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CONGRESSO NAZIONALE - Avenue media

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XXii congresso nazionale aims - Parma, 21-24 ottobre 2012<br />

66<br />

a b s t r a c t b o o k<br />

Movimenti ritmici nel sonno correlati ad eventi respiratori e successivi a ictus ischemico: caso<br />

clinico con videoregistrazione.<br />

M.Maestri, S. Fulda, I. Pisarenco, G. Bianco, P.<br />

Agazzi, M. Manconi<br />

Centro di medicina del Sonno ed<br />

Epilettologia, Neurocentro della Svizzera<br />

Italiana, Ospedale Civico di Lugano, Lugano,<br />

Svizzera<br />

I movimenti ritmici in sonno compatibili con<br />

body e head rolling sono in genere nel<br />

bambino o nel soggetto adulto con problemi<br />

comportamentali o psichiatrici. Sono stati<br />

descritti nella transizione veglia-sonno, ma<br />

anche in corrispondenza di fluttuazioni del<br />

sonno ed associati ad altri disturbi del<br />

movimento nel sonno. Non abbiamo<br />

evidenziato in letteratura casi di associazione<br />

con disturbi respiratori in sonno.<br />

Descriviamo qui il caso clinico di una paziente<br />

di 63 anni, con numerosi fattori di rischio<br />

cardiovascolari, che ha presentato una<br />

emisindrome sensitivo-motoria a sinistra<br />

dovuta ad un ictus ischemico in sede pontina<br />

<strong>media</strong>na e para<strong>media</strong>na destra. Ha<br />

presentato un ottimo recupero funzionale a 3<br />

mesi, in assenza di deficit all’esame<br />

neurologico.<br />

La valutazione polisonnografica in acuto ha<br />

evidenziato una sindrome delle apnee<br />

ostruttive nel sonno di entità medio-grave e<br />

movimenti periodici agli arti inferiori, in<br />

assenza di ulteriori alterazioni. Nella<br />

valutazione a 3 mesi, la paziente ha<br />

evidenziato la comparsa di un disturbo<br />

motorio ritmico in sonno compatibile con<br />

“body e head rolling” (20 episodi, < 30 s)<br />

associati ad arousal o risvegli al termine di<br />

apnee, presenti sia in sonno NREM che REM,<br />

di cui presentiamo il video. Il disturbo<br />

motorio ritmico non era presente<br />

anamnestica prima dello stroke e quindi<br />

ipotizziamo che possa essere correlato alla<br />

lesione pontina e potrebbe fornire elementi<br />

per una migliore definizione della patogenesi<br />

ed dei circuiti che generano i movimenti.<br />

Inoltre, l’associazione con un disturbo<br />

respiratorio in sonno non era stata<br />

precedentemente descritta<br />

Efficacia del pramipexolo a rilascio prolungato nella gestione dell’augmentation nella sindrome<br />

delle gambe senza riposo.<br />

M.Maestri 1 , S. Fulda 1 , C. Bassetti 1,2 , M.<br />

Manconi 1<br />

1Centro di Medicina del Sonno ed<br />

Epilettologia, Neurocentro della Svizzera<br />

Italiana, Lugano<br />

2 Dipartimento di Neurologia, Ospedale<br />

Universitario, Inselspital Berna<br />

Nei pazienti con sindrome delle gambe senza<br />

riposo (RLS) , il trattamento di prima scelta è<br />

rappresentato dai dopaminoagonisti.<br />

Tuttavia nella terapia cronica si verificano<br />

alcune complicanze, non sempre facili da<br />

diagnosticare, come la perdita di efficacia, la<br />

progressione della RLS con l’età, ma<br />

soprattutto il fenomeno di augmentation.<br />

L’augmentation, definita come la comparsa di<br />

sintomi piú gravi e diffusi anche ad altre parti<br />

del corpo, con un anticipo dell’orario, dopo<br />

un periodo di buona risposta farmacologica è<br />

attualmente il principale problema<br />

terapeutico nella RLS e non ci sono allo stato<br />

attuale linee guida per il suo trattamento.<br />

Descriviamo quindi 7 pazienti giunti alla<br />

nostra osservazione con una augmentation<br />

clinicamente significativa durante<br />

trattamento dopaminergico. In tutti e 7 i<br />

pazienti, abbiamo ottenuto un miglioramento<br />

clinico importante con scomparsa del<br />

fenomeno con l’utilizzo di pramipexolo a<br />

lento rilascio al posto di una terapia<br />

dopaminergica a breve emivita.<br />

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