13.06.2013 Views

area aritmie: il bilancio di due anni di attività aneurismi dell ... - Anmco

area aritmie: il bilancio di due anni di attività aneurismi dell ... - Anmco

area aritmie: il bilancio di due anni di attività aneurismi dell ... - Anmco

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

più possib<strong>il</strong>e e l’effetto è esattamente<br />

l’opposto: l’incapacità tecnica funge<br />

da catalizzatore ed accelera la velocità<br />

<strong>di</strong> implosione del sistema ed a volte<br />

con<strong>di</strong>ziona localmente anche i nuovi<br />

mo<strong>dell</strong>i organizzativi. Abbastanza<br />

evidente a questo riguardo quali<br />

dovrebbero essere le scelte per una<br />

terapia veramente etiologica. Per<br />

rimanere al parallelo con la clinica<br />

sarebbe logico e probab<strong>il</strong>mente<br />

possib<strong>il</strong>e fare un po’ <strong>di</strong> prevenzione<br />

primaria o quantomeno una <strong>di</strong>agnosi<br />

precoce senza aspettare i sintomi<br />

conclamati, i relativi maggiori d<strong>anni</strong>,<br />

le me<strong>di</strong>cine più amare e con più<br />

effetti collaterali.<br />

Fisiopatologia<br />

Il cuore, per restare in un tema<br />

a noi caro, del cambiamento è<br />

lo spostamento del baricentro<br />

<strong>dell</strong>’assistenza sanitaria dall’ospedale<br />

al territorio quale conseguenza<br />

<strong>di</strong> una allocazione <strong>dell</strong>e risorse<br />

più funzionale ai nuovi contesti<br />

epidemiologici e quin<strong>di</strong> organizzativi.<br />

L’obiettivo principale <strong>dell</strong>a sanità<br />

del futuro sarà necessariamente<br />

la migliore gestione <strong>dell</strong>e malattie<br />

croniche e <strong>dell</strong>e persone anziane<br />

che, ovviamente, deve avvenire<br />

prevalentemente fuori dall’ospedale.<br />

Ciò presuppone una ridefinizione<br />

e soprattutto una integrazione<br />

profonda <strong>di</strong> tutte le <strong>attività</strong> e la<br />

coerenza clinica ed organizzativa tra<br />

le stesse (PDTA veri e non virtuali)<br />

e ciò non può non avere che un<br />

impatto profondo e strutturale su<br />

tutte le organizzazioni e quin<strong>di</strong> anche<br />

sul modo <strong>di</strong> lavorare in ospedale. Ciò<br />

non avviene per capriccio <strong>di</strong> qualche<br />

decisore ma per almeno tre fenomeni<br />

che noi abbiamo già avuto modo<br />

<strong>di</strong> toccare con mano e che forse<br />

abbiamo in passato sottovalutato:<br />

la transizione epidemiologica con<br />

una espansione progressiva <strong>dell</strong>e<br />

malattie croniche, l’invecchiamento<br />

<strong>dell</strong>a popolazione e l’impatto<br />

<strong>dell</strong>e nuove tecnologie che spesso<br />

potrebbero essere meglio gestite.<br />

Da notare che i primi <strong>due</strong> sono tali<br />

in buona parte anche per la qualità<br />

e l’esito <strong>dell</strong>e nostre cure. Tutto <strong>il</strong><br />

resto è, <strong>di</strong> fatto, una sostanzialmente<br />

ineluttab<strong>il</strong>e conseguenza. Non è<br />

quin<strong>di</strong> più razionale (cioè efficiente,<br />

cioè economico, cioè appropriato,<br />

cioè giusto) trattare in ospedale<br />

livelli <strong>di</strong> gravità <strong>di</strong> patologie trattab<strong>il</strong>i<br />

per molti aspetti meglio ed altrove.<br />

Sarà però <strong>il</strong> cosiddetto territorio,<br />

storicamente quasi estraneo alla<br />

nostra cultura ospedaliera, a subire<br />

<strong>il</strong> maggiore impatto riorganizzativo;<br />

la sua efficienza ed efficacia<br />

con<strong>di</strong>zioneranno pesantemente<br />

anche quelle <strong>dell</strong>’ospedale. Non è<br />

quin<strong>di</strong> razionalmente ipotizzab<strong>il</strong>e<br />

che l’ospedale possa continuare ad<br />

essere organizzato come in passato<br />

ma dovrà tornare alla sua (e forse<br />

nostra) vocazione originale: un<br />

A ReA M AnAGeMenT & Q UALiTà<br />

sistema complesso ma fortemente<br />

adattativo strutturato per affrontare<br />

in modo oggettivamente efficiente<br />

ed efficace le urgenze/emergenze<br />

e la fase acuta <strong>dell</strong>e malattie. Il<br />

problema reale molto <strong>di</strong>ffuso e<br />

vincolante è che in molti ambiti<br />

territoriali c’è un <strong>di</strong>sallineamento<br />

nel passaggio dal vecchio al nuovo<br />

mo<strong>dell</strong>o organizzativo; non sono cioè<br />

ancora pronte le strutture interme<strong>di</strong>e<br />

del territorio ne la ridefinizione<br />

<strong>dell</strong>’assistenza primaria ma si è già<br />

iniziato ad intervenire sugli ospedali<br />

acuendo in tal modo alcuni aspetti<br />

critici. Ciò è dovuto sia all’incalzare<br />

virulento <strong>dell</strong>a crisi che si traduce<br />

L’opzione non è “se” cambiare per trovare un nuovo equ<strong>il</strong>ibrio del sistema ma “come”<br />

cambiare considerando che in questo “come” i margini reali <strong>di</strong> scelta sono limitati<br />

perché inesorab<strong>il</strong>mente vincolati dalla reale <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>dell</strong>e risorse economiche<br />

in una reale e progressiva carenza<br />

<strong>di</strong> risorse economiche che rende<br />

urgente la transizione organizzativa<br />

sia, in alcuni ambiti territoriali, ad<br />

una colpevolmente insufficiente<br />

vision programmatoria <strong>dell</strong>a politica<br />

e del top management regionale ed<br />

aziendale. Pur con queste dolorose<br />

criticità <strong>il</strong> processo <strong>di</strong> cambiamento<br />

è iniziato ed è irreversib<strong>il</strong>e; è questo<br />

l’ineluttab<strong>il</strong>e mondo reale ed<br />

opporvisi oltre certi limiti anche<br />

se istintivo e comprensib<strong>il</strong>e è<br />

però oggettivamente irrazionale e<br />

controproducente. Il ruolo del fattore<br />

economico è ovviamente cruciale<br />

sotto tutti i punti <strong>di</strong> vista ma con<br />

degli aspetti forse non sempre ben<br />

focalizzati. Il mo<strong>dell</strong>o organizzativo<br />

che è andato in crisi era <strong>di</strong> fatto<br />

www.anmco.it/aree/elenco/management<br />

19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!