Benjamin Britten Cantata Saint Nicolas op. 42 - ArteVarese
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1. Introduction (Introduzione)<br />
di Stefania Ginevra Montonati<br />
L'introduzione della cantata è caratterizzata da un dialogo tra il coro e San Nicola: la linea<br />
melodica del coro (che si rivolge a San Nicola) esprime l'umanità del peccato, l'orchestra<br />
procede con lentezza, seguendo l'agogica che indica "andante poco mosso"; un violino<br />
solista spicca sul resto dell'organico svolgendo una melodia inquieta, con salti di ottava, il<br />
pianoforte ripete sempre la nota grave: l'insieme dell'organico vuole ricreare una<br />
sensazione di pesantezza.<br />
2. The Birth of <strong>Nicolas</strong> (La nascita di Nicola)<br />
di Maddalena Andreoli Andreoni<br />
Il secondo numero della cantata è incentrato sulla nascita e sulla giovinezza di Nicola. Il<br />
testo, che racconta gli episodi salienti di una santità precoce e subito manifesta, cresce in<br />
intensità drammatica sia nelle singole frasi sia nell'insieme grazie all'apporto della musica:<br />
l'intero numero è in crescendo, e dal piano iniziale l'intensità aumenta fino al fortissimo del<br />
tenore che impersona Nicola. Le singole frasi invece mostrano una struttura ascendente<br />
della melodia, che culmina nel canto di Nicola, sul mi acuto e ribattuto: “God be Glorified”,<br />
alla fine di ciascuna di esse.<br />
L'innocenza dell'infanzia viene espressa nella musica dalla presenza di sole sezioni<br />
femminili singole (s<strong>op</strong>rani e contralti cantano insieme solo nell'ultimo periodo), che danno<br />
un timbro chiaro all'insieme, accompagnate da soli pianoforti ed archi. Il tempo ternario ed<br />
i ritmi brevi della linea vocale donano l'idea di concitazione e di gioia che accompagna<br />
l'evento lieto della nascita, concitazione che aumenta sempre di più fino a culminare negli<br />
interventi di Nicola. Questi ultimi sono snodi fondamentali tra una frase e l'altra e<br />
presentano uno stile completamente differente dal resto del numero: il coro e l'orchestra<br />
tacciono ed interviene l'organo come accompagnamento di un canto fermo su note lunghe.<br />
L'organo, in quanto strumento religioso per antonomasia, dona alla breve battuta un<br />
sentimento di religiosità raccolta, che viene però interrotta immediatamente (prima ancora<br />
che Nicola abbia finito di cantare) da una nuova frase di s<strong>op</strong>rani e contralti alternati.<br />
L'ultima frase si segnala in quanto si discosta dalle altre per l'intervento di entrambe le<br />
sezioni del coro contemporaneamente, prima con ingressi a canone, poi in crescendo in<br />
una frase che procede in maniera accordale sulla ripetizione di “<strong>Nicolas</strong> will be a <strong>Saint</strong>”<br />
(Nicola sarà santo) che si conclude, nuovamente, con l'intervento di Nicola stesso. Solo che<br />
questa volta non è più bambino, ma adulto, cantato dal tenore solista: l'evoluzione del<br />
numero musicale si rivela quindi la sintesi della crescita di un bambino dalla nascita fino a<br />
che, adulto, sarà pronto a donarsi completamente a Dio.<br />
3. <strong>Nicolas</strong> devotes himself to God (Nicola si consacra a Dio)<br />
di Stefano Zanzi<br />
Il testo di questo brano narra il tormento interiore della vocazione di Nicola: è l’unico<br />
personaggio che canta nel corso del numero, non vi sono interventi corali. Possiamo