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<strong>L'Azione</strong> 20 OTTOBRE 2<strong>01</strong>2 >INCHIESTA<<br />

3<br />

I giovani dopo... la maturità<br />

Tre esperienze tra l'Università ed il lavoro per realizzare la persona<br />

di MARCO ANTONINI<br />

Con l’arrivo del mese di ottobre molti diciannovenni<br />

fabrianesi avranno a che fare, per<br />

la <strong>prima</strong> volta, con l’Università. Sono molti,<br />

infatti, quelli che decidono di proseguire gli<br />

studi dopo la maturità. La crisi economica non aiuta più<br />

di tanto. Tasse, libri, trasporto, af tto di una camera…<br />

le spese aumentano in continuazione, per non parlare di<br />

chi, invece che Ancora o Macerata, sceglie una facoltà<br />

nella Capitale, a Firenze o a Milano. Eppure c’è sempre<br />

più voglia di studiare e di ampliare il proprio bagaglio<br />

culturale. La vita universitaria è un’esperienza importante<br />

nella formazione della personalità di ogni individuo.<br />

AL SERVIZIO DELLA GENTE<br />

Cristina Romei (nella foto), ha frequen-<br />

tato l’Istituto Tecnico Commerciale<br />

di Fabriano. Anche lei, con la sua<br />

spontaneità ed emozione racconta<br />

l’esperienza che cambia la vita.<br />

“L’esame di maturità è stata<br />

un’avventura. Io ho avuto più<br />

ansia nel preparare la tesina che<br />

del sapere tutto di ogni materia,<br />

era più importante che all’esame<br />

rappresentassi me stessa e le mie<br />

idee e che il voto rispecchiasse il<br />

più possibile la maturità di giudizio e<br />

pensiero raggiunta a diciotto anni piuttosto<br />

che la capacità di ricordarsi nozioni a memoria”. Ora è iscritta<br />

all’Università degli Studi di Macerata nel corso di “Teorie,<br />

Culture e Tecniche del Servizio Sociale”. Una facoltà impegnativa<br />

di cui ci sarà sempre più bisogno in futuro. “L’ho<br />

scelta perché da sempre mi è piaciuta l’idea di essere utile e<br />

al Servizio (parola che mi piace tantissimo) delle persone.<br />

Ho cominciato a fare l’educatrice all’Azione Cattolica quando<br />

avevo quindici anni e da lì mi è cominciato ad entrare in<br />

testa questo termine. Ogni cosa che ho fatto dopo, anche la<br />

rappresentante d’istituto, l’ho vissuta come un servizio per gli<br />

altri. Questa idea aiuta a dare il massimo senza sentirsi troppo<br />

importante, perché al centro della questione c’è la “felicità”<br />

delle persone per cui ti impegni. L’idea di saperne sempre<br />

di più su come aiutare gli altri, perché e quali mezzi sono<br />

IMPARARE<br />

PER LAVORARE<br />

Gli ultimi dati forniti dall’Istat<br />

riguardo al 2<strong>01</strong>2 (secondo<br />

trimestre dell’anno) non<br />

lasciano dubbi: la disoccupazione<br />

giovanile, dei ragazzi<br />

dai 15 ai 24 anni, è al 33,9%<br />

e ha toccato il suo massimo<br />

dal 1992.<br />

In questa prospettiva, viene<br />

spesso consigliato ai giovani<br />

di specializzarsi in maniera<br />

sempre più precisa, sviluppando<br />

competenze speci che<br />

spendibili sul lavoro: sapere<br />

o saper fare quel qualcosa<br />

in più, possibilmente con<br />

certi cazione, che distingua<br />

il mio curriculum da quello<br />

degli altri.<br />

L’UNIVERSO<br />

DEI CORSI<br />

DI FORMAZIONE<br />

Rivolti a giovani diplomati e<br />

laureati, i corsi costituiscono<br />

di fatto un mezzo utile<br />

attraverso cui connettere la<br />

propria formazione con il<br />

mondo del lavoro; un collegamento<br />

necessario e spesso<br />

mancante. A pagamento<br />

presso enti di formazione<br />

privati o finanziati dalla<br />

Provincia, dalla Regione o<br />

dal Fondo Sociale Europeo<br />

(FSE) offrono la possibilità<br />

di acquisire competenze<br />

spendibili immediatamente<br />

nel mondo del lavoro. Al<br />

Centro per l’Impiego, l’Orientamento<br />

e la Formazione<br />

ci sono continue richieste<br />

per corsi di Assistente alla<br />

poltrona o Videoterminalista;<br />

soprattutto gli adulti, invece,<br />

ricercano corsi da OSS.<br />

Queste possibilità, poi, sono<br />

sempre più spesso riservate<br />

anche a categorie speci che<br />

come disoccupati, lavoratori<br />

in mobilità o in cassa integrazione.<br />

Accanto a corsi nettamente<br />

professionalizzanti come<br />

questi, poi, esiste l’Alta<br />

Formazione: ogni anno la<br />

Regione Marche stanzia dei<br />

fondi per nanziare una serie<br />

di corsi di perfezionamento e<br />

master universitari ai giovani<br />

che ne fanno richiesta.<br />

Per coloro invece che cercano<br />

subito un collegamento con il<br />

mondo del lavoro molto utili<br />

sono le borse: anche in questo<br />

caso Provincia e Regione,<br />

stanziano fondi per giovani<br />

diplomati e laureati affinché<br />

sviluppino un progetto,<br />

messi a disposizione dalle istituzioni mi alletta e sicuramente<br />

mi saranno utili in seguito”. La vita universitaria lontano da<br />

casa mette alla prova quotidianamente. Dalle pulizie in casa<br />

ai pasti. Tutto cambia. “Per ora penso che sia una grande<br />

prova da superare. Certo già da subito lo studio e le lezioni<br />

occupano molto tempo, ma bisogna anche sapersi prendere<br />

le giuste pause per fare conoscenze! Effettivamente le tasse<br />

universitarie sono aumentate e i servizi diminuiti, anche se<br />

confrontandomi con i miei coetanei ho scoperto che la mia<br />

università è tra quelle con la retta più bassa”. Una spesa gravosa,<br />

troppo, per tante famiglie del comprensorio che fanno<br />

sacri ci per permettere ai gli di studiare.<br />

IL PALLINO DELL’INFORMATICA<br />

Gabriele Cofani (nella foto) vive a Marischio e n da piccolo<br />

aveva le idee chiare. “C’è sempre una cosa che si vuole fare<br />

nella vita. Alle elementari volevo diventare archeologo, poi artista<br />

e inventore, in ne volevo entrare nel campo dell’informatica.<br />

Per questo motivo ho scelto proprio la sezione informatica<br />

all’Istituto Tecnico Industriale “Aristide Merloni”. L’esame di<br />

maturità è andato bene, ma sarebbe potuto andare meglio: mi<br />

aspettavo l’orale più dif cile dello scritto e invece mi sono<br />

ritrovato a fare il colloquio quasi perfetto, mentre le prime tre<br />

prove non proprio come volevo. Ora frequento la facoltà di<br />

“Ingegneria informatica e dell’automazione” all’Università<br />

Politecnica delle Marche in Ancona. Mi sono iscritto perchè<br />

alle superiori mi sono convinto, anche grazie ai professori<br />

che ho avuto e che erano veramente bravi, di quello che già<br />

mi piaceva fare. La vita universitaria mi piace è quella che fa<br />

per me! Mi organizzo e mi gestisco la vita come un “puzzle”:<br />

dallo studio, al cucinare che ho imparato la settimana <strong>prima</strong> di<br />

partire anche con incidenti e prove fatte da solo, no alle uscite<br />

con gli amici! Ancona si può de nire<br />

una città universitaria anche se<br />

alcuni collegamenti di trasporto<br />

pubblico non sono messi<br />

molto bene. Forse l’unica<br />

cosa che manca è un paio<br />

di autobus durante la notte<br />

e con più fermare visto che<br />

non compre nemmeno tutta<br />

la città. A volte, poi, i miei<br />

compagni devono abbandonare<br />

le lezioni <strong>prima</strong> del<br />

previsto causa orari dei treni”.<br />

presentato in precedenza, in<br />

un’azienda oppure af nché<br />

acquisiscano esperienza in<br />

una determinata mansione.<br />

Ma un ragazzo appena uscito<br />

dalla scuola o dall’università<br />

conosce le possibilità che<br />

vengono messe a sua disposizione?<br />

Anche se volesse<br />

subito indirizzarsi verso il<br />

mondo del lavoro: sarà in<br />

grado di districarsi da solo<br />

tra gli invii di curricula, gli<br />

annunci su siti specializzati<br />

e il tanto temuto colloquio?<br />

Per aiutare i ragazzi in questo<br />

dif cile momento della loro<br />

vita, il Centro per l’Impiego<br />

DAL MILITARE<br />

ALL’OSPEDALE<br />

Stefano Silvi (nella foto), della<br />

piccola frazione di S. Donato,<br />

ha vissuto una esperienza del<br />

tutto originale. Già negli anni<br />

passati pensava di approfondire<br />

gli studi nell’area sanitaria, ma con<br />

l’orientamento al Liceo Scienti co<br />

“Volterra” scopre l’opportunità de lla carriera militare. “Al<br />

primo colloquio vengo respinto perché supero di un chilo il<br />

peso massimo consentito. Faccio ricorso e intanto mi dedico<br />

alla maturità. E’ stato un periodo molto stressante anche perché<br />

la preparazione agli esami che abbiamo avuto non è stata<br />

sempre adeguata. Il giorno dopo l’esame ero già a studiare<br />

per l’Accademia Navale di Livorno, dove mi presentavo con<br />

sei chili in meno!”. Qui Stefano ha effettuato prove pratiche<br />

come la corsa, il salto in alto, nuoto e prove orali di diverse<br />

discipline. “Anche qui sono stato respinto. I ritmi diversi e<br />

inimmaginabili dell’Accademia non mi hanno aiutato. L’impatto<br />

è stato veramente duro. Non ero idoneo e mi sono sentito<br />

moralmente a pezzi perché la Commissione è stata pesante:<br />

sembrava di stare con delle macchine senza sentimenti!” Ma<br />

l’estate porta consiglio e il giovane, convinto di aver fatto un<br />

passo più grande di lui, torna a dedicarsi alla sua passione di<br />

sempre: la medicina. “Ero indeciso tra la facoltà di Ostetricia<br />

e Fisiopatologia cardiocircolatoria. Scelgo di dedicarmi alla<br />

professione medica più positiva che c’è e mi iscrivo ai test di<br />

ammissione ad Ostetricia presso l’Università “La Sapienza”<br />

di Roma”. Anche qui, in poche settimane, si è concentrata<br />

tutta la preparazione di Stefano che per ottenere quel posto<br />

doveva classi carsi tra i primi trenta su centosessanta ragazzi<br />

che provavano a superare le selezioni. “Su ottanta domande<br />

ne ho risposte 74. Ero convinto di avercela fatta perché mi<br />

sembrava il tutto abbastanza facile! I risultati ci sono arrivati<br />

circa una settimana dopo. Ho pianto dall’emozione quando ho<br />

visto che ero arrivato quarto! E’ stata una grossa soddisfazione...”.<br />

Dopo tanti ostacoli, nalmente, Stefano ce l’ha fatta.<br />

Ora l’aspetta l’Ospedale Sant’Andrea di Roma dove inizierà<br />

gli studi tra poche settimane.<br />

Intanto la vita universitaria va organizzata: “Sto cercando<br />

casa anche se i prezzi sono alti. Non è facile studiare lontano<br />

da casa quando tutto ha un prezzo notevole! Prima di tutto<br />

viene lo studio”.<br />

organizza dei brevi corsi di<br />

orientamento al lavoro nei<br />

quali si insegna ad individuare<br />

il proprio obiettivo<br />

professionale, a scrivere il<br />

Cv, ad attuare una ricerca<br />

pro cua e ad affrontare, in-<br />

ne, un colloquio in maniera<br />

più consapevole.<br />

Un progetto con Radio Gold<br />

I giovani e la formazione, i giovani e il loro futuro. Il progetto<br />

radiofonico è seguito da Gigliola Marinelli (presidente<br />

di Fabriano Bell@Eventi e responsabile direzionale di<br />

Radio Gold) e da Sergio Solari (tra i promotori). La radio<br />

in mano agli studenti con “Young News by Radio Gold”.<br />

L’iniziativa ha preso il via il 12 ottobre e si protrarrà no<br />

al 15 maggio dell’anno prossimo negli studi di Radio Gold<br />

in viale Sera ni 69. L’universo della radiocomunicazione<br />

può concorrere ad attivare percorsi formativi sulla padronanza<br />

espressiva e comunicativa, sull’uso delle tecnologie<br />

e sulla conoscenza del mezzo radiofonico. Per chi fosse<br />

interessato a questa esperienza è arrivato il momento di<br />

tentare il salto. Il Liceo Scienti co “Volterra” (con in primis<br />

la preside Adriana Verdini e alcuni insegnanti) ha sensibilizzato<br />

gli studenti, e così è nato il binomio. Tra gli altri<br />

obiettivi di Radio Gold e del Liceo Scienti co “Volterra”,<br />

gurano la promozione e la partecipazione dei giovani ad<br />

esperienze di associazionismo per il volontariato. Radio<br />

Gold solleciterà, in particolare, la creatività dei giovani<br />

delle scuole mediante un vero e proprio corso. Le lezioni<br />

saranno divise in trenta minuti di dizione con Simona Di<br />

Leo, in trenta minuti di linee generali di giornalismo con<br />

Alessandro Moscè, in un’ora di lettura e stesura di articoli,<br />

nonché nella registrazione del Tgr confezionato direttamente<br />

dagli studenti. Gigliola Marinelli, durante l’evoluzione<br />

del progetto, spiegherà come si costruiscono i fondamenti<br />

Questo è solo una piccola<br />

fetta del complesso mondo<br />

che si apre davanti ai giovani<br />

oggi. Sono piccoli strumenti<br />

che potrebbero essere utili,<br />

soprattutto a fronte dei dati<br />

sulla disoccupazione giovanile<br />

che ci vengono forniti.<br />

Marika Ragni<br />

Lo studio di Radio Gold<br />

di una radio, di un palinsesto e di una programmazione di<br />

lunga e media durata. La redazione di “Young News by<br />

Radio Gold” sarà costituita da un numero massimo di otto<br />

ragazzi selezionati in base alle loro attitudini e conoscenze.<br />

In seguito, alla luce delle risorse disponibili, la redazione<br />

provvederà a de nire i diversi ruoli al suo interno perché il<br />

progetto venga portato a compimento. Pertanto gli studenti<br />

saranno inseriti nello staff della radio, andranno alle conferenze<br />

stampa, parteciperanno agli eventi, svolgendo un<br />

vero e proprio lavoro di squadra. Il tutto fuori dall’orario<br />

scolastico. Una full immersion di sette mesi nell’epoca<br />

dello short message sempre più incentrata sulla necessità<br />

di comunicare istantaneamente. Si è purtroppo persa la<br />

voglia di prendersi il proprio tempo, di scoprire e ricercare<br />

i contenuti. Radio Gold ha intenzione di ripartire da qui.<br />

Alessandro Moscè<br />

03 inchiesta.<strong>indd</strong> 2 17/10/12 10.51

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