LA SINDROME DEL CRI DU CHAT - ASPETTI CARATTERISTICI E ...
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La crescita (peso, altezza e circonferenza cranica) del bambino con SCDC<br />
appare ridotta rispetto alla norma. Attraverso uno studio internazionale sono<br />
state elaborate le curve di crescita specifiche per i bambini con sindrome del<br />
cri du chat (consultabili on line sul sito www.criduchat.it oppure sul libretto<br />
pubblicato da ABC, La sindrome del Cri du Chat, 2002 [cfr. 1]), per cui si raccomanda<br />
di confrontare la crescita del bambino con SCDC con le curve di<br />
crescita specifiche piuttosto che con le linee di crescita della popolazione<br />
generale (perchè i due andamenti sono diversi e quindi difficilmente confrontabili<br />
tra loro).<br />
ALIMENTAzIONE<br />
Sono frequentemente riportate difficoltà di alimentazione soprattutto<br />
nei primi anni di vita. Alla nascita la suzione può essere debole<br />
e poco efficace; l’allattamento al seno può essere pertanto difficoltoso.<br />
Nei casi in cui il bambino non riesca ad alimentarsi a sufficienza,<br />
può essere applicato un sondino orogastrico o naso-gastrico per<br />
sostenerne temporaneamente la crescita. In questa prima fase può<br />
essere utile l’aiuto di un logopedista o fisioterapista per cercare la<br />
tettarella più adatta (sia per il biberon sia per la suzione non nutritiva-succhiotto),<br />
per trovare le posizioni più utili per facilitare il pasto e<br />
per fornire le prime stimolazioni oro-facciali per facilitare suzione e<br />
deglutizione.<br />
Successivamente possono comparire difficoltà di coordinazione tra respirazione<br />
e deglutizione (che si manifesta con tosse e disagio del bambino ad<br />
alimentarsi); tali difficoltà sono fisiologiche verso i 5-6 mesi di vita; logopedista<br />
o fisioterapista possono essere un valido aiuto nel caso in cui tali difficoltà<br />
siano marcate e frequenti. In generale può essere utile controllare se le vie<br />
aeree sono libere ed eventualmente aspirare il muco dal naso prima di iniziare<br />
il pasto.<br />
particolare attenzione meritano i passaggi di consistenza dei cibi.<br />
generalmente fino ai 6 mesi il bambino assume solo liquido (latte), verso i 6<br />
mesi vengono introdotti i primi omogeneizzati e le prime pappe semiliquide<br />
(più dense ma omogenee), progressivamente vengono introdotti cibi frullati,<br />
grossolanamente frullati, sminuzzati fino ad arrivare, generalmente verso i 10-<br />
12 mesi ai cibi morbidi a pezzetti (cioè che si sciolgono facilmente). Con le<br />
debite attenzioni e con il parere del pediatra questi tempi possono essere<br />
considerati simili per un bambino con SCDC, anche se ogni caso va valutato<br />
singolarmente. Si consiglia inoltre di introdurre il bicchiere già fin dopo i 12<br />
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