13.06.2013 Views

Cardiologia negli Ospedali n° 191 Gennaio / Febbraio 2013 - Anmco

Cardiologia negli Ospedali n° 191 Gennaio / Febbraio 2013 - Anmco

Cardiologia negli Ospedali n° 191 Gennaio / Febbraio 2013 - Anmco

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

F ORUM<br />

esami tecnologici sofisticati come gli<br />

attuali. Ecco perché Prati e Fontanili<br />

nel volume “Nostalgie dei Baroni”<br />

affermano che…con l’avvento della<br />

diagnostica tecnologica, l’occhio clinico<br />

cede il passo a quello strumentale, ma<br />

il cervello rimane quello di un medico<br />

diverso, un medico di talento, un medico<br />

carismatico.<br />

Tuttavia i progressi diagnostici e<br />

terapeutici degli ultimi anni hanno<br />

favorito un netto miglioramento<br />

della valutazione dei pazienti e una<br />

maggiore comprensione dell’eziologia<br />

e della fisiopatologia di molte<br />

malattie, ma, anche utilizzando le<br />

indagini più sofisticate, non siamo<br />

in grado di definire con elevata<br />

probabilità la comparsa di un infarto<br />

del miocardio nemmeno in un<br />

paziente con malattia coronarica<br />

nota. Del resto l’utilità relativa anche<br />

di costosi, noiosi e a volte dolorosi e<br />

persino rischiosi strumenti diagnostici,<br />

è sempre in rapporto con quella che<br />

il reverendo Bayes definì molti anni fa<br />

“la probabilità pretest di malattia”.<br />

In un’epoca come l’attuale di un<br />

esagerato consumismo sanitario<br />

e di linee guida con un’affollata<br />

esecuzione di esami strumentali e di<br />

laboratorio, sospettare clinicamente<br />

e correttamente una malattia<br />

cardiovascolare permette di escludere<br />

alcune indagini superflue con la<br />

definizione di un razionale iter<br />

diagnostico.<br />

Quello che stiamo vivendo è<br />

un momento esaltante per i<br />

pazienti ed i cardiologi<br />

Stare al passo con i tempi però<br />

significa accogliere il flusso<br />

d’informazioni provenienti dalla<br />

letteratura e imparare a utilizzare i<br />

Scardi S et al. Circulation 1999;100:777-777<br />

Scardi S et al. Circulation 1999;100:777-777<br />

Copyright © American Heart Association<br />

Copyright © American Heart Association<br />

Copyright © American Heart Association<br />

Scardi S et al. Circulation 1999;100:777-777<br />

risultati delle ricerche con criticità.<br />

Si tratta cioè di discriminare le<br />

informazioni senza tuffarsi ad<br />

esempio nel nuovo “diagnosticoterapeutico”<br />

proposto solo per fini di<br />

ricerca, attendendo invece risposte<br />

più definite da contributi successivi.<br />

Recentemente su NEJM (2012; 366:<br />

291), nella rubrica Time a change, è<br />

stato proposto un nuovo approccio<br />

alla sostituzione (ed io aggiungo)<br />

all’impianto di ICD, che prevede<br />

la valutazione medica completa,<br />

le preferenze del paziente, una<br />

task force multidisciplinare per<br />

gli aspetti clinici, etici e logistici<br />

per identificare quei pazienti che<br />

rischiano di non trarre beneficio<br />

dalla terapia. E sempre nello stesso<br />

fascicolo, per attenuare l’espansione<br />

48 | cardiologia <strong>negli</strong> <strong>Ospedali</strong> | centonovantuno<br />

delle indicazioni per questi dispositivi,<br />

Truog (NEJM 2012; 366: 581)<br />

suggerisce che l’evoluzione del<br />

rapporto medico - paziente deve<br />

essere guidata da decisione condivisa<br />

piuttosto che da paternalismo<br />

benevolo.<br />

Nonostante l’obiettivo raggiunto di<br />

un notevole prolungamento della vita<br />

media nel nostro Paese, la medicina è<br />

spesso accusata di essere “disumana”,<br />

mentre la collettività sente frustrate le<br />

proprie attese di salute e di benessere.<br />

È essenziale quindi rinsaldare il<br />

rapporto medico - paziente spesso<br />

incrinato da giornali, tecnologia,<br />

burocrazia e anche da alcuni errori<br />

dei medici.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!