13.06.2013 Views

Cardiologia negli Ospedali n° 191 Gennaio / Febbraio 2013 - Anmco

Cardiologia negli Ospedali n° 191 Gennaio / Febbraio 2013 - Anmco

Cardiologia negli Ospedali n° 191 Gennaio / Febbraio 2013 - Anmco

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

di un uomo di 50 anni. In Italia ,<br />

secondo i dati ISTAT 2002, tra 55 ed<br />

75 anni, le malattie cardiovascolari<br />

sono responsabili della morte di circa<br />

29.616 uomini e 15.560 donne, pari<br />

a 30,7 e 28,3%. Oltre i 75 anni, la<br />

mortalità cardiovascolare nelle donne<br />

aumenta sensibilmente: 114.000 casi<br />

contro 70.800 degli uomini, pari<br />

al 53,8 e 45,6%, rispettivamente.<br />

Fortunatamente i Medici si stanno<br />

sensibilizzando maggiormente sui<br />

rischi della cardiopatia ischemica<br />

nelle donne. La situazione nel<br />

tempo si è modificata alla luce<br />

di dati oggettivi: l’allungamento<br />

della vita media, più marcato per<br />

le donne, determinerà in futuro<br />

una popolazione costituita in<br />

modo indicativo da donne anziane.<br />

Occorre anche considerare che la<br />

donna trascorre per lo meno un<br />

terzo della sua vita in menopausa.<br />

Tutto ciò determinerà nel tempo<br />

un incremento di morbilità per la<br />

cardiopatia ischemica nella donna.<br />

Vi sono peculiarità anatomiche: le<br />

arterie coronariche nella donna<br />

sono più sottili e tortuose rispetto<br />

agli uomini. Nei maschi la C.I. si<br />

caratterizza per l’ostruzione delle<br />

arterie coronariche epicardiche,<br />

mentre nella donna è interessato<br />

prevalentemente il microcircolo (e<br />

vi sono disfunzioni endoteliali). Gli<br />

anatomopatologi della task force<br />

americana, capitanati da Renu<br />

Virmani, hanno schematizzato<br />

molto bene quello che accade nella<br />

fisiopatologia della SCA partendo<br />

dalla placca e dai fattori di rischio<br />

che ne modulano l’aggressività:<br />

entità della stenosi, estensione<br />

del danno della capsula (erosione<br />

o rottura) e trombogenicità del<br />

sangue in relazione anche alla<br />

presenza di stimoli trombogenici.<br />

Quando la C.I. si manifesta in<br />

donne giovani, è spesso collegata<br />

a embolizzazione (NSTEMI) o a<br />

patologia del microcircolo coronarico<br />

e disfunzione endoteliale (Sindrome<br />

X), condizioni considerate prevalenti<br />

nel sesso femminile. In età avanzata si<br />

manifesta con lesioni aterosclerotiche<br />

dei vasi epicardici (STEMI), e<br />

mediamente con un ritardo di circa<br />

10 - 15 anni rispetto al maschio. Nella<br />

donna possono configurarsi quattro<br />

distinti meccanismi fisiopatologici<br />

nell’indurre l’ischemia miocardica.<br />

~ Disfunzione endoteliale e patologia<br />

del microcircolo (Sindrome X).<br />

~ SCA in donne giovani (trombi<br />

non occlusivi su placche erose<br />

ed embolizzazioni periferiche -<br />

NSTEMI).<br />

~ SCA in donne anziane<br />

(meccanismo simile a quello maschile<br />

trombo occlusivo su rottura di placca<br />

- STEMI).<br />

~ Dolore anginoso e grave<br />

disfunzione contrattile del VS, a<br />

F ORUM<br />

Dati OSSFAD (Osservatorio Fumo, Alcol, Droga)<br />

coronarie integre (iperincrezione<br />

di catecolamine - Sindrome di Tako-<br />

Tsubo).<br />

La donna pone più attenzione alle<br />

malattie oncologiche, in primis il<br />

cancro della mammella, rispetto alle<br />

malattie cardiovascolari, nonostante i<br />

dati epidemiologici evidenzino come<br />

le malattie cardiovascolari siano al<br />

primo posto in termini di morbilità<br />

e mortalità. Il “peso” della patologia<br />

oncologica, la paura della stessa<br />

ha determinato questa attenzione<br />

prioritaria nella donna verso il<br />

cancro. Sia chiaro, ben vengano<br />

attenzione, prevenzione, controlli<br />

e cura. Importante creare la giusta<br />

attenzione da parte della stessa donna<br />

verso le malattie cardiovascolari,<br />

partendo dalla C.I., per mettere in<br />

atto anche in quest’ambito le strategie<br />

preventive e curative più adeguate:<br />

prevenzione, stile di vita salutare,<br />

controlli diagnostici preventivi,<br />

screening cardiovascolari adeguati. Lo<br />

screening ideale dovrebbe essere non<br />

invasivo, a basso costo, disponibile<br />

diffusamente. Dovrebbe avere<br />

elevata specificità e mostrare risultati<br />

45

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!