14.06.2013 Views

Dignità del morente e assistenza al malato grave - Ospedale di Udine

Dignità del morente e assistenza al malato grave - Ospedale di Udine

Dignità del morente e assistenza al malato grave - Ospedale di Udine

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

4. Le <strong>di</strong>sposizioni anticipate dei pazienti e il ruolo dei familiari-tutori<br />

In tema <strong>di</strong> decisione per il paziente critico, da tempo viene proposta la riflessione sul<br />

significato <strong>del</strong>le volontà person<strong>al</strong>i dei pazienti in proposito, trasmesse anticipatamente, ai me<strong>di</strong>ci o<br />

ai familiari, attraverso la redazione <strong>di</strong> un documento scritto (testamento <strong>di</strong> vita) che includa<br />

eventu<strong>al</strong>mente anche la nomina <strong>di</strong> un tutore (o decisore sostituto). L’argomento è <strong>di</strong>ventato<br />

particolarmente attu<strong>al</strong>e dopo che nel 1991 è entrata in vigore negli USA una <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> legge<br />

(Patient Self-determination Act) 86 che obbliga tutti i pazienti ad esprimere le loro in<strong>di</strong>cazioni circa<br />

la fase fin<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la vita e/o a nominare un tutore che prenda decisioni in loro vece quando essi non<br />

siano più in grado <strong>di</strong> farlo. T<strong>al</strong>e legislazione ha fatto seguito <strong>al</strong>le <strong>di</strong>fficoltà che si incontrarono nel<br />

ricostruire le volontà <strong>di</strong> Nancy Cruzan in merito <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>imentazione artifici<strong>al</strong>e, nel caso giu<strong>di</strong>ziario <strong>di</strong><br />

cui abbiamo già parlato. Ancora prima nel 1976 vi era stata, come è noto, l’introduzione nello stato<br />

<strong>del</strong>la C<strong>al</strong>ifornia <strong>del</strong>la legge (Natur<strong>al</strong> Death Act) con la qu<strong>al</strong>e si introduceva la facoltà per i citta<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere dei living wills in cui esprimere le proprie volontà sui trattamenti <strong>di</strong> fine vita 87 .<br />

In gener<strong>al</strong>e, si tratta <strong>di</strong> una risposta ai timori <strong>del</strong>l'opinione pubblica legati <strong>al</strong>l'utilizzo <strong>del</strong>le<br />

più innovative ed invasive tecnologie biome<strong>di</strong>che a scapito <strong>del</strong>l'autonomia e <strong>di</strong>gnità <strong>del</strong>la persona e<br />

<strong>al</strong>la <strong>di</strong>ffusione <strong>del</strong>l’idea - connessa con l’affermarsi <strong>del</strong> principio <strong>di</strong> autonomia a scapito <strong>di</strong> quello <strong>di</strong><br />

benefici<strong>al</strong>ità - che sia più importante la questione <strong>del</strong> "chi decide" su quella ben più complessa <strong>di</strong><br />

giungere <strong>al</strong>la migliore decisione per il paziente.<br />

Dunque, accanto <strong>al</strong>la comprensibile e legittima esigenza <strong>di</strong> riaffermare il <strong>di</strong>ritto <strong>del</strong> paziente<br />

<strong>di</strong> scegliere fra le <strong>di</strong>verse possibilità <strong>di</strong> cura <strong>di</strong>sponibili, <strong>di</strong> fronte <strong>al</strong> rischio <strong>di</strong> essere fatto oggetto <strong>di</strong><br />

un inutile quanto deprecabile accanimento terapeutico, si fa strada la tendenza ad andare oltre<br />

questa legittima aspettativa, fino a sostenere il <strong>di</strong>ritto <strong>al</strong> rifiuto <strong>di</strong> ogni intervento me<strong>di</strong>co, qu<strong>al</strong>unque<br />

significato abbia, o ad<strong>di</strong>rittura a chiedere la collaborazione degli operatori sanitari ad assistere il<br />

paziente nella decisione <strong>di</strong> porre <strong>di</strong>rettamente fine <strong>al</strong>la propria vita.<br />

Effettivamente, quando il paziente ha il timore che la relazione con gli operatori sanitari non<br />

abbia o non abbia più quell'elemento <strong>di</strong> fiduciarietà che doveva contrad<strong>di</strong>stinguerla, dovrebbe poter<br />

esplicitare, anche in un documento scritto, qu<strong>al</strong>e sia il v<strong>al</strong>ore che egli attribuisce <strong>al</strong>lo sforzo me<strong>di</strong>co<br />

<strong>di</strong> intervenire nella sua patologia. Il problema etico cruci<strong>al</strong>e che pone un documento che raccolga le<br />

volontà <strong>del</strong> paziente non è, dunque, se egli possa o meno intervenire sul processo decision<strong>al</strong>e che<br />

riguarda la propria m<strong>al</strong>attia, quanto piuttosto che cosa può lecitamente essere oggetto <strong>del</strong>la<br />

espressione <strong>del</strong>la sua volontà e qu<strong>al</strong>i siano le mod<strong>al</strong>ità ottim<strong>al</strong>i per esprimerle. La rilevanza etica <strong>di</strong><br />

questi documenti, perciò, presenta <strong>di</strong>fferenze sostanzi<strong>al</strong>i sul piano <strong>del</strong>le prospettive in cui si<br />

pongono, prospettive che possono costituire, dunque, <strong>di</strong>versi criteri <strong>di</strong> legittimità non solo sul piano<br />

etico ma anche su quello giuri<strong>di</strong>co e deontologico.<br />

Elemento comune <strong>di</strong> tutti i documenti <strong>di</strong> questo tipo sono, dunque, una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizioni<br />

sottoscritte d<strong>al</strong> paziente - prima che si trovi in una determinata situazione clinica - sulle eventu<strong>al</strong>i<br />

future cure e terapie me<strong>di</strong>che che egli vorrebbe o meno ricevere.<br />

Destinatari <strong>di</strong> questi documenti sono sempre i familiari e i me<strong>di</strong>ci curanti, ai qu<strong>al</strong>i possono<br />

aggiungersi l'avvocato, il notaio, il sacerdote e in gener<strong>al</strong>e tutti coloro che saranno coinvolti nella<br />

<strong>assistenza</strong>. La sottoscrizione avviene davanti a un notaio o <strong>al</strong>la presenza <strong>di</strong> testimoni e per molti è<br />

prevista la possibilità <strong>di</strong> revisione perio<strong>di</strong>ca <strong>del</strong> documento affinché vi sia una re<strong>al</strong>e corrispondenza<br />

con le volontà <strong>del</strong> soggetto nel tempo.<br />

Le <strong>di</strong>chiarazioni spesso fanno riferimento <strong>al</strong> tipo <strong>di</strong> terapie e mezzi che si intendono<br />

rifiutare, e quasi sempre esse vengono classificate come mezzi straor<strong>di</strong>nari o sproporzionati. Altre<br />

volte, tuttavia, vengono citati interventi specifici come la rianimazione car<strong>di</strong>o-polmonare, la<br />

respirazione meccanica, l'<strong>al</strong>imentazione e l'idratazione artifici<strong>al</strong>e, finanche la terapia antibiotica, le<br />

emotrasfusioni, l'emo<strong>di</strong><strong>al</strong>isi. E’ evidente come questo tipo <strong>di</strong> interventi sopra elencati non possa<br />

86 A Hastings Center Report Speci<strong>al</strong> Supplement, Practicing the PSDA, Hastings Center Report 1991; 21(5): S2-S16.<br />

87 A. G. SPAGNOLO, Testamenti <strong>di</strong> vita. In: Bompiani A. (a cura <strong>di</strong>), Bioetica in me<strong>di</strong>cina, CIC E<strong>di</strong>zioni<br />

Internazion<strong>al</strong>i: Roma 1996: 340-355.<br />

36

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!