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Atlante corologico delle piante vascolari della provincia di Cremona

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7. Gli in<strong>di</strong>ci ecologici<br />

Quando una pianta si trova a vegetare in con<strong>di</strong>zioni naturali in un determinato luogo in<strong>di</strong>ca che quell’ambiente sod<strong>di</strong>sfa le<br />

sue esigenze ecologiche. Ne deriva che la vegetazione sia interpretabile come un importante in<strong>di</strong>catore <strong>delle</strong> con<strong>di</strong>zioni ecologiche<br />

dell’ambiente (PIGNATTI 1980). I valori <strong>di</strong> bioin<strong>di</strong>cazione costituiscono la valutazione numerica del segnale, che ciascuna<br />

specie fornisce, sull’incidenza dei principali fattori ecologici nel determinare le caratteristiche del sito. I sei fattori ecologici<br />

normalmente considerati (ELLENBERG 1974, 1979; ELLENBERG et al. 1992) hanno lo scopo <strong>di</strong> descrivere sinteticamente le con<strong>di</strong>zioni<br />

nelle quali si svolge la vita <strong>delle</strong> <strong>piante</strong> (luce, temperatura, continentalità del clima, acqua, pH, nutrienti). Si crea in tal<br />

modo un iperspazio a sei <strong>di</strong>mensioni, nel quale ogni specie vegetale, componente <strong>di</strong> base degli ecosistemi, può essere inserita<br />

in una posizione determinata dello spazio ecologico. Il metodo <strong>di</strong> bioin<strong>di</strong>cazione introdotto in Italia da Pignatti (PIGNATTI et al.<br />

2001) è imme<strong>di</strong>atamente comprensibile e <strong>di</strong> facile applicazione sebbene i valori numerici per la bioin<strong>di</strong>cazione dei fattori ecologici<br />

sinora <strong>di</strong>sponibili per l’Italia siano da considerare <strong>di</strong> prima approssimazione. Il comportamento rispetto ai sei fattori ecologici<br />

implicati viene sintetizzato me<strong>di</strong>ante una scala numerica per tutte le specie <strong>della</strong> flora. Le scale presentano valori variabili<br />

da 1 a 9 e da 1 a 12:<br />

L= ra<strong>di</strong>azione luminosa (1-12)<br />

T= calore (1-12)<br />

C= continentalità del clima (1-9)<br />

U= umi<strong>di</strong>tà o <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> acqua (1-12)<br />

R= reazione del suolo (1-9)<br />

N= nutrienti (1-9)<br />

I sei fattori ecologici sono stati scelti in rapporto alle risorse essenziali per la vita <strong>delle</strong> <strong>piante</strong>: tre fattori si collegano a parametri<br />

fisici <strong>di</strong> carattere climatico (L,T, C) e tre riguardano la chimica del suolo (U, R, N).<br />

L’utilizzo dei valori <strong>di</strong> bion<strong>di</strong>cazione ha qui trovato applicazione per la valutazione dei rapporti ecologici tra le unità geoambientali<br />

del territorio <strong>provincia</strong>le. Inoltre sono state realizzate mappe <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei singoli fattori ecologici a scala <strong>provincia</strong>le<br />

<strong>di</strong> cui vengono proposte le più significative. Si sottolinea comunque che, seguendo un metodo rigoroso, si dovrebbe<br />

escludere il calcolo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e tra questi in<strong>di</strong>ci; l’uso <strong>delle</strong> me<strong>di</strong>e rappresenta tuttavia un’approssimazione, ritenuta accettabile,<br />

perché consente la possibilità <strong>di</strong> una generalizzazione dei risultati (PIGNATTI et al. 2001).<br />

I valori <strong>di</strong> bioin<strong>di</strong>cazione (da PIGNATTI et al. 2001)<br />

L= valore <strong>di</strong> luminosità. Distribuzione <strong>della</strong> specie in relazione all’intensità luminosa relativa, cioè all’intensità luminosa nell’ambiente<br />

naturale <strong>della</strong> specie nella stagione con il massimo sviluppo fogliare.<br />

1 - ombra densa, fino all’1% <strong>della</strong> luce esterna, ma per brevi perio<strong>di</strong> può salire fino al 30%;<br />

2 - con<strong>di</strong>zioni interme<strong>di</strong>e fra 1 e 3;<br />

3 - <strong>piante</strong> d’ombra, per lo più su valori attorno al 5% <strong>della</strong> luce esterna;<br />

4 - con<strong>di</strong>zioni interme<strong>di</strong>e tra 3 e 5;<br />

5 - <strong>piante</strong> <strong>di</strong> mezza ombra, valori superiori al 10% e per brevi perio<strong>di</strong> anche in piena luce;<br />

6 - con<strong>di</strong>zioni interme<strong>di</strong>e tra 5 e 7;<br />

7 - in generale in piena luce, ma spesso anche con luce ridotta;<br />

8 - con<strong>di</strong>zioni interme<strong>di</strong>e tra 7 e 9;<br />

9 - esposizione al pieno sole in clima temperato con nebulosità frequente;<br />

10 - in pieno sole in stazioni esposte a elevato irraggiamento;<br />

11 - in pieno sole con elevato irraggiamento e clima a scarsa nebulosità;<br />

12 - come sopra, in stazioni nelle quali si aggiunge un effetto <strong>di</strong> riflessione.<br />

T= valore <strong>di</strong> temperatura. Il valore è ricavato dalle me<strong>di</strong>e annue <strong>delle</strong> temperature <strong>delle</strong> aree in cui la specie si trova <strong>di</strong>stribuita.<br />

1 - in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> ambiente freddo, solo in alta montagna oppure con <strong>di</strong>stribuzione artico-alpina;<br />

2 - con<strong>di</strong>zioni interme<strong>di</strong>e fra 1 e 3;<br />

3 - in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> ambiente fresco, in ambiente montano-superiore o subalpino, <strong>della</strong> zona temperato-fredda;<br />

4 - con<strong>di</strong>zioni interme<strong>di</strong>e tra 3 e 5;<br />

5 - specie adattate alle con<strong>di</strong>zioni me<strong>di</strong>e <strong>della</strong> fascia temperata, da noi per lo più in bassa montagna;<br />

6 - con<strong>di</strong>zioni interme<strong>di</strong>e tra 5 e 7;<br />

7 - nella pianura padana oppure ambienti me<strong>di</strong>terraneo-montani ari<strong>di</strong>: eurime<strong>di</strong>terranee;<br />

8 - con<strong>di</strong>zioni interme<strong>di</strong>e tra 7 e 9;<br />

9 - specie me<strong>di</strong>terranee nel bosco sempreverde, macchia e ambienti relativamente freschi: stenome<strong>di</strong>terranee;<br />

10 - specie me<strong>di</strong>terranee <strong>di</strong> stazioni calde;<br />

11 - specie sudme<strong>di</strong>terranee <strong>di</strong> ambienti mesici;<br />

12 - specie sudme<strong>di</strong>terranee <strong>di</strong> stazioni calde e ambienti subdesertici.<br />

C= valore <strong>di</strong> continentalità. La <strong>di</strong>stribuzione geografica <strong>delle</strong> specie interpretata secondo il gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> continentalità.<br />

1 - specie oceaniche (per lo più come <strong>di</strong>sgiunzioni con probabile significato relitto);<br />

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