interessanti considerazioni emergono dal confronto tra gli spettri biologici definibili nell’ambito delle diverse unità geoambientali,
così come specificate nel Capitolo 2, suffragando un’iniziale ipotesi di caratterizzazione floristica distinta. Nei grafici
(Fig. 5.4) è stato inoltre riportato, indicandolo con una riga rossa, il dato provinciale complessivo. Quest’ultimo non è da considerare
come media tra i valori dei singoli spettri biologici, ma come dato in riferimento alla flora complessiva e pertanto non
deve stupire se, ad esempio, la percentuale provinciale delle geofite è maggiore della media dei valori delle tipologie geoambientali,
collocandosi verso valori superiori (media provinciale: 13,4; media tipologie geo-ambientali: 11,5).Tale caratteristica,
anche se con differenze meno marcate, è rilevabile anche per le camefite, rappresentate peraltro da un esiguo numero di
specie complessivo. Ciò sembra ben esprimere per tali forme biologiche la presenza di un contingente floristico piuttosto differenziato
nell’ambito delle singole tipologie geo-ambientali. Nel caso invece di contingenti floristici piuttosto costanti e monotoni
per tutte le tipologie geo-ambientali, la percentuale provinciale è inferiore alla media dei valori delle tipologie geo-ambientali.
È, ad esempio, il caso dalle fanerofite dove le specie ad esse riferibili sono piuttosto costanti in tutta la provincia (media
provinciale: 8,9%; media tipologie geo-ambientali: 10,5%).
Per ciascuna forma biologica, sulla base dei grafici risultanti dall’elaborazione, si possono così esprimere alcune considerazioni:
- Terofite: si evidenziano i dati particolarmente elevati per le piane alluvionali (35%) e le aree nel complesso maggiormente
ribassate; in posizione opposta si colloca il valore riferibile al Pianalto di Romanengo (25%);
- Emicriptofite: i valori sono piuttosto omogenei per tutte le unità geo-ambientali con valori tendenzialmente più elevati per il
Pianalto di Romanengo e i dossi sabbiosi;
- Idrofite:si distingue nettamente il valore riferibile ai Mosi di Crema (7%),mentre i dossi sabbiosi presentano il dato più basso (3%);
- Elofite: i valori sono piuttosto omogenei per tutte le tipologie ad esclusione del Pianalto di Romanengo, probabilmente collegato
alla estesa presenza di suoli argillosi e quindi di ristagni, mentre è di difficile interpretazione il dato riportato per i dossi sabbiosi;
- Geofite: i valori superano quasi sempre il 10% con l’interessante dato dovuto alla maggior percentuale delle piane alluvionali
Fig. 5.4: relazione tra forme biologiche e unità geo-ambientali.
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