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Aeronautica & Difesa - Gennaio 2011 - ELT

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Nella pagina accanto, sopra: vista dell’Eurofighter EF-2000 “Typhoon” con le carenature subalari<br />

dedicate ad ospitare i “chaff” ed i “flare”; in fondo alla pagina, a sinistra: uno schema della distribu -<br />

zione delle principali antenne ed apparati del sistema EuroDASS “Praetorian” e degli altri sistemi<br />

sulla cellula del “Typhoon”; a destra: il sensore posteriore del sistema d’allarme missilistico (Rear<br />

Missile Warning Antenna). Qui sotto, a sinistra: l’antenna anteriore d’allarme missilistico posta sul<br />

bordo d’entrata alare; a destra: la Towed Radar Decoy (civetta rimorchiata) per ingannare i radar.<br />

Al centro, il “chi fa cosa” dell’EuroDASS. In basso: a sinistra, il contenitore di ECM/ESM sulla “tip”<br />

dell’estremità alare sinistra e, a destra, l’alloggiamento del sistema Towed Decoy su quella destra.<br />

gi fanno parte Elettronica (che ha<br />

circa il 40% della partecipazione italiana),<br />

Selex Galileo, la tedesca<br />

EADS-Germany e la spagnola Indra.<br />

Nell’ambito del consorzio assume<br />

particolare rilevanza la presenza<br />

dell’azienda romana Elettronica, che<br />

apporta il suo know-how a livello di<br />

eccellenza mondiale nel campo della<br />

guerra elettronica e più specificamente<br />

nel sistemi ECM di jamming.<br />

Il “Praetorian” ha la caratteristica di<br />

offrire al caccia una protezione “sferica”,<br />

priva di “coni d’ombra”, cioè indipendente<br />

dalla direzione dalla<br />

quale proviene la minaccia, e, grazie<br />

alle sue tecnologie, offre una percentuale<br />

molto bassa di falsi allarmi.<br />

Si tratta della più estesa soluzione<br />

di questo tipo presente su un aereo<br />

da combattimento attuale, con 20<br />

unità principali (LRI, Line Replaceable<br />

Items), 16 antenne, dieci radomi<br />

ed elementi accessori minori. Questi<br />

apparati sono distribuiti in varie parti<br />

della cellula del “Typhoon”, con i<br />

sensori d’allarme laser in prossimità<br />

del posto di pilotaggio, le LRI nella<br />

fusoliera, i sensori d’allarme missilistico<br />

alla radice del bordo d’entrata<br />

alare, dispositivi ESM/ECM nel fuso<br />

all’estremità alare sinistra ed il complesso<br />

Towed Radar Decoy composto<br />

da due “civette” rimorchiate in<br />

quello di destra. Sul bordo d’uscita<br />

alare inferiore vi sono due eiettori di<br />

flare (inganni anti-missili con guiga<br />

La ripartizione delle competenze<br />

all’infrarosso), in prossimità della fusoliera,<br />

e, più vicini alle estremità<br />

alare, due distributori di chaff (i dipoli<br />

antiradar). Ai lati della coda vi<br />

sono altri due sensori d’allarme laser<br />

ed alla base della deriva, sopra gli<br />

ugelli di scarico, vi è l’antenna posteriore<br />

dell’allarme missilistico costituto<br />

da un radar doppler.<br />

C. T.<br />

Febbraio <strong>2011</strong> AERONAUTICA & DIFESA 41

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