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LA SINDROME DEL CRI DU CHAT - ASPETTI CARATTERISTICI E ...

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questo comportamento, potrà non essere più gradito. Meglio insegnargli<br />

allora ad abbracciare le persone familiari e vicine e a salutare<br />

con la mano, invitandolo a guardare in faccia, la persona meno familiare.<br />

Ricordiamoci inoltre che il bambino o ragazzo è inserito in un contesto<br />

sociale che non necessariamente deve sempre adattarsi alle sue esigenze,<br />

per cui le regole generali della buona educazione valide per tutti i bambini<br />

devono essere valide anche per lui.<br />

2. Creare un ambiente facilitante<br />

Nella prima parte del libro si sono delineate le varie aree di difficoltà del<br />

bambino con SCDC; qui di seguito facciamo particolare riferimento alle difficoltà<br />

di tipo sensoriale. L’ambiente in cui il bambino vive può essere pensato<br />

in modo da risultare meno fastidioso da un punto di vista sensoriale e di conseguenza<br />

più rilassante e facilitante.<br />

DAL PUNTO DI VISTA SONORO<br />

È importante fare attenzione che non ci siano troppi rumori di sottofondo<br />

(es. ronzii, ticchettii...) almeno nella stanza in cui il bambino sta più a lungo.<br />

Se il bambino ha difficoltà a dormire per esempio provate a capire se di notte<br />

ci sono dei rumori che lo disturbano (es. l’acqua che passa nel termosifone..).<br />

Alcuni bambini possono dormire finché ci sono i rumori ambientali abituali, ma<br />

si svegliano quando questi vengono a mancare ed emergono altri rumori sconosciuti<br />

e quindi fonte di paure.<br />

Si ricorda che più rumori esterni ci sono più il bambino tenderà a<br />

fare rumore (per dirigere l’attenzione sul rumore prodotto isolandosi<br />

dagli altri), per cui è utile selezionare gli stimoli (per es. non tenere la<br />

Tv accesa se stiamo parlando). Anche l’inserimento a scuola può<br />

essere difficoltoso proprio perchè la scuola è un ambiente sonoramente<br />

molto disturbante; è importante quindi attuare una serie di<br />

piccoli accorgimenti anche in ambiente scolastico (vedi parte 2° -<br />

Indicazioni per la scuola). In generale poi è utile parlare a voce<br />

bassa, quasi bisbigliando, soprattutto per attrarre l’ attenzione, parlare<br />

con una voce pacata senza sbalzi (cioè evitando di alzare o<br />

abbassare l’intensità o il tono), evitare di urlare (perchè ostacola la<br />

comprensione del linguaggio: il bambino può essere attratto dallo<br />

stimolo acustico ma non ascoltare le parole); evitare anche i luoghi<br />

troppo caotici e creare invece piccoli spazi silenziosi. può<br />

essere utile parlargli con messaggi semplici usando poche parole<br />

e cercando di agganciare lo sguardo. Se ci sono dei rumori che lo<br />

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