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Vol 10 - N° 1 - AIDA

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frequenti nel sesso femrninile, con un rapporto F/ M = da 3/ 1 a<br />

5/ 1. La maggior parte degli ACI viene notata in epoca postnatale,<br />

anche la metà di essi può essere già vi ibile alla na cita<br />

. Le dimensioni degli ACI sono variabili: da lesioni puntiformi<br />

a forme estese che intere sano ampi territori.<br />

L'anamnesi e l'aspetto clinico permettono, nella maggioranza<br />

dei casi, di porre la diagnosi senza la ne ce ità di esami complementari<br />

impegnativi. È soprattutto la rapida espansione<br />

della lesione che conferma il sospetto diagnostico. Dopo l'esordio<br />

gli ACI si sviluppano rapidamente in diametro e in volume<br />

fino al 4°_6° mese di vita, rarament fino al 9°-12° me e.<br />

ella fase di stato gli ACI assumono tre a petti clinici: superficial<br />

, sottocutaneo (profondo) e misto. Queste denominazioni<br />

classiche sono d'interesse limitato in quanto lesioni superficiali<br />

o profonde hanno un identico significato biologico e corripondono<br />

ad una stessa immagine istologica, solo più o meno<br />

estesa nel derma e nell'ipoderma; quindi, per chiarezza dovrebbero<br />

es ere oppresse. In fase di stato, la forma superficiale,<br />

il co iddetto "angioma tuberoso", si presenta come una<br />

tumefazione cupoliforme di colorito rosso o rosso vinoso, più<br />

o meno lobulata, calda al tatto, di consistenza elastica o duroelastica,<br />

che aumenta leggermente di volume e consistenza<br />

sotto sforzo o durante il pianto e che non si vuota alla presione<br />

(Fig. 1). Dopo qualche mese di apparente<br />

stabilità la lesione comincia a regredir<br />

; i primi segni compaiono al centro con<br />

piccole aree più chiare che progrediscono<br />

in senso centrifugo dando un aspetto più<br />

pallido alla lesione che contemporaneamente<br />

diminuisce di consistenza, comincia<br />

ad afflosciarsi, diventa meno calda e più<br />

molle. La regressione spontanea si completa<br />

di norma verso i 5-7 anni, ma nelle lesioni<br />

piLI piccol già ai 3-4 anni (Fig. 2).<br />

La r gressione spontanea degli ACI lascia<br />

e iti minimi in circa la metà dei casi, può<br />

dare luogo a sequ le di varia entità (cicatrici,<br />

teleangectasie, chiazze ipoelastiche<br />

gialla tre, ecc.) soprattutto all'estremo<br />

cefalico. È difficile prevedere la qualità del<br />

risultato finale , normalmente le lesioni più<br />

piccole hanno un esito migliore e le lesioni<br />

profonde danno più difficilmente esiti che alterino la tessitura di superficie della<br />

pelle [12-131.<br />

Oltre all'alterazion estetica, l'ACI può ulcerarsi, dar luogo ad emorragie [Fig. 31. , a<br />

o truzione delle vie respiratorie e digestive [14]. In ACI tuberosi che regrediscono rapidamente<br />

si può formare un'escara con esito cicatriziale. Nelle regioni perioculari si<br />

possono avere disturbi della vista (es. ambliopia) [15,161. Un ACI a localizzazione laringea<br />

può dare polmonite "ab inge ti " e soffocamento. Anche se, data la loro natura<br />

biologica, gli ACI non si associano quasi mai a malformazioni, è di recente descrizione<br />

la Sindrome PHACES, acronimo inglese che significa: malformazione della fossa<br />

posteriore del cervello, emangiomi, anomalie arteriose, coartazione dell'aorta e difetti<br />

cardiaci, anomalie oculari, atresia sternale e del rafe mediano sopraombelicale [20].<br />

31<br />

I<br />

o!-GGIORNAMENTI<br />

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