«PAESAGGIO E PERSONAGGIO / NON SEMPRE VANNO INSIEME ...
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mediante la partecipazione politica, questa riflessività filosofica di<br />
modo tale che giochi a beneficio del paesaggio nasce inoltre da un<br />
problema ulteriore, costituito dall’elevata conflittualità esistente tra<br />
interessi di parte, che danno origine a giudizi, altrettanto di parte ed<br />
eterogenei, relativi alla gestione territoriale e paesaggistica. Ne risulta<br />
il seguente quadro: gli interessi di parte «obnubilano ogni capacità<br />
di guardare, di apprezzare, e difatti la maggior parte degli<br />
individui, in una società come la nostra, dove oltretutto pochi ormai<br />
devono misurarsi concretamente con il paesaggio [...], sono<br />
insensibili, indifferenti a tutto ciò che avviene intorno a loro, anche<br />
se si tratta del paesaggio che fa da scenario al loro vivere<br />
quotidiano» 54 . La questione si pone proprio a questo livello: come<br />
e con quali misure intervenire al fine di riattivare la sensibilità per<br />
il paesaggio? 55 Come far sì che gli abitanti del paesaggio se ne riapproprino<br />
da un punto di vista etico-politico tornando a considerarlo<br />
un valore e un bene al tempo stesso «proprio» e «comune»?<br />
Come mediare tra i cosiddetti «saperi esperti» e quelli «diffusi»? 56<br />
Come affrontare con efficacia e in modo trasparente la questione<br />
degli interessi individuali e collettivi? Non si ritiene che la risposta<br />
a tali interrogativi possa prescindere dalla riattivazione di dinamiche<br />
in qualche modo rigeneratrici di socialità, responsabilizzazione<br />
o cura comunitarie 57 . Al fine però di evitare forme di cristallizzazione<br />
o integralismo comunitaristiche, tali operazioni devono accompagnarsi<br />
alla consapevolezza della complessità dei processi e delle<br />
variabili in gioco 58 . Sotto questo aspetto, lo specifico contributo del<br />
54 E. turrI, Il paesaggio come teatro, cit., p. 46.<br />
55 Indicando all’articolo 6 le misure specifiche da adottare per realizzare un’efficace<br />
salvaguardia, gestione e pianificazione dei paesaggi, la Convenzione europea del paesaggio<br />
individua nella sensibilizzazione la prima e prioritaria azione da intraprendere.<br />
56 Cfr. D. CIAffI, A. melA, La partecipazione, cit., pp. 127-128 e p. 150; A. de<br />
rossI et al., Linee nel paesaggio, cit., p. 307 ss.<br />
57 La rigenerazione di socialità non può prescindere poi dalla questione pedagogicoeducativa.<br />
A questo riguardo, infatti, U. Bronfenbrenner caldeggia l’introduzione<br />
a scuola di un «curriculum relativo al “prendersi cura”» (U. bronfenbrenner,<br />
Ecologia dello sviluppo umano, cit., p. 96). Un’interessante proposta ai fini<br />
dell’instaurazione di un paradigma partecipativo e responsabilizzante viene dal<br />
«confronto creativo»; cfr. M. sClAvI, l. susskInd, Confronto creativo, cit.<br />
58 Sono questi i motivi per i quali forme di pratica sociale del filosofare come la<br />
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