LA SINDROME DEL CRI DU CHAT - ASPETTI CARATTERISTICI E ...
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e la posizione seduta con sufficiente equilibrio, possibilmente prima che impari<br />
ad alzarsi in piedi da solo.<br />
può essere utile mettere anche precocemente il bambino seduto per uno-due<br />
minuti sul wc dopo i pasti (lo stomaco pieno determina il riflesso di svuotamento<br />
intestinale) per facilitare nel bambino il formarsi dell’associazione tra il bagno e la<br />
defecazione; successivamente si consiglia di mettere il bambino sul wc (con eventuali<br />
adattamenti per rendere la seduta comoda) ad intervalli regolari di circa 30<br />
min lasciandolo senza pannolino durante il giorno (per questo il lavoro si presta<br />
meglio ad essere fatto in primavera-estate). L’adattamento al water e la possibilità<br />
di togliere il pannolino viene solitamente acquisita con questo tipo di lavoro<br />
anche se i tempi possono essere diversi da bambino a bambino.<br />
SvILUppO pSICOMOTORIO<br />
E <strong>DEL</strong> LINgUAggIO<br />
Lo sviluppo psicomotorio appare gravemente ritardato nei bambini affetti da<br />
SCDC anche se le ricerche recenti mettono in evidenza risultati più positivi ed<br />
ottimistici rispetto al passato. [cfr 19, 20]. In particolare risultano discriminanti le<br />
modalità di allevamento del bambino: nelle prime ricerche erano stati osservati<br />
bambini e ragazzi istituzionalizzati mentre nelle ricerche successive sono stati<br />
osservati bambini allevati in famiglia e precocemente inseriti in progetti terapeutici;<br />
questi ultimi presentano uno sviluppo psicomotorio e cognitivo migliore. [ cfr.<br />
6, 8]. Questo già suggerisce che la gravità del danno genetico non è l’unico fattore<br />
importante, l’ambiente gioca un ruolo cruciale nello sviluppo del bambino.<br />
Nello studio di Mainardi e coll. 2001 [cfr. 6], attraverso la somministrazione<br />
della scala di Denver in 80 bambini affetti da SCDC, si è potuto evidenziare<br />
che il 50% dei bambini sta in piedi da solo con sostegno a 21 mesi, cammina<br />
da solo a 3 anni (e il 95% cammina entro gli 8 anni), il 50% dei bambini<br />
afferra oggetti a 9 mesi e mangia da solo a 4 anni; il 50% inoltre dice papà e<br />
mamma a 3 anni e combina due parole a 5 anni.<br />
Con poche eccezioni i bambini con SCDC camminano autonomamente<br />
seppur con ritardo nell’acquisizione di tale competenza. Anche questo fatto<br />
suggerisce che la priorità dell’intervento fisioterapico non sia la verticalizzazione<br />
(es. utilizzo della statica) e il raggiungimento della deambulazione, quanto la<br />
promozione di una buona organizzazione motoria che si esprimerà attraverso<br />
le capacità di movimento finalizzato (strisciamento-gattonamento e passaggi<br />
posturali) che saranno propedeutiche alla capacità di camminare autonomamente<br />
in modo più armonico. Le maggiori difficoltà si osservano invece nella<br />
coordinazione dinamica dei movimenti e nelle capacità fino-motorie.<br />
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