Il Cavaliere d'Africa, Ilaria Goffredo - Quelli di ZEd
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mi inebriai del suo odore, sentivo<br />
il suo respiro. Mi guardò <strong>di</strong>ritta<br />
negli occhi. Anch’io lo guardai. Li<br />
chiuse e posò le sue labbra sulla<br />
mia fronte per un istante che a me<br />
parve lunghissimo, ma anche<br />
troppo breve. Poi, senza una<br />
parola, uscì. Anch’io ero senza<br />
parole.<br />
Mi lasciai cadere sul cuscino, la<br />
testa mi faceva troppo male. Decisi<br />
<strong>di</strong> prendere la pillola che Salome<br />
mi aveva lasciato sul como<strong>di</strong>no,<br />
avevo bisogno <strong>di</strong> rilassarmi.<br />
Ancora non riuscivo a credere <strong>di</strong><br />
essere nella stanza <strong>di</strong> Edward.<br />
Quella mattina, quando l’avevo<br />
visto per la prima volta, mi era<br />
parso così irraggiungibile… e<br />
invece ero lì. Non riuscivo neanche<br />
a credere a ciò che mi aveva fatto<br />
Antonello. Secondo lui nessuno lo<br />
avrebbe scoperto? Io non avrei<br />
parlato? Mah!