26 aprile 2007 - Percorso velico-educativo “siamo tutti
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Questa è certamente la parte più difficile: ringraziare chi, e chi prima e chi dopo, va bene<br />
cominciamo da qualche parte, con la speranza che nessuno s’offenda.<br />
Grazie…. a <strong>tutti</strong> coloro che avranno la pazienza di leggerlo.<br />
Grazie a <strong>tutti</strong> i protagonisti di questa storia, ai ragazzi, agli operatori e agli assistenti sociali del<br />
Centro Giustizia Minorile del Lazio e tra loro a Marina Toscani e Carmela Di Giorgio, agli istruttori<br />
della scuola di vela Mal di Mare. Grazie alla Dottoressa Donatella Caponetti, Direttore del CGM<br />
Lazio. Questo percorso ha contagiato <strong>tutti</strong>, obbligandoci ad un confronto serrato, prima ancora che<br />
con gli altri, ognuno con se stesso. Grazie Professore, grazie per essere stato con noi fin dal<br />
principio di questa avventura, di averci accompagnato con una semplicità e una determinazione<br />
che non potevano non contagiarci. Grazie Professor Bollea. Grazie al Dipartimento della Giustizia<br />
Minorile, alla indomabile dottoressa Pesarin che ha fortemente voluto, insieme alla Dottoressa<br />
Viale e all’On Priore, il Protocollo con l’Unione Italiana Vela Solidale; Protocollo che ha permesso<br />
la nascita di questo progetto. Grazie all’Onorevole Giulia Rodano, Assessore allo Sport della<br />
Regione Lazio, che ha sostenuto il progetto e lo ha finanziato. Grazie a Salvatore Carai, Sindaco di<br />
Montalto di Castro, che ha permesso il restauro dell’imbarcazione Rescator. Grazie a A. Maria<br />
Caricato, Dottoressa in pedagogia, la cui consulenza e il cui lavoro sono stati importanti per la<br />
verifica del progetto e la scrittura di questa nostra storia. Grazie a Fabio Paletti, skipper e artigiano<br />
nautico, i ragazzi hanno imparato da lui molte informazioni tecniche e veliche, ma soprattutto<br />
un’amicizia che durerà nel tempo. Grazie a <strong>tutti</strong> coloro che ci hanno manifestato amore in questo<br />
breve viaggio e tra questi Cecilia Mastrantonio e Pietro Barrera, la Comunità Exodus dell’Elba con<br />
cui abbiamo condiviso un paio di splendide giornate, gli ormeggiatori di Porto Azzurro, la<br />
Direzione del Marina di Riva di Traiano, l’amico Marco Tibiletti per le info meteo sempre perfette,<br />
l’amico Giovanni Massone, educatore e marinaio, per i suoi preziosi consigli. Prima di iniziare<br />
ancora un grazie alla città di Napoli, ai primi consensi ricevuti per questa “follia della vela<br />
solidale” dalla Dottoressa Battimelli, Magistrato di sorveglianza del Tribunale di Napoli, dal Dott.<br />
Guida, Direttore dell’I. P.M. di Nisida, dal filosofo Pino Ferraro, da Donatella Trotta, giornalista<br />
del Mattino di Napoli, dall’On. Beppe Gambale e da sua moglie Chiara, lontane sorgenti di questo<br />
lavoro.<br />
Mauro Pandimiglio<br />
Presidente Unione Italiana Vela Solidale, Handy Cup Onlus<br />
Responsabile del Progetto<br />
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