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26 aprile 2007 - Percorso velico-educativo “siamo tutti

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difficili (arrivato con una tutta nera le cuffie non si è spogliato è rimasto quasi tutto il tempo in<br />

piedi a braccia conserte…), invece è tranquillissimo collaborativo e molto preso dall’attività velica.<br />

Il primo giorno di attività<br />

Sandro P.<br />

Neanche a farlo apposta stessa ora stesso minuto di ieri. Abbiamo appena portato a termine una<br />

giornata veramente intensa e faticosa. Per la sveglia non ci sono stati problemi, ad alta voce <strong>tutti</strong><br />

quanti si lamentavano per il freddo sofferto nella notte trascorsa, restando comunque in clima<br />

scherzoso sia fra di loro che nei nostri confronti. Colazione come tante, niente di speciale, il sonno<br />

di solito fa parlare poco e non entusiasma. Arrivati in spiaggia mentre si affrontava la ginnastica<br />

mattutina ho subito notato l’atteggiamento particolare di Mirco: non che si rifiutasse a muso duro<br />

di svolgere gli esercizi che c’erano da fare, ma semplicemente in alcuni momenti neanche a farlo<br />

apposta si estraniava dal lavoro collettivo, dava l’idea di una persona che, se deve fare qualcosa, la<br />

fa unicamente se la ritiene giusta o opportuna in quel istante per se stessa; continuo a parlare su di<br />

lui scansando la logica cronologica del corso della giornata: da una parte il più delle volte come già<br />

detto ha dimostrato questa sua poca familiarità con l’idea di comunità o collettività: poco puntuale,<br />

in disparte, per non dire nascosto quando si tratta di sollevare, armare o disarmare le barche o<br />

magari seduto su materassino gonfiabile mentre <strong>tutti</strong> quanti si stava in cerchio sulla sabbia;<br />

dall’altra ho notato il suo vero lato buono: l’ho visto giocare con il piccolo Marco, proprio perché<br />

vedeva che questo si stava annoiando da solo in disparte o magari semplicemente perché vedeva<br />

che non aveva nulla da fare, l’ho visto concentrarsi per imparare un nodo che non gli veniva, l’ho<br />

visto interrompere una partita di biliardo (a cui è molto affezionato) perché si era convinto di stare<br />

facendo tardi; grandi potenzialità va stimolato e attivato. Ritornando al racconto della giornata, si è<br />

usciti in barca: veramente <strong>tutti</strong> quanti impressionanti sia a livello di impegno quanto di vera è<br />

propria dimestichezza, si trattava per molti della prima uscita in una deriva con alle spalle<br />

comunque davvero poca teoria, meravigliato. A fare il saputello sia in barca che dal gommone ci si<br />

è messo Luigi, non voglio aggiungere nulla sul suo conto, in un momento avrei voluto dargli un<br />

pugno o urlargli di stare zitto, meglio di no penso che sia il classico tipo che non aspetti altro. Per<br />

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