I.B.L. Indice di Biodiversità Lichenica - SIRA
I.B.L. Indice di Biodiversità Lichenica - SIRA
I.B.L. Indice di Biodiversità Lichenica - SIRA
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
1. Il biomonitoraggio ambientale<br />
1.1 Generalità<br />
IL BIOMONITORAGGIO AMBIENTALE<br />
Il monitoraggio dell’inquinamento dell’aria è una delle problematiche più complesse nel<br />
campo della salvaguar<strong>di</strong>a ambientale. Nonostante la normativa preveda limitazioni sempre<br />
più severe delle concentrazioni al suolo degli inquinanti, la quantità delle sostanze emesse<br />
in atmosfera è ancora molto elevata, e in alcuni casi è destinata ad aumentare. Sono<br />
causa <strong>di</strong> tale aumento l’incremento demografico, le attività a esso connesse, lo sviluppo<br />
della produzione industriale e per la costante crescita del fabbisogno energetico. La presenza<br />
<strong>di</strong> sostanze inquinanti in atmosfera ha grande rilevanza nei <strong>di</strong>stretti industriali e nelle<br />
aree urbane densamente popolate, oltre a determinare effetti a scala più ampia, sia transfrontaliera<br />
sia globale.<br />
L’inquinamento,espresso in termini <strong>di</strong> concentrazioni misurate strumentalmente,è <strong>di</strong> semplice<br />
definizione operativa, ma il suo monitoraggio è complesso, per i seguenti motivi:<br />
- le concentrazioni <strong>di</strong> inquinanti in atmosfera sono molto variabili nello spazio e nel tempo,<br />
il che implica stu<strong>di</strong> condotti su base statistica, per lunghi perio<strong>di</strong>, e con dense reti <strong>di</strong><br />
punti <strong>di</strong> misura;<br />
- gli alti costi degli strumenti ne limitano fortemente il numero, per questo i dati strumentali<br />
hanno spesso una scarsa qualità statistica, nonostante la precisione delle singole<br />
misure;<br />
- la strumentazione normalmente utilizzata rileva un numero esiguo <strong>di</strong> sostanze inquinanti;<br />
- un monitoraggio puramente strumentale non permette <strong>di</strong> rilevare gli effetti dell’inquinamento<br />
sugli ecosistemi, in particolare quelli sinergici <strong>di</strong> più inquinanti.<br />
Il biomonitoraggio invece permette <strong>di</strong> stimare gli effetti biologici dell’inquinamento. Le<br />
tecniche <strong>di</strong> biomonitoraggio producono dati biologici: misure <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità, <strong>di</strong> variazioni<br />
nell’assetto morfologico, fisiologico o genetico degli organismi, misure delle concentrazioni<br />
<strong>di</strong> sostanze negli organismi. Essi hanno un interesse intrinseco, in<strong>di</strong>pendente dall’eventuale<br />
correlazione con dati strumentali <strong>di</strong> inquinamento. Il biomonitoraggio non utilizza<br />
gli organismi come centraline, né fornisce stime <strong>di</strong> una non meglio definita qualità dell’aria:<br />
esso misura deviazioni da con<strong>di</strong>zioni normali <strong>di</strong> componenti degli ecosistemi reattivi all’inquinamento,utili<br />
per stimare gli effetti combinati <strong>di</strong> più inquinanti sulla componente biotica.<br />
Il biomonitoraggio non è alternativo rispetto a quello strumentale, ma è un campo <strong>di</strong><br />
ricerca autonomo, che può fornire informazioni importanti per il monitoraggio dell’inquinamento,<br />
in<strong>di</strong>viduando possibili zone a rischio e ottimizzando la localizzazione degli strumenti<br />
<strong>di</strong> misura.<br />
Le variazioni ecologiche indotte dall’inquinamento sull’ambiente possono manifestarsi a<br />
tre livelli <strong>di</strong>fferenti:<br />
- accumulo delle sostanze inquinanti negli organismi;<br />
- mo<strong>di</strong>ficazioni morfologiche o strutturali degli organismi;<br />
- mo<strong>di</strong>ficazioni nella composizione delle comunità animali e vegetali.<br />
3