26 aprile 2007 - Percorso velico-educativo “siamo tutti
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fatto tardi divertendomi o che altro, ma per il semplice motivo che Luigi stasera per qualche<br />
assurdo motivo ha deciso di ammortizzare i suoi problemi su di me. Durante questi giorni l’ho<br />
sempre trattato con rispetto, l’ho privato di qualsiasi concessione che non fosse comune a <strong>tutti</strong> è ho<br />
sempre delimitato il rapporto che intercorreva fra di me e lui, mantenendo le distanze nel vero<br />
senso della parola, anche perché come si è già capito sarà pur entro limiti una persona<br />
sopportabile, ma rimane il fatto che non mi va a genio per niente. Si è ripresentato il problema con<br />
la sua ragazza e di conseguenza anche con il cellulare (tutto ciò appena cinque minuti dopo l’ora<br />
per andare a letto); mi chiedeva di fare un’altra telefonata, gliel’ho concessa in vista di eclissare in<br />
breve il problema. Purtroppo terminata la telefonata non era che successo l’incontrario: avrebbe<br />
dovuto tenere il cellulare tutta la notte per riuscire a rispondere alla ragazza quando questa,<br />
tornata a casa, gli avrebbe fatto uno squillo. Neanche il tempo di dirgli che dei cavoli suoi poco me<br />
ne interessava ed ecco che inizia il suo discorso sul rispetto: ”Tu sei una persona che mi ha<br />
rispettato durante questi giorni, io rispetto chi mi rispetta”; poi gli ipocriti sensi di colpa “no, no<br />
vedi tu stai sveglio a causa mia, questo non deve succedere”; e per finire si è buttato sul genere<br />
patetico “ la mia è una situazione delicatissima, io sto qui perché devo pulirmi la fedina penale,<br />
sono uscito dal mio giro, ma comunque lei rimane da sola lontano da me, io ho paura che le possa<br />
succedere qualcosa a causa mia indirettamente ecc. ecc.” Mi sono offerto in <strong>tutti</strong> i modi di aiutarlo<br />
per farlo andare a dormire, ma quel maledetto cellulare me lo doveva dare, e così alla fine<br />
fortunatamente è andata, altrimenti il giorno dopo probabilmente riponendosi il solito problema,<br />
sarebbe aumentato il rischio di farlo tornare a casa, non so per me in primis e per gli altri magari in<br />
se potrebbe essere una liberazione, ma non sicuramente per lui; ho preferito aspettare.<br />
Concludo velocemente sono molto stanco… di tutto questo casino che non sono molto<br />
probabilmente riuscito a esprimere per tutta la sua vera complicatezza, la cosa che mi ha lasciato<br />
un po’ perplesso e a disagio è l’essere rimasto da solo a risolvere una situazione del genere;<br />
nessuno mi ha chiesto di farlo, ma in ogni caso ho agito cosi; forse a ritrovarcisi dentro sarebbe<br />
stato un bivio senza scelta per chiunque… chi svegliavo? Iacopo? Marina? Telefonavo a Mauro per<br />
complicare la situazione? Andavo a dormire? Si forse, si… ma comunque non mi sono sentito di<br />
fare nessuna di queste cose…il sonno mi sta veramente uccidendo nel letto……<br />
30<br />
Lorenzo C.