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Cardiologia negli Ospedali n° 191 Gennaio / Febbraio 2013 - Anmco

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Ultrasuoni<br />

L’ecocardiografia rappresenta una<br />

diagnostica cardiovascolare di base<br />

che si propone come equivalente<br />

al tracciato ECG di 40 anni fa. Si<br />

stanno sviluppando sistemi portatili<br />

miniaturizzati che nel prossimo futuro<br />

consentiranno l’estensione della<br />

diagnostica di primo livello a tutti<br />

pazienti. La diagnostica più avanzata<br />

con capacità 3D e la diagnostica<br />

transesofagea sono a disposizione dei<br />

laboratori di 3° livello per la definizione<br />

dei casi più complessi. Si sono sviluppate<br />

competenze superspecialistiche di<br />

ecocardiografia interventistica per<br />

l’affiancamento delle procedure<br />

interventistiche e cardiochirurgiche<br />

(TAVI, clip mitraliche, Amplatzer,<br />

plastica mitralica) nell’ambito di<br />

Heart Team multidisciplinari nei quali<br />

operano emodinamisti, elettrofisiologi,<br />

bioingegneri, cardiochirurghi,<br />

chirurghi vascolari, ecocardiografisti e<br />

cardioanestesisti.<br />

RM cardiaca<br />

La metodica è multiruolo perchè<br />

consente una valutazione morfofunzionale<br />

cardiovascolare senza i<br />

vincoli della finestra acustica degli<br />

ultrasuoni, consente una accurata<br />

valutazione della perfusione miocardica<br />

senza esporre a radiazioni ionizzanti<br />

come in cardiologia nucleare,<br />

consente la valutazione dell’origine<br />

dei rami coronarici e la diagnostica<br />

delle patologie dei grandi vasi (aorta<br />

e arteria polmonare) senza esporre<br />

a radiazioni ionizzanti ed a mezzo di<br />

contrasto nefrotossico. Le capacità di<br />

differenziazione tissutale rendono la<br />

metodica lo standard di riferimento<br />

per la definizione del miocardio<br />

vitale nella cardiopatia ischemica, per<br />

la diagnostica delle cardiomiopatie<br />

A ReA c ARdiOiMAGinG<br />

Le tecnologie avanzate di Imaging rappresentano una<br />

sfida per quanto riguarda le competenze multidisciplinari<br />

necessarie al loro utilizzo, per i costi di acquisizione e<br />

gestione, per la validazione del contributo incrementale<br />

ai percorsi diagnostici tradizionali. Lo sviluppo di un<br />

modello culturale di Imaging integrato che superi quello<br />

di competizione ostile tra metodiche e di un modello<br />

organizzativo Hub - Spoke che consenta l’accesso universale<br />

a centri dove si concentrino risorse e competenze anche<br />

di High Technology Assessment rappresentano proposte<br />

sempre più condivise per vincere la sfida.<br />

dilatative, ipertrofiche, infiltrative e da<br />

sovraccarico di ferro, per la diagnostica<br />

delle cardiomiopatie aritmogene e<br />

nelle miocarditi. La acquisizione di<br />

immagini su piani tomografici infiniti<br />

è molto utile nella diagnostica delle<br />

cardiopatie congenite complesse ed in<br />

quella delle neoplasie primitive e dei<br />

secondarismi cardio - mediastinici così<br />

come nella pericardite costrittiva. Lo<br />

sviluppo recente di PET - RM consente<br />

la fusione delle immagini ad alta<br />

risoluzione della RM e della capacità<br />

di differenziazione tissutale con quelle<br />

dell’Imaging funzionale della PET. La<br />

metodica è stata proposta per la ricerca<br />

dei secondarismi ma ha interessanti<br />

applicazioni nella ricerca del miocardio<br />

vitale nella cardiopatia ischemica.<br />

Numerosi laboratori di interventistica<br />

utilizzano sale ibride con RM per<br />

procedure di resincronizzazione ed<br />

ablazione di aritmie e per la guida di<br />

procedure di biopsia endomiocardica<br />

nelle miocarditi. TC coronarica: lo<br />

sviluppo recente di tomografi ultrafast<br />

consente l’Imaging delle coronarie<br />

con esposizioni contenute, nell’ambito<br />

di 1 - 2 mSv in condizioni ottimali. La<br />

possibilità di valutare con accuratezza<br />

la presenza di stenosi coronariche, il<br />

grado di burden aterosclerotico, la<br />

composizione della placca, la presenza<br />

di calcificazioni coronariche, la pervietà<br />

dei graft venosi ed arteriosi è molto<br />

utile nella stratificazione prognostica<br />

delle cardiopatie ischemiche e<br />

nell’inquadramento eziologico delle<br />

cardiomiopatie. La possibilità di<br />

ottenere informazioni anatomiche<br />

accurate dell’albero coronarico<br />

con esposizioni contenute al danno<br />

da radiazioni ionizzanti consente<br />

l’applicazione della metodica allo studio<br />

di popolazioni a rischio di sviluppo<br />

precoce di cardiopatia ischemica in<br />

programmi di prevenzione primaria.<br />

SPecT/PeT<br />

Il recente sviluppo di tomografi ad<br />

elevata risoluzione con cristalli di<br />

nuova generazione (CZT) consente<br />

lo studio della perfusione miocardica<br />

con significativa riduzione delle dosi<br />

impiegate e possibilità di acquisizione<br />

contemporanea con due traccianti<br />

per lo studio della perfusione e<br />

della innervazione simpatica delle<br />

cardiomiopatie. L’impiego della<br />

PET consente anche ai laboratori<br />

non dotati di ciclotrone di studiare<br />

la vitalità miocardica con l’impiego<br />

del FDG marcato con F18 già in uso<br />

per la diagnostica dei secondarismi<br />

in oncologia. Sono allo studio nuovi<br />

traccianti di perfusione marcati con F18<br />

che consentiranno lo studio di vitalità e<br />

perfusione miocardica. ♥<br />

www.anmco.it/aree/elenco/cardioimaging<br />

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