Benjamin Britten Cantata Saint Nicolas op. 42 - ArteVarese
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Vita di San Nicola<br />
di Stefano Zanzi<br />
San Nicola, vescovo di Mira, nacque a Patara (in Asia Minore, nell’odierna Turchia) intorno<br />
al 260 d.C., da una famiglia forse nobile, comunque agiata. La sua biografia, ricca di<br />
leggende e racconti, ingigantiti e modificati attraverso i secoli dai vari agiografi, mostra<br />
tuttavia pochi dati certi. Tra le agiografie più note sono da annoverare quella di Andrea di<br />
Creta (autore di un Encomio di San Nicola), vescovo bizantino del VII secolo, o quella di<br />
Michele Archimandrita, vissuto tra l’VIII ed il IX secolo.<br />
Nei primi anni della sua giovinezza San Nicola mostrò una fede eccezionale, perse i<br />
genitori, forse a causa di una pestilenza, ed ereditò i loro beni. Numerose biografie del<br />
Santo raccontano che egli devolse ogni sostanza, in forma anonima, a tre fanciulle che<br />
necessitavano di una dote, dal momento che il loro padre era caduto in disgrazia. Da<br />
quest’episodio deriva la tradizionale iconografia del Santo, rappresentato mentre tiene in<br />
mano tre palle d’oro, nonché la leggenda di Santa Klaus e della sua generosità, diffusasi<br />
principalmente nei Paesi nordici.<br />
Successivamente, Nicola partì in pellegrinaggio per la Terra Santa. Durante il viaggio, una<br />
tempesta colpì la nave su cui viaggiava; Nicola la calmò, pregando Dio. Di ritorno in Asia<br />
Minore, si recò nella città di Mira, dove fu eletto vescovo intorno al 300 d.C.<br />
Nell’adempimento dell’incarico, si narra che fu giusto, attento alle esigenze dei fedeli,<br />
presente. Durante le persecuzioni dei cristiani sotto l’impero di Diocleziano, Nicola fu<br />
imprigionato. Liberato, aiutò la sua comunità colpita da una carestia intorno al 311,<br />
facendo sbarcare del grano da alcune navi di passaggio nella città. I capitani di queste, una<br />
volta ripartiti, notarono che il grano sbarcato era stato miracolosamente rimpiazzato. Altre<br />
fonti collocano quest’episodio in un momento più avanzato della vita del Santo, lasciando<br />
però inalterata la vicenda.<br />
Durante il viaggio per partecipare al Concilio di Nicea (325) si colloca uno tra i miracoli più<br />
noti della vita del Santo, al quale è dedicato un intero numero della cantata di <strong>Benjamin</strong><br />
<strong>Britten</strong>. Nicola impedì che si consumasse un orrendo atto di cannibalismo. Un oste,<br />
padrone di una locanda lungo la strada per Nicea, aveva infatti ucciso dei bambini per<br />
servirli come pietanze agli avventori. Tra questi vi era Nicola che, avvertito dal Signore,<br />
comprese l’orrido misfatto, risuscitò i bambini e convinse l’oste a convertirsi. Forse,<br />
quest’episodio ebbe origine da un’altra leggenda, più antica e probabilmente veritiera,<br />
secondo cui Nicola avrebbe impedito l’esecuzione capitale di tre bambini.<br />
Altre versioni, più tarde, riportano che l’episodio ebbe luogo a Mira, e che furono uccisi e<br />
poi risuscitati tre scolari in viaggio per andare a studiare ad Atene, giunti nella città per<br />
ottenere la benedizione del vescovo; altre fonti non parlano di tre studenti, ma di tre<br />
bambini nati nella città.